Bari, le pagelle dei tecnici: Marino insufficiente, Mignani leggermente meglio

Le pagelle dei due tecnici del Bari

Dopo aver valutato difesa, centrocampo e attacco al giro di boa del Bari, diamo i voti infine ai due allenatori di questi 5 mesi: Mignani e Marino. Per entrambi un campione significativo di gare: 9 per il mister che l’anno scorso chiuse al terzo posto e perse la finale playoff, 10 per l’attuale guida tecnica.

I voti ai tecnici del Bari

MIGNANI 5.5: In ritiro ha tre nuovi acquisti: Menez col mal di schiena, i 2003 Nasti e Faggi. Non ha il portiere titolare, gli attaccanti titolare, il trequartista titolare e la mezzala sinistra titolare. L’esordio, comunque, è incoraggiante, con il pari in 9 col Palermo (il più bel Bari del girone d’andata) e la vittoria di Cremona. Col tempo, però, iniziano a emergere tutti i limiti tecnici di una rosa costruita alla rinfusa, tra giocatori arrivati fuori forma e stranieri da aspettare (Edjouma e Brenno), infortuni pesanti (Diaw e Menez) e un calendario in salita. La sua unica colpa è stata ostinarsi a voler replicare gli stessi schemi della passata stagione, con gli interpreti completamente diversi. Perde una sola volta, in casa della capolista Parma.

Mignani Bari
Copyright: SSC Bari

MARINO 5: Arrivato per «dare concetti diversi alla squadra», parte con il pesante handicap dell’infortunio di Maiello. Inizia col 4-3-3 mettendo Sibilli e Aramu a 70 metri l’uno dall’altro, poi passa subito al 3-5-2 valorizzando la coppia Nasti-Diaw e cucendo su misura una nuova posizione a Sibilli. I risultati inizialmente gli danno ragione, soprattutto grazie agli acuti personali dell’ex Pisa, tuttavia con il fanalino di coda Feralpisalò il Bari cade nel baratro. Seguono una serie di disfatte contro squadre di bassa classifica (eccetto il Venezia), inframmezzate dal successo a fatica (eufemismo) con un Sudtirol in 10 e in piena crisi, e il ritorno al 4-3-3 mai convincente, con alcuni interpreti in palese difficoltà.

Il calcio arrembante e aggressivo da lui sdoganato resta un miraggio, seppur gli interpreti sono quelli che sono. Nell’ultimo mese la squadra sembra in crescita, ma non dura oltre l’ora di gioco. Le sue analisi post partita sono spesso opinabili, lascia a desiderare la gestione di alcuni giocatori come Edjouma, Pucino o Morachioli, oltre alle sostituzioni fin troppo tardive e spesso avulse. Tanto basta per meritarsi la riconferma nel 2024, ma da un «maestro», come era stato introdotto nel mondo barese, era lecito aspettarsi molto di più.

Marino Bari
Copyright: SSC Bari

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By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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