Momento di intermezzo per la Primavera del Bari. I ragazzi di Federico Giampaolo sono reduci da una partita pazza, il 3-3 in rimonta contro il Benevento, nel quale i giovani biancorossi hanno sfoderato una prestazione che avrebbe meritato di più. Un segnale di ripresa dopo un periodo difficile.
Nella quarta puntata di Saranno Galletti, la rubrica di PianetaBari dedicata all’approfondimento dei giovani protagonisti biancorossi, questa volta parliamo di Domenico Dachille, duttile difensore sempre utilizzato, capitano e leader della Primavera barese. Qui le puntate precedenti, incentrate su Lops, Patierno e Colangiuli.
Chi è Domenico Dachille: formazione, caratteristiche e le attenzioni delle big
Classe 2005 di Palo del Colle, Dachille inizia a giocare a calcio prestissimo nella scuola calcio Wonderful Bari. «Domenico è arrivato da noi quando aveva 6 anni; mi sono accorto subito di come fosse diligente, oltre che tecnicamente interessante» ci ha spiegato Franco Ricciardi, direttore tecnico della scuola calcio e mentore di Dachille sin dalla giovanissima età.
«Ho apprezzato fin da subito come fosse un bambino “quadrato”: molto educato, composto, disponibile anche a collaborare a fine allenamento per raccogliere gli attrezzi. Ha militato nella nostra scuola calcio 6-7 anni: abbiamo fatto un bel percorso assieme. Domenico è cresciuto con me, sono riuscito a trarre da lui tante qualità e siamo ancora in ottimi rapporti.»
Ricciardi entra anche nel dettaglio sulle caratteristiche del ragazzo: «Domenico ha sempre avuto spiccate qualità tattiche, oltre a quelle tecniche: comprendeva subito gli sviluppi di gioco, li interpretava e guidava la difesa autonomamente. Oggi vedo Domenico come un centrale di sinistra, ma per le qualità tecniche di cui dispone potrebbe anche giocare a centrocampo.»
Qualità che permettono a Dachille di entrare nel radar di società prestigiosissime, come Milan e Atalanta, che presto si interessano alle sue prestazioni. «Ha fatto tre tornei con l’Atalanta ma non ha convinto del tutto gli osservatori nerazzurri, perché gli mancava qualche centimetro in altezza per quel livello. Pur complimentandosi con noi, gli orobici non se la sentirono di fare quell’investimento.»
«Fu chiamato anche a Milanello dal Milan: Angelo Carbone (responsabile del settore giovanile dei rossoneri, nda) volle visionarlo.» Un percorso di tutto rispetto dopo il quale Dachille, nel 2019, fu selezionato dal Bari per entrare nel suo settore giovanile. Una stagione nei giovanissimi biancorossi con 4 reti all’attivo, al quale ne è seguita una nell’Under 17 del Napoli, settore giovanile prestigioso legato a doppio filo a quello del Bari.
Domenico Dachille: il rapporto con Loseto e la sliding door del mercato estivo
Al ritorno in Puglia, nella stagione 2021/2022, Dachille viene lanciato in Primavera, da sotto età, segnando anche 4 reti. In Primavera il ragazzo di Palo trova il secondo mentore della sua breve ma già intensa carriera, mister Valeriano Loseto. «Dodo è un ragazzo sempre disponibile al confronto, il classico giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero. Accetta i consigli e li mette in pratica» ci ha raccontato Loseto, che non nasconde l’entusiasmo nel parlare di uno dei suoi pupilli. «Ho sempre fatto affidamento su di lui: è un ragazzo molto intelligente, che penso possa avere un futuro. Si fa voler bene da tutti i compagni.»
Il tecnico ex Gravina e Bitonto disegna il tracciato tecnico-tattico di Dachille. «Il suo ruolo ideale è quello di centro-sinistra in una difesa a 3: è veloce, rapido, capisce in anticipo dove arriva la palla. Ci sa fare anche in marcatura ed impostazione. Può fare anche il difensore centrale in una difesa a 4; sicuramente non è un terzino.»
Loseto ci svela anche un retroscena del mercato estivo: «Mentre ero ad allenare al Bitonto (società in cui Loseto ha militato fino a due settimane fa, ndr) avevo chiesto al Bari di avere in prestito Dachille; ci avrei messo la mano sul fuoco che avesse fatto qualcosa d’importante con me. Il Bari però ha preferito farlo giocare in Primavera. Per Dodo è il terzo anno in questa categoria, io ritengo che sarebbe dovuto andare a farsi le ossa, soprattutto in un campionato duro come il girone H di Serie D, per poi rientrare con la prima squadra e valutarlo.»
Domenico Dachille, colonna della Primavera del Bari
Come spiegato da Loseto, per Dachille questo è il terzo anno nella Primavera biancorossa, di cui oggi è capitano e colonna insostituibile. Che sia schierato al centro della difesa (come era stato ad inizio campionato) o sulla sinistra (come si è visto nelle ultime uscite), Giampaolo non si priva di lui. Un ottimo mancino, facilità di corsa, impatto fisico (che cresce di partita in partita) e anche un discreto tiro (solo sfiorata la rete, con il perfetto diagonale finito sul palo a Napoli).
Con gli anni, Dodo ha anche messo su quella massa fisica fondamentale per spiccare nel calcio degli adulti: oggi è alto 1,81 e vanta una struttura fisica solida. Tutte qualità che gli permetterebbero di fare bene anche ad un livello superiore. Dachille ha già fatto qualche allenamento con la prima squadra e una convocazione con i grandi sembra solo questione di tempo.
Non è semplice trovare un difensore centrale mancino, perlopiù con questa ampiezza di qualità: in Dachille il Bari può trovare una grande speranza per il futuro, nonché un calciatore affidabile dentro e fuori dal campo.
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