Dopo le due vittorie consecutive che hanno rivitalizzato squadra e ambiente, il Bari vola in Emilia-Romagna per affrontare la Feralpisalò nello stadio che ospita i lombardi in questa stagione, il Garilli di Piacenza. Ad attendere i biancorossi ci sarà una squadra che con il Bari condivide il cambio in panchina avvenuto di recente ad anche una rivoluzione tattica inaugurata da qualche settimana.
La Feralpisalò arriva a questa gara da ultima in classifica, con alle spalle 3 sconfitte e 2 pareggi nelle ultime 5 gare, di cui due disputate con Marco Zaffaroni e Alessandro Gazzi (allenatore in seconda) in panchina. Nel complesso i punti ottenuti sono 6 in 12 partite, di cui solo due al Garilli. La situazione, classifica alla mano, non è delle migliori, ma nell’ultima gara disputata la Feralpisalò ha dato segnali inequivocabili di ripresa. La trasferta di Cosenza si è conclusa con un punto, ma anche con il rimpianto di non aver capitalizzato le diverse occasioni prodotte dopo aver realizzato il gol del pareggio.
Per arrivare preparati al match che andrà in scena domani alle 14, vi proponiamo la nostra preview, composta da una presentazione dell’avversario di giornata e dalle possibili scelte di formazione di Pasquale Marino.
Il percorso accidentato della Feralpisalò
In estate la Feralpisalò conferma parte dell’organico che nella passata stagione aveva ottenuto una sorprendente promozione, a partire dal tecnico Stefano Vecchi. L’idea di Vecchi è quella di riproporre il 4-3-3 apprezzato in Serie C anche in cadetteria, ma l’impatto con la nuova categoria si rivela sin da subito traumatico. La Feralpisalò palesa grosse difficoltà in entrambe le fasi e inanella quattro sconfitte consecutive senza riuscire mai ad andare a segno.
Il primo dei 6 gol realizzati fino ad ora arriva circa 400 minuti dopo l’inizio del campionato, grazie a capitan Balestrero nella gara poi pareggiata contro il Modena. La vittoria nello scontro diretto con l’altra grande sorpresa della scorsa Serie C, il Lecco, concede a Vecchi qualche settimana in più per provare a cambiare trend, ma il 3-0 subito a Catanzaro sarà la pietra tombale sulla sua esperienza in Lombardia. La scelta della società ricade sull’ex allenatore dell’Hellas Verona Marco Zaffaroni, che si aggancia alle modifiche tattica abbozzate da Vecchi sul calare del suo percorso e adotta un pragmatico 3-5-2.
L’interpretazione è classica: la Feralpisalò è una squadra reattiva, che predilige fasi di difesa posizionale ad un pressing più aggressivo. La fase offensiva poggia invece sulle combinazioni delle punte e sull’apporto dei due quinti, specialmente Mattia Felici, esterno classe 2001 di proprietà del Monza. Felici, adattato a quinto nonostante un recente passato da ala, è il calciatore più produttivo della squadra se guardiamo la somma di Expected Assist ed Expected Goal. L’ex Triestina crossa bene quando arriva sul fondo ed ha un buon passo, oltre che una predisposizione a tentare l’uno contro uno dovuta al suo passato da attaccante.
Oltre a lui, tra gli elementi più interessanti della squadra c’è un altro 2001, ossia Mattia Compagnon, attaccante prodotto delle giovanili della Juventus. Impiegato al fianco di La Mantia, Compagnon ama svariare su tutto il fronte offensivo per associarsi con i compagni e sentirsi nel vivo dell’azione. Pur non avendo dimostrato granché, nel suo gioco si intravedono qualità interessanti da attenzionare in ottica futura. Dalla sua verve e dall’abilità sui palloni aerei dell’ariete La Mantia e del suo alter ego Butic dipendono le sorti della Feralpisalò, che al momento occupa l’ultimo posto in classifica sia per gol realizzati che per xG prodotti.
Contro il Cosenza si è vista una squadra più ordinata nell’occupazione degli spazi ed anche più coraggiosa nello sviluppo dell’azione, con tanti uomini sopra la linea della palla. Rispetto alle gare precedenti il passo in avanti è stato sensibile, ma ancora non abbastanza per poter colmare il gap con le concorrenti alla salvezza.
Le possibili scelte di Marino per Feralpisalò-Bari
Al netto di sorprese al momento impronosticabili, il Bari confermerà il 3-5-2 visto sia a Brescia che contro l’Ascoli. In porta ci sarà Brenno, che in settimana si è presentato alla stampa assieme a Farroni e Pissardo, mentre davanti a lui torna il terzetto titolare: Pucino, Di Cesare, Vicari.
Sulle fasce Marino ha annunciato il forfait di Frabotta, che comunque partiva svantaggiato nel duello con Ricci, e anche la possibilità, già caldeggiata da noi, di vedere Achik in quel ruolo (preferibilmente a destra con slittamento di Dorval a sinistra). Pochi dubbi invece per la cerniera di centrocampo: Acampora in cabina di regia, Koutsoupias a destra e Sibilli libero di scegliersi la zona di competenza.
Occhio invece al partner di Davide Diaw, perchè, sempre a detta di Marino, la condizione di Aramu è in crescita. La coppia Nasti-Diaw non ha dato riscontri particolarmente positivi nell’ultima gara, anche se per domani si prospetta una panchina per l’ex Genoa.
La proabile formazione del Bari:
Bari (3-5-2) – Brenno; Pucino, Di Cesare, Vicari; Dorval, Koutsoupias, Acampora, Sibilli, Ricci (Achik); Nasti (Aramu), Diaw.