Eravamo galletti… Simone Lambiase si racconta a PianetaBari. VIDEO

L'intervista a Simone Lambiase

Simone Lambiase è un difensore classe 2005, reduce da tutta la gavetta nel settore giovanile del Bari. Il ragazzo barese di nascita, è stato tra i protagonisti dello scorso campionato, e oggi gioca proficuamente in prestito nel Campobasso, nel Girone F di Serie D, appena vinto con i molisani. Lambiase è intervenuto ai nostri microfoni durante la trasmissione di PianetaBari su Twitch condotta da Claudio Mele. Qui la puntata precedente con Francesco Lops.

Lambiase
Copyright: Campobasso FC

L’intervista a Lambiase

Come è andata a Campobasso?
«Sono arrivato agli inizi di gennaio, c’era una mentalità un po’ diversa rispetto a Prato dove sono stato i primi 6 mesi. Sono migliorato tanto sotto molti aspetti. Inizialmente c’era la Samb alle nostre spalle, fino alle ultime 4-5 partite. Poi c’è stata L’Aquila a 2 punti dietro nelle ultime giornate, avevamo il fiato sul collo. Abbiamo, però, messo il punto esclamativo e siamo riusciti fortunatamente a vincere il campionato».

Cosa si prova a giocare con così tanto pubblico?
«In Primavera ci sono i familiari sugli spalti, qui a Campobasso l’altro giorno c’erano 8.000 persone forse. Sono due situazioni completamente diverse, in queste realtà viene a guardarti una città intera. Hai la vita della gente nelle tue mani, tanta pressione sulle spalle ed è chiaramente molto più bello. A me piace, mi dà soddisfazione».

A livello di minutaggio sei soddisfatto?
«Mi sono sempre impegnato, sebbene non abbia giocato molto. Giocare poco mi ha dato ancora più forza per migliorarmi giornalmente. Forse avrei potuto giocare un po’ di più, ma non mi posso lamentare avendo vinto un campionato. Anche la panchina fa crescere».

A Prato come è andata invece?
«Ho giocato di più, 12 presenze tra cui 7-8 da titolare e in altre subentrato. Anche lì è stata sicuramente una esperienza soddisfacente».

Che differenze hai notato tra la Primavera alla Serie D?
«Qui giochi con persone più grandi, io sono il più piccolo. Agonisticamente, qualitativamente e quantitativamente il livello è più alto, considerando che ti confronti con persone che hanno fatto la Serie C o anche la B».

Che prospettive ha Lambiase?
«Non so ancora cosa succederà l’anno prossimo, ho un contratto che scade a giugno. Che sia Bari o qualsiasi altra squadra continuerò a dare il meglio».

Cosa hai imparato da quest’anno?
«Che non c’è tempo per sbagliare. Mentalmente mi sento cresciuto, ma sotto tutti i punti di vista».

Come mai hai deciso di andare a giocare a settembre?
«Avevo fatto già due anni di Primavera, per cui ho voluto anticipare di un anno il salto tra i grandi. Penso che sia stata una scelta positiva».

Speravi di esordire nel Bari di Mignani?
«Mi sono quasi sempre allenato tutto l’anno con quella squadra, da Primavera. Venivo convocato una partita sì e una no. Mi sarebbe piaciuto tantissimo esordire, con la squadra della mia città e dove sei nato. Non c’è cosa migliore. È un dispiacere, però adesso l’obiettivo è quello di farlo in un futuro».

Chi può avere una bella carriera dei tuoi ex compagni?
«Sicuramente Lops, spero possa avere un futuro in questo mondo. Credo anche di Fioretti e Daddario, con cui ho un rapporto bellissimo. Mi auguro possano fare strada».

Colangiuli che ragazzo è?
«Davide me lo sono ritrovato solo l’ultimo anno. Giocava con me da quando eravamo piccoli, poi il Bari è fallito e siamo ritornati, sebbene lui dopo qualche anno. È un grande giocatore, ha esordito e gli auguro di avere una bella carriera».

Giampaolo che persona è?
«Penso che ce la possa fare a salvare il Bari. È una bravissima persona».

Qual è il sogno di Lambiase?
«Non serve neanche dirlo, tornare a giocare con la maglia del Bari e tornare insieme in Serie A».

Clicca qui per guardare la video-intervista a Lambiase.

By Redazione PianetaBari

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