Primavera, alla scoperta di… Francesco Lops

Alla scoperta di Francesco Lops

Periodo di rallentamento per la Primavera del Bari. Dopo una partenza ubriacante, con ben tre vittorie consecutive, sono arrivati due stop, contro Spezia e Napoli, che però non cancellano quanto di buono fatto in precedenza.

I giovani Galletti, nonostante tutto, continuano a mettersi in mostra. Nella terza puntata di Saranno Galletti, la rubrica di PianetaBari dedicata all’approfondimento dei giovani protagonisti biancorossi, questa volta parliamo di Francesco Lops, attuale capocannoniere della Primavera, unico ad aver fatto l’esordio in prima squadra del suo gruppo. Qui le prime puntate dedicate a Patierno Colangiuli.

Lops
Copyright: SSC Bari

Chi è Francesco Lops: formazione, caratteristiche e il contatto con la prima squadra

Coratino classe 2005, Lops cresce nella Polisportiva San Gerardo, scuola calcio di Corato, per poi passare al Bari durante l’ultima stagione prima del fallimento. «Quando fu scelto dal Bari era settembre inoltrato: le selezioni erano già state chiuse» ci ha raccontato Nico Como, presidente della scuola calcio nella quale è cresciuto Lops. «Io insistetti conoscendo il suo livello, loro lo presero già dopo la prima seduta d’allenamento».

Sono parole al miele quelle di Como per quello che è a tutti gli effetti un suo pupillo. «Francesco è un ragazzo di altri tempi: serio, umile, non ha mai cambiato affatto il suo comportamento negli anni, non si è montato la testa. È sempre rimasto coi piedi per terra, grazie anche ad una famiglia seria alle spalle. Ora deve continuare su questa strada».

Como ci aiuta anche a scoprire meglio il ragazzo sotto il punto di vista tecnico. «Usa l’intelligenza di cui dispone anche in campo: può giocare in tutti i ruoli e in tutti i sistemi del centrocampo, potrebbe fare anche l’esterno (non ha il passo per farlo, ma le qualità tecniche sì). La sua indole è quella del centrocampista offensivo, anche perché lui ha un calcio preciso, anche dalla distanza, quindi penso sia sfruttato meglio in quella zona di campo. Capisce la giocata prima di farla.»

Dopo un passaggio al Corato Calcio, Lops torna al Bari, questa volta quello di De Laurentiis, per non lasciarlo più. Da quel momento la sua ascesa è storia recente: un ottimo campionato di Primavera 3 nella scorsa stagione, la prima convocazione contro il Palermo, quella successiva contro il Perugia e le ottime uscite in ritiro, tra cui la rete messa a segno contro il Renato Curi Pescara a risolvere una mischia, fino all’esordio in Coppa Italia contro il Parma (5 minuti in campo per lui).

Nico Como
Copyright: Corato Calcio

«Lops si è messo in mostra nella scorsa stagione in Primavera, guadagnandosi il ritiro in prima squadra, dove ha ben figurato» ha spiegato ieri ai nostri microfoni il suo agente Bruno Di Napoli, che ci ha anche tenuto a ringraziare Lanzillotta e Antonicelli per il lavoro fatto con Lops.

«Siamo contenti del percorso di Lops; oggi lui può fare più ruoli, credo che questo sia un vantaggio. Alla sua età può ancora giocare in più ruoli, sarebbe riduttivo inquadrarlo in una posizione perché gli potrebbe precludere un tipo di carriera differente» spiega Di Napoli. Anche Di Napoli preme sul tasto dell’intelligenza: «È un giocatore che secondo me fa dell’intelligenza una delle sue caratteristiche principali, quindi questo gli permette di essere utile e di poter ricoprire svariati ruoli del centro campo.»

Le parole di Di Napoli ricalcano quelle di Como anche dal punto di vista umano, individuando la serietà e l’umiltà del giovane come una delle sue migliori qualità. «La cosa mi ha colpito di Francesco è che è un ragazzo di un’umiltà unica, che si mette a disposizione di tutti. Si fa voler bene da tutti quanti: io penso che abbia la testa e la mentalità per poter fare il calciatore professionista.»

Di Napoli Lops

Lops: le magie sui calci piazzati, le richieste di mercato in estate e il futuro

Nel gruppo della Primavera, Lops è uno dei riferimenti principali sotto ogni punto di vista. Basta vedere la squadra di Giampaolo in azione per rendersi conto del ruolo chiave che ricopre il numero 10 con i suoi compagni: è il vertice alto del centrocampo, il giocatore che deve accelerare la manovra nell’ultimo terzo di campo. Con le sue corse palla al piede e la sua qualità nel passaggio (è un destro naturale, ma non disdegna l’uso del sinistro) riesce ad essere sempre tra i maggiori pericoli per la squadra avversaria.

Anche quando impiegato da play davanti alla difesa, come contro l’Ascoli, Lops non ha sfigurato, dimostrando di avere le qualità tecniche e fisiche per saper resistere alla pressione aggressiva degli avversari anche in zone più delicate di campo.

La gemma del gioco di Lops, in ogni caso, sta nella sua sconfinata qualità sui calci piazzati. Nel gruppo dei giovani biancorossi è lui l’incaricato numero uno per corner, calci di punizione e rigori. Meritano un approfondimento le punizioni: sa calciarle di potenza, ma anche morbide sopra la barriera, creando sempre pericoli alla retroguardia avversaria. Degni di nota anche i rigori: grazie al suo calcio potente e preciso, è riuscito finora a trasformare ogni tiro dal dischetto che gli è stato concesso (4 rigori, la totalità dei gol messi a segno finora in campionato).

Bari Lops Patierno Dachille
Copyright: PianetaBari

Spesso coinvolto negli allenamenti in prima squadra, Lops ha scelto di rimanere a Bari a discapito delle richieste arrivate dalla D. «Aveva avuto diverse richieste, Casarano in primis. Il giorno prima della partenza per Roccaraso era passato anche da me a chiedermi consiglio su cosa fare: ho apprezzato che abbia pensato a me per una scelta del genere, ma credo debba iniziare a prendere scelte da solo. Sicuramente la D l’avrebbe aiutato sotto l’aspetto temperamentale, perché è un campionato vero» racconta Nico Como.

«Se è rimasto a Bari, però, è perché penso che sappia di poter avere una chance più in là nella stagione. Io a quella domanda ho risposto di prendere tutto ciò che arriva, senza farsi troppe illusioni, ma credo che con calma avrà le sue occasioni. La mia è più una speranza, ma mi auguro quest’anno possa fare l’esordio in Serie B, anche spezzoni di qualche minuto.» la chiosa finale di Como.

Il cognome Lops, diffuso perlopiù nel Nord della Puglia, ha due potenziali origini di cui spesso si dibatte: da un lato c’è chi sostiene che sia derivante dall’albanese lopë, cioè vacca; dall’altro, c’è chi ritiene sia una storpiatura del cognome spagnolo Lopez, divenuto nel corso degli anni prima Lopes e poi Lops. Benché l’ipotesi più realistica sia la prima, in questo caso preferiamo abbandonarci al romanticismo e pensare che questo cognome abbia fatto tutta questa strada per depositarsi sulle spalle e nel sangue di questo centrocampista spagnoleggiante nello stile e nella tecnica.

Tra i nomi fatti come post Maiello c’è quello di Francesco Lops, stella della Primavera ⭐️
Il classe 2005 è un…

Pubblicato da PianetaBari su Mercoledì 25 ottobre 2023

By Gianluca Losito

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post Correlati