Paparesta: “Tornassi indietro non parteciperei all’asta per acquisire il Bari. Non ho più avuto la forza di tornare al San Nicola”

L'intervista a Gianluca Paparesta

Gianluca Paparesta è stato assolto dalla gup del Tribunale di Bari dall’accusa di bancarotta fraudolenta nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della Fc Bari Calcio 1908 (dichiarato a gennaio 2019), di cui lo stesso ex direttore di gara stato presidente e amministratore unico dal 2014 al 2016. L’ex presidente del Bari dal 2014 al 2016 è stato intervistato quest’oggi da La Repubblica (clicca qui per leggere l’intervista completa).

Le parole di Paparesta

«Ho vissuto per anni come se fossi un appestato. Ho visto gente che era salita sul carro della società quando c’era l’interesse a farlo scendere con incredibile rapidità» spiega Paparesta, che racconta di aver avuto comunque danni da questa vicenda: «Ho perso delle proprietà, lo studio in via Sparano e non solo. E pensare che la gente credeva addirittura che mi fossi messo i soldi in tasca. Ho provato tanto dolore. Ho dovuto lasciare Bari per trasferirmi a Milano, dove ha casa la mia compagna. Dopo la mia uscita dal club, non ho più avuto la forza di mettere piede al San Nicola».

A domanda se c’è un errore che non rifarebbe, Paparesta è sicuro: «Partecipare all’asta per l’acquisizione del Bari. Avevo tanto entusiasmo, assieme a tanti progetti per la squadra della mia città. Pensavo al ritorno in A, a costruire un centro sportivo, a strutturare un vivaio florido, alla società come punto di forza del marketing territoriale. Ancora oggi sono convinto che queste idee avrebbero avuto in lungo respiro e forse anche la vita del club sarebbe cambiata. Ma naturalmente non avevo i soldi per fare tanta strada da solo».

By Redazione PianetaBari

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