Al ritorno dalla terza sosta nazionali della stagione, il Bari ha trovato il secondo successo casalingo della stagione battendo per 3-2 il Cittadella di Dal Canto. Dopo un ottimo primo tempo, i biancorossi hanno disputato una seconda frazione di sofferenza e contenimento con Longo che ha cercato di scuotere la squadra esercitando tutti i quattro cambi a disposizione in appena otto minuti. Tra gli altri, il mister ha dato ampio spazio a Coli Saco ricevendo una prestazione incolore e sicuramente insufficiente.
La prestazione di Coli Saco
Il centrocampista franco maliano ha disputato 25′ di gara (mai così tanti dopo i 35′ di Cremona) mostrando pregi e difetti: buona volontà e corsa, alternando imprecisione e movimenti piuttosto goffi. Il classe 2002 possiede tutti i mezzi fisici per poter fare bene e sorprendere ma, attualmente, il suo esser lento non si sposa con il modo di giocare scelto da mister Longo volto al recupero della palla e alla verticalizzazione immediata verso gli elementi offensivi della squadra. In poco meno di un tempo, guardando i dati, Coli Saco ha realizzato appena 6 passaggi su 11, ha perso il possesso del pallone ben 8 volte ma su 5 contrasti a terra ne ha vinti 3. Numeri che confermano una prestazione scialba. Clicca qui per leggere l’analisi della gara completa.
Nel post partita mister Longo ha parlato del ragazzo sottolineando come sia al primo anno di Serie B e ci sia bisogno di avere pazienza: “Saco ha sbagliato delle cose, ha fatto cose migliori, ma sta crescendo. Non era facile entrare oggi in campo. Penso che abbia bisogno di sbagliare qualcosa, anche perché avrà sempre il mio appoggio. Bisogna avere un po’ di pazienza e aspettare ragazzi come lui che per qualche ragione possono avere qualche difficoltà . Deve stare sereno, ricordiamo che è al primo anno in Serie B”
Le parole dell’agente
In una recente intervista i nostri microfoni (clicca qui per leggerla), dello stesso avviso si era detto il suo procuratore, Enrico Iascone. L’agente di Coli Saco si era, infatti, così espresso sul suo assistito: «Per lui è un campionato diverso, qualitativamente composto da calciatori più dotati. Però si è calato nella realtà , consapevole dei propri mezzi ma al tempo stesso conscio di dover essere sempre concentrato per capire gli aspetti dove migliorare. Visto il fisico può sembrare un giocatore di quantità ma ha anche un buon piede, deve familiarizzare meglio con i tempi di gioco della categoria, che sono minori rispetto alla C. Lui si butta negli spazi con facilità e sente la porta. In passato ha giocato anche davanti alla difesa, molto spesso anni addietro o con la Nazionale maliana viene utilizzato lì. Lui è concentrato su quello che gli chiede l’allenatore, gli va dato comunque il tempo necessario».
Parole che, insieme a quelle di fiducia e stima di Longo, richiedono pazienza verso un ragazzo che, dopo aver fatto molto bene in Serie C, avrà bisogno di queste piccole porzioni di gara per emergere e farsi spazio all’interno di un centrocampo che sembra avere delle gerarchie consolidate.
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