Nella 12ª giornata di Serie B il Bari sfida l‘Ascoli per cercare la prima vittoria stagionale al San Nicola, ad oggi ancora “maledetto”: solo pareggi in campionato, ben 5.
Di fronte il Bari trova una classica avversaria della cadetteria, oramai presente in pianta stabile da un decennio in B senza mai dare l’impressione di spostarsi, come se incarnasse lo spirito di Aldo Baglio in Tre uomini e una gamba: non può né scendere né salire.
Per avvicinarci al match vi proponiamo la nostra consueta preview, composta dalla presentazione dell’avversario di giornata e dalle possibili scelte di formazione di Marino. A cura di Giovanni Fasano e Gianluca Losito.
Cosa aspettarsi dall’Ascoli: rombo collaudato
Anche in questa stagione, l’Ascoli sembra impossessata dallo stesso mood: 12 punti e una metà classifica relativamente tranquilla. Dopo un inizio abbastanza difficoltoso, la squadra di Massimo Pulcinelli ha messo fieno in cascina, accumulando diversi punti e ben cinque risultati utili consecutivi, a cui è seguita la sconfitta casalinga contro il Parma precedente proprio al match dell’Astronave.
In cabina di comando si posiziona coach William Viali. Dopo una lunga gavetta in Serie C, Viali ha esordito in B come tecnico nella scorsa stagione, subentrando a stagione in corso al Cosenza per ottenere l’ennesima salvezza all’ultimo respiro oramai tipica dei lupi rossoblù. Non solo pragmatismo, però: nell’esperienza calabrese, Viali ha mostrato di essere un allenatore con le idee chiare, capace di ottenere risultati grazie alla compattezza di una squadra d’impatto ma anche intelligente a cambiare registri di gioco. Nell’esperienza di Cosenza, inoltre, Viali ha valorizzato due giovani dalle prospettive lucidissime: uno è Brescianini, centrocampista esplosivo oggi titolarissimo in A col Frosinone, ma soprattutto l’altro è Marco Nasti, che ritroverà il suo padre putativo da avversario.
L’Ascoli si schiera con un 4-3-1-2 compatto e difesa bassissima, un’impostazione di gioco che condivideva fino con il Bari a poco tempo fa. Tra i pali di solito ci va l’esperto Viviano, tuttavia assente per squalifica: farà l’esordio da titolare Davide Barosi, estremo difensore scuola Juventus dagli ottimi riflessi, l’anno scorso tra le sorprese della Serie C con la maglia della Juve Stabia.
Difesa a 4 molto prudente, nonostante le indoli offensive dei terzini: a destra trova spazio uno tra Bayeye (esterno destro esplosivo che il Bari ha già incontrato quando giocava a Catanzaro) e Adjapong, a sinistra uno tra Falasco, raffinatissimo regista difensivo sondato dal Bari in estate nella ricerca di un alter ego di Ricci, e Giovane, calciatore dall’ottimo contributo dal punto di vista atletico, tipico soldatino di fascia.
Al centro della retroguardia il baluardo è Eric Botteghin, vero e proprio totem bianconero, una sorta di corrispettivo di Di Cesare. Sempre attento e puntuale, Botteghin è un marcatore ideale, attentissimo e sempre concentrato, difficile da ingannare nella propria area di rigore e pericoloso in quella avversaria (5 gol nelle ultime due stagioni). Il brasiliano, però, sarà assente per infortunio. Al suo posto trova spazio Danilo Quaranta. Suo collega di reparto è un altro grande vecchio come Giuseppe Bellusci, dallo stile di gioco molto aggressivo e duro da superare nel contatto fisico.
Contro entrambi questi difensori, il Bari dovrà cercare di approfittare della loro lentezza sui primi passi, cercando di riprodurre l’azione del pareggio di Diaw in quel di Brescia: palla lunga e 1vs1 ad affrontare il diretto avversario in velocità , considerato anche il poco filtro che offre il centrocampo. Sarà , inoltre, importante far arrivare il pallone agli esterni di centrocampo al momento giusto, considerata la difficoltà del rombo di centrocampo a difendere l’ampiezza: con palla scoperta un calciatore della sensibilità tecnica di Sibilli potrebbe trovare con facilità le punte al posto giusto.
Regista è il pugliese Francesco Di Tacchio, arrivato nel finale del mercato dal Südtirol. Sulle mezzali trovano spazio tendenzialmente Gnahoré e uno tra Caligara (più tecnico) e Falzerano (più di movimento). Dalla trequarti in su, spazio a qualità e dinamismo: Pablo Rodriguez è il trequartista sinistro, con tendenza ad allargarsi e cercare l’uno contro uno in velocità ; le due punte, con licenza di scambiarsi posizione tra centrodestra e fascia centrale dell’attacco, sono Ilja Nestorovski (attaccante prevalentemente fisico) e Pedro Mendes, centravanti ben strutturato ma dall’ottima tecnica di base, pericoloso sia in area di rigore che al di fuori di essa, grazie ad un’ottima conclusione.
Il Bari col dubbio Vicari
Il passaggio al 3-5-2 è ormai cosa compiuta, e la gara contro l’Ascoli sarà la prima in cui Marino adotterà questo sistema di gioco dal primo minuto.
La novità di giornata è che Vicari è convocato, quindi con ogni probabilità prenderà posto sul centro-sinistra dal primo minuto. In caso non dovesse farcela, spazio per Matino, già provato in settimana tra i titolari. Al centro, al posto dello squalificato Di Cesare, torna dal primo minuto Zan Zuzek, quasi due mesi dopo l’ultima volta. A completare il reparto ci sarà invece Raffaele Pucino, le cui quotazioni sono in rialzo dopo la buona prova contro il Brescia.
Sulle fasce conferma per Dorval e chance per Ricci, apparso pimpante nel secondo tempo di Brescia. Frabotta continua a palesare un evidente ritardo di condizione, quindi con ogni probabilità partirà dalla panchina. Pochi dubbi anche a centrocampo, dove Acampora ha ormai preso possesso della cabina di regia e Koutsoupias e Sibilli sono le mezzali designate.
In attacco vedremo ancora la coppia Nasti-Diaw, alla quarta partita stagionale fianco a fianco dal primo minuto. Alle loro spalle scalpitano Achik e Morachioli, con Aramu per il momento defilato, ma le scelte sembrano ormai cristallizzate.
La probabile formazione del Bari
Bari (3-5-2): Brenno; Pucino, Vicari (Matino), Zuzek; Dorval, Koutsoupias, Acampora, Sibilli, Ricci; Nasti, Diaw. All. Marino