Cosa aspettarsi da Bari-Modena

La preview di Bari-Modena

Dopo una pausa per le nazionali in cui il Bari ha recitato il ruolo di protagonista tra cambi in panchina e giocatori allontanati dalla propria Nazionale, finalmente si torna a parlare di calcio giocato. Quindi, dove eravamo rimasti? Il Bari arriva al match casalingo contro il Modena con la voglia di dimostrare di aver cambiato rotta ma anche con l’obbligo di ottenere i tre punti per interrompere una striscia negativa che perdura da fine agosto.

L’avversario di giornata sarà il Modena di Paolo Bianco, allievo di Marino e tecnico in ascesa dopo le fruttuose esperienze negli staff di De Zerbi e Allegri. Il suo Modena viene da un periodo negativo e sfortunato, che ha fatto seguito ad un avvio di stagione brillante, sia nelle prestazioni che nei risultati. I 3 punti nelle ultime 5 partite forniscono un quadro parziale sul Modena, che nonostante le recenti sconfitte contro le più quotate Venezia e Palermo non ha mai sfigurato.

Bianco Modena
Copyright: Modena FC

Le caratteristiche del Modena di Bianco

Paolo Bianco ha sposato le linea della continuità rispetto al precedente ciclo tecnico, capeggiato da Attilio Tesser. Il modulo di riferimento è sempre il 4-31-2, migliorato in alcuni reparti da un mercato ambizioso e funzionale. Nello specifico, l’arrivo in difesa del miglior difensore centrale dello scorso campionato, Giovanni Zaro, e di uno dei centrocampisti migliori degli ultimi anni, Antonio Palumbo, hanno elevato il livello medio della squadra e anche delle ambiziosi societarie. Difatti, se l’anno scorso l’obbiettivo era quello di consolidare la categoria (centrato brillantemente), quest’anno il Modena vuol guardare da vicino la zona playoff.

Il Modena è una squadra ambiziosa anche nell’interpretazione della gara, che fonda la fase offensiva sulle iniziative di Luca Tremolada e sulla complementarità del trio d’attacco. Le trame d’attacco si sviluppano per vie centrali, e passano quasi tutte dai piedi del numero 10, trequartista raffinato e assistman seriale. La sua capacità di verticalizzare l’anno scorso aveva fatto le fortune di Davide Diaw, mentre quest’anno per sostituire l’italo-nigeriano è stato acquistato Jacopo Manconi, attaccante dotato di grande velocità ancora a secco quest’anno ma con alle spalle diverse stagioni in doppia cifra in Serie C. Le sue caratteristiche, come detto anche da Marino in conferenza stampa, si integrano con quelle di Bonfanti e Strizzolo, più statici nell’interpretazione del ruolo.

Tremolada Modena
Copyright: Michele Nucci/LaPresse

L’attacco non sta dando riscontri positivi al momento (sono solo 7 i gol realizzati in 8 partite disputate), ma l’impressione è che sia un dato legato più alla qualità delle occasioni prodotte che alla capacità di costruirle. Il Modena è tra le prime squadre per tiri totali verso la porta avversaria, ma tra le peggiori per xG prodotti (8,5, stesso numero del Bari con una partita in meno).

I dati invece sorridono quando si guarda alla fase difensiva, migliorata radicalmente con l’arrivo di Giovanni Zaro e anche grazie ai progressi di Cristian Cauz, arrivato anch’egli in estate e spesso preferito a capitan Pergreffi nelle ultime settimane. Secondo le metriche di Fbref gli xg subiti sono appena 6,7, peggio solo di Sudtirol, Palermo e Brescia (che però ha disputato 3 partite in meno).

Zaro garantisce sicurezza nelle fasi di difesa posizionale, mentre la presenza di due equilibratori come Magnino e Gerli a centrocampo facilita il lavoro in fase di transizione negativa. Nel complesso il Modena è una squadra difficile da attaccare, ermetica nella chiusura dei corridoi centrali e puntale nelle scalate laterali. Per creare grattacapi ad una difesa che sarà orfana per squalifica del titolarissimo terzino destro Oukhadda, il Bari dovrà imprimere alla gara un ritmo radicalmente opposto rispetto a quello delle ultime uscite.

Le scelte di Marino per Bari-Modena

Dopo averlo sfiorato, immaginato, anche allucinato per qualche partita, dalla partita contro il Modena il Bari avrà una certezza: sarà 4-3-3 senza compromessi. Benché gli uomini saranno probabilmente i medesimi, cambierà atteggiamento tattico, modalità di attacco e non solo. Scopriremo tutto domani, ma intanto mettiamo in chiaro i punti fermi.

Marino Mezzini
Copyright: SSC Bari

Difesa senza storie: Brenno, Dorval, Di Cesare, Vicari (pretoriano di Marino) e Ricci (posizione al solito più contesa, ma l’ex Venezia parte in vantaggio su Frabotta che in settimana non è stato benissimo). In mediana Maiello si schiera davanti alla difesa, mentre sulle mezzali continua a regnare l’abbondanza nonostante i forfait di Maita e Benali. Tuttavia, dovrebbero essere ancora una volta Koutsoupias-Acampora le soluzioni tra centrodestra e centrosinistra. Più indietro Edjouma (che Marino ha confermato di vedere come mezzala in conferenza) e Bellomo (anch’egli quasi sicuramente mezzala nel sistema di Marino).

Attacco ricco di soluzioni, ma con delle gerarchie ad oggi chiare: Aramu parte avanti ad Achik, Sibilli a Morachioli, Diaw a Nasti. Tuttavia, spesso gli allenatori subentranti alla prima partita fanno almeno una o due scelte impopolari, un po’ strane sulla carta, lanciando dei giocatori poco utilizzati fino a quel momento. Sarà il caso di Marino? Potrebbe esserlo.

La probabile formazione del Bari:
4-3-3: Brenno; Dorval, Di Cesare, Vicari, Ricci (Frabotta); Koutsoupias, Maiello, Acampora; Achik, Diaw (Nasti), Sibilli. All. Marino

By Giovanni Fasano

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