Calciomercato invernale chiuso. Il VOTO di PianetaBari

Il voto al calciomercato invernale del Bari

Si è chiusa ieri la sessione invernale di calciomercato. Quattro le uscite (Faggi, Astrologo, Farroni e Frabotta) senza contare Lops e Ahmetaj, altrettante le entrate (Lulic, Kallon, Puscas e Guiebre) che hanno ritoccato una squadra che deve prima di tutto mantenere la categoria e poi ambire alla zona playoff. Abbiamo dato il nostro voto all’operato di Ciro Polito.

Il voto di Claudio Mele, direttore di PianetaBari: 5.5

La sensazione a poche ore dal gong del calciomercato è che il Bari resti una squadra ancora incompleta, con lacune in organico non colmate. I quattro arrivati hanno in comune una caratteristica: sono tutti calciatori da rilanciare, con una prima metà di stagione vissuta tra panchina e tribuna. Kallon ha esordito lo scorso gennaio 6 gennaio contro l’Inter, Lulic vanta 18′ nel 2023 a Frosinone, Puscas 8 presenze sebbene l’infortunio di Retegui e nessun gol all’attivo, Guiebre una decina per un totale di 383 minuti.

Il minimo comune denominatore, come visto in queste prime apparizioni, è quello di calciatori affamati di campo, vogliosi di riscattare una scialba prima metà di stagione, ma con una forma fisica tuttora approssimativa. C’è poi il discorso delle caratteristiche tecniche, con Guiebre che è un esterno di fascia che si adatta a quarto di difesa, Lulic che non è quel Benedetti che tanto manca al centrocampo del Bari.

Gli obiettivi dichiarati (centrocampista e attaccante) sono quindi stati raggiunti, anche in tempi ragionevoli, ma se si aggiunge la formula (per Puscas e Kallon prestito secco) si percepisce come sia un palliativo. Un quinto centrale under avrebbe dato maggiore sicurezza ad un reparto privo di Di Cesare e con Zuzek messo sul mercato salvo poi cambiare idea (da capire con che motivazioni ora resta in Puglia). C’è poi il discorso su Acampora, rimasto a Bari con quali ambizioni?

La vicenda Aramu è però paradossale, con il calciatore più pagato della rosa finito fuori lista perché ha rifiutato (suo diritto) tutte le destinazioni. A meno di magheggi con la lista, con la possibilità di mettere Pissardo fuori lista, verrano bruciati 200.000 euro per quello che doveva essere il fiore all’occhiello dell’organico. Maistro, a parole mai trattato con la Spal e nei fatti con un accordo blindato, è rimasto così col cerino in mano. In definitiva, una gestione come più spesso accade approssimativa, con Polito che a parere di chi scrive sta perdendo gradualmente il polso della situazione.

È però altrettanto vero come il ds sia costretto a fare continuamente le nozze coi fichi secchi, con un budget risicato (eufemismo) che non consente di operare in chissà che maniera. Altre società spendono 3 milioni come fossero i soldi del monopoli, altre programmano con investimenti lungimiranti. Per il Bari nulla di tutto questo, con i De Laurentiis interessati esclusivamente a mantenere il bilancio in equilibrio. Scelta che in B ti fa vivacchiare nel limbo della classifica, un crimine per una piazza come quella biancorossa. Voto: 5.5.

Nella diretta di Passione Bari l’analisi VIDEO del voto.

PASSIONE CALCIOMERCATO, IL RUSH FINALE

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Posted by Passione Bari Radio Selene on Thursday, February 1, 2024

By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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