Un pareggio tra i rimpianti per il Bari, che fa harakiri al San Nicola con la Reggiana facendosi rimontare sul 2-2. Una prova discreta per i biancorossi, che dopo un primo tempo negativo avevano trovato il doppio vantaggio a inizio ripresa con Benali e Novakovich. I ragazzi di Longo hanno però sciupato ancora una volta tutto (clicca qui per leggere la nostra analisi), con 5 minuti disastrosi che sono costati l’appuntamento alla vittoria. Di seguito le nostre pagelle BRUTTE di Bari-Reggiana. Una scelta editoriale che – ribadiamo – accompagnerà il post partita, volta a unire la critica giornalistica, a un sano umorismo. Clicca qui per rileggere le pagelle brutte di Bari-Carrarese.
Le pagelle brutte di Bari-Carrarese
La difesa
RADUNOVIC 5: Nel weekend di Halloween, il fantasma di Brenno si fa vivo nella notte del portiere serbo. Il risultato è spettrale, con un rigore causato (e per centimetri parato) che ha ricordato le gesta del peggior Ichazo, malgrado nel primo tempo ci aveva anche messo diverse pezze. Saudade? 🇧🇷
PUCINO 5.5: Piccolo passo indietro per il pupillo di una cerchia di Twitter. Prestazione sottotono, insufficienza anche da tutti gli altri colleghi giornalisti, il pubblico ha anche fischiato (giustamente) la squadra al triplice fischio malgrado i 10 risultati utili consecutivi: si prevede una settimana nervosetta…
VICARI 6: Onesta partita, ma quando la squadra cala il capitano dovrebbe fare qualcosa per spronare i compagni, svegliarli dal torpore ed evitare suicidi sportivi come quello ammirato ieri pomeriggio. Peccato che Di Cesare in panchina fosse in borghese, altrimenti il cambio ci stava tutto.
OBARETIN 6: Non dispiace, ma prende l’ennesimo giallo insignificante come faceva il suo ex compagno nella Primavera del Milan poi passato da Bari, Nasti. Nella ripresa rischia la frittata, con Longo che immediatamente lo cambia per evitargli il rosso. Alla fine, però, con Simic in campo il Bari gioca lo stesso in 10.
(Dal 22 s.t.) SIMIC 5: Impiegato nell’insolito ruolo di centro-sinistra contro un cliente scomodo come Vergara, sembra un Magikarp che fa Splash. Riesce addirittura nell’impresa di mettere in difficoltà anche Radunovic. Si era travestito da Semenzato e non ce ne siamo accorti?
Il centrocampo
OLIVERI 7: Nelle giovanili dell’Atalanta ha appreso il pragmatismo tipico dei bergamaschi. Al contrario di Dorval cincischia poco, va dritto come un treno e cerca di fare sempre la giocata più difficile e pericolosa, quasi sempre riuscendoci. Bellissimo da vedere, devastante… «Meraviglioso, bello, bello. Intanto come abbiamo fatto a perdere 10-3?” Cit.
MAITA 6.5: Spesso si dice che capisci l’importanza di qualcuno quando manca. Finché c’è in campo non spicca, ma quando Longo lo rileva la sua assenza si sente tremendamente e la Reggiana fa ciò che vuole. «Nonostante tu sia la mia rondine andata via…Sei il mio volo a metà . Sei il mio passo nel vuoto. Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei?» 🎶.
(Dal 29 s.t.) MAIELLO 5: Il Prof era diventato col tempo un supplente di lusso, ma visto così sembra in età pensionabile. Qualcuno gli dica che non si gioca a rugby dove la palla si deve passare solo in orizzontale o all’indietro.
BENALI 7.5: Dispiace che nella sua carriera non abbia mai incrociato un allenatore con l’intuizione di farlo giocare play. Meglio tardi che mai, ce lo godiamo e ringraziamo Marino per l’unica cosa buona fatta a Bari. Benedetto il giorno che indossò quello zainetto viola e fece inviperire Cellino.
DORVAL 5.5: Bellino è bellino da vedere. Tuttavia come sempre ogni volta che prende palla da l’impressione di poter fare qualcosa di pericoloso ma alla fine non conclude mai nulla. È un po’ come Junior in Dragon ball Z: tante aspettative, ma alla fine non sconfigge mai nessuno. Fumoso.
L’attacco
SIBILLI 5.5: Irriconoscibile rispetto all’anno scorso, seppur entri nel tabellino della partita per l’assist a Novakovich. Pare Paganini per quanto ormai sviolina i palloni in campo. La differenza è che Paganini non concedeva il bis, qui ormai prestazione è simile alle precedenti.
(Dal 29 s.t.) LELLA 5: Restando in tema Dragon Ball Z, sembra che abbia trovato Ginew sulla sua strada, subendo la fatidica mossa “sdoppiamento”. E mentre assistiamo al mai domo Ginew giocare a calcio, il vero Lella è sul pianeta Namec a saltellare qua e la nel corpo di un ranocchio alieno.
MANZARI 5.5: Moscio. Ricorda Crisantemi dell’allenatore nel pallone. La differenza è che lui i primi di novembre venne comprato, Giacomo ci ha giocato la seconda da titolare.
(Dal 1 s.t.) FAVILLI 6.5: Mette a disposizione sia la tecnica che il fisico, non perde quasi un pallone. La prossima volta facciamolo giocare con il giubbetto catarifrangente così i nostri difensori lo vedranno più facilmente e lo serviranno invece di giocare con il fuoco in area.
LASAGNA 5: Non ci nascondiamo: la battuta su un suo gol nel giorno dei morti era già pronta, ma si vede che è una persona molto coerente e ci ha lasciato anche in questo caso l’amaro in bocca. Esce a fine primo tempo dopo non aver azzeccato un pallone. Indigesto.
(Dal 1 s.t.) NOVAKOVICH 7: SuperNova entra e spacca la partita: un gol e un assist in 5 minuti, più di quanto fatto da altri in 12 gare. È uno scandalo dire che se avesse avuto più spazio qualche pareggio ce lo saremmo evitato? Forte fisicamente, intelligente e finalmente anche cinico (Ps, Lasagna hai visto come si segna in spaccata?).
LONGO 5: Formazione iniziale rivedibile. La squadra non fa un buon primo tempo, contro una Reggiana che pare veramente poca cosa. Finalmente azzecca i cambi e il Bari prende il largo, ma come Homer Simpson mentre salta il burrone con lo skateboard, canta vittoria troppo presto, sbaglia le ultime mosse e ci ritroviamo a rotolare giù nella scarpata. Inspiegabile mettere Simic fuori ruolo.
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