Cosa aspettarsi da Bari-Brescia

La preview di Bari-Brescia

Ultima chiamata per il Bari di Giampaolo, che nel match conclusivo della stagione ospiterà il Brescia con l’obbligo di conquistare i tre punti per evitare di tendere l’orecchio verso gli altri campi e sperare in combinazioni favorevoli. Una mancata vittoria comporterebbe il rischio concreto di retrocedere in Serie C senza passare per i playout, uno scenario angosciante per una città e per un popolo che anela altri palcoscenici.

Il Brescia arriverà al San Nicola con il pass per i playoff già staccato, ma con la possibilità di migliorare la propria posizione e, in caso di qualche incastro fortunato, di disputare il primo turno con il vantaggio del fattore casa. Maran potrebbe preservare i diffidati (Papetti, Cistana, Jallow e Paghera) in vista del primo turno playoff, ma, almeno nelle fasi iniziali del match, è attesa una squadra agguerrita e volenterosa. Il Bari, al contrario di ciò che è accaduto ripetutamente negli ultimi mesi, dovrà essere bravo ad indirizzare il match sin da subito a proprio favore per anestetizzare la voglia di far risultato degli avversari. Facile a dirsi, ovviamente, ma per i biancorossi vincere la partita vorrebbe dire interrompere una striscia negativa lunga 12 partite, non proprio un’impresa scontata.

Per prepararci all’ultimo, tesissimo, match di campionato vi proponiamo la nostra preview aperta dalla presentazione dell’avversario di giornata e chiusa da un recap delle ultime indiscrezioni sulle possibili scelte dello staff tecnico biancorosso.

Di Cesare Sondaggio
Copyright: SSC Bari

Le caratteristiche del Brescia

Il Brescia ha disputato un campionato regolare seppur animato dal cambio in panchina avvenuto a metà novembre. Quando Maran ha esordito era in programma la 14esima giornata, il Brescia veniva da 5 sconfitte consecutive e annaspava nella parte destra della classifica. Nelle successive 24 partite le Rondinelle hanno perso solo 5 volte, di cui solo una in casa contro i futuri vincitori del campionato. Le altre sconfitte sono arrivate contro Cremonese, Como, Venezia e ancora Parma, questa volta in trasferta. Il rendimento è significativo e tratteggia il profilo di una squadra con dei limiti oltre i quali non riesce ad andare, ma che non tradisce mai quando chiamata a fare risultato.

La squadra si dispone con il 4-3-2-1 tanto caro a Maran in cui i due trequartisti alle spalle della punta (ora Moncini al posto dell’infortunato Borrelli) hanno caratteristiche diverse. Galazzi, impiegato sul centro-destra, lega il gioco e si abbassa sulla linea dei centrocampisti; Bianchi, che gravita dall’altra parte, agisce quasi da seconda punta: attacca la profondità, assiste la punta e riempie l’area. La fase offensiva non è particolarmente brillante, si poggia tanto sull’apporto dei terzini (Dickmann sta disputando un’ottima stagione) e sulla produttività degli attaccanti, ma la manovra è spesso prevedibile.

Il punto forte della squadra è la fascia centrale del campo. Oltre a tre centrocampisti quantitativi come Paghera, Bisoli e Besaggio che congestionano i corridoi centrali, il Brescia può contare anche sull’apporto di Galazzi, incaricato di abbassarsi sulla fascia destra e completare la linea a 4. In fase di non possesso le Rondinelle prediligono un atteggiamento più accorto, ma con l’obbiettivo di orientare il gioco avversario sulle fasce per poi aggredire il portatore di palla. Per PPDA, ossia la metrica offerta da Soccerment che calcola la quantità di passaggi concessi da una squadra prima di effettuare un’azione difensiva, il Brescia è sesto, segno di una certa aggressività senza palla.

Brescia Maran
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I dubbi di Giampaolo

Difficile interpretare le mosse di Giampaolo e Di Bari in vista di questo match. Dopo aver tracciato una linea che preveda l’impiego di un terzetto alle spalle di una punta, nell’ultima gara si è rivisto un centrocampo a 3 ortodosso.

Pissardo continua a legittimare la sua titolarità, così come Ricci a discapito di un Guiebre praticamente mai utilizzato. Al centro della difesa dovrebbe farcela capitan Di Cesare al fianco di Vicari, mentre sulla destra l’impiego di uno tra Dorval e Pucino dipenda dalla disposizione di centrocampo e attacco.

In mezzo al campo oltre al solito Benali dovrebbe figurare Acampora dopo la buona prova di Cittadella. L’idea è quella di confermare 4-3-1-2 visto a Cittadella per pareggiare il terzetto di centrocampo del Brescia. L’altro posto dunque è appannaggio di uno tra il rientrante Bellomo e Lulic, sebbene non sia da scartare l’opzione Maita qualora il centrocampista siciliano desse disponibilità a seguito del suo problema fisico. 

In avanti quarta titolarità di fila in vista per Marco Nasti, la cui abnegazione risalta rispetto alle apparizioni ectoplasmatiche di Puscas, che però dovrebbe scendere in coppia dal primo minuto con l’ex Cosenza. Dietro di loro sicuramente Sibilli.

La probabile formazione:

Bari (4-3-2-1): Pissardo, Pucino (Dorval), Di Cesare, Vicari, Ricci; Bellomo (Lulic), Benali, Acampora; Sibilli; Puscas, Nasti. All. F. Giampaolo

Achik
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By Giovanni Fasano

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