Vito Di Bari, l’uomo (decisivo) nell’ombra. Gli elogi da Polito, Di Cesare e Benali, ora quale futuro?

Il FOCUS su Vito Di Bari

La salvezza del Bari è stata una catarsi collettiva che ha coinvolto il gruppo squadra, società e dirigenza nonché l’intero popolo biancorosso. Tra i protagonisti di questo risultato, ce n’è uno che si è preso la scena in silenzio, passo dopo passo: Vito Di Bari, arrivato a Bari lo scorso agosto per allenare l’Under 17 e trovatosi catapultato a due mesi alla fine della stagione nel contesto della prima squadra come collaboratore tecnico.

Vito Di Bari Di Cesare
Copyright: SSC Bari

Il percorso di Di Bari

Voluto fortemente da Polito, che l’ha scelto come tecnico degli Allievi per la stagione attualmente in corso, Di Bari, prima di entrare nel contesto della prima squadra, ha compiuto un percorso di tutto rispetto con i classe 2007 (che abbiamo analizzato nel nostro riassunto della stagione della U17), con alcuni risultati di prestigio che hanno infine portato i giovanissimi Galletti all’8° posto finale in classifica generale.

Tutto prima dell’esonero di Iachini, arrivato a 5 giornate dalla fine. In quel momento, lo stravolgimento tecnico ha portato uno staff tecnico completamente nuovo: Federico Giampaolo, fino ad allora in Primavera, nuovo primo allenatore della prima squadra; Nicola Di Leo passato da preparatore dei portieri a vice allenatore della prima squadra; Vito Di Bari, infine, da primo allenatore dell’Under 17 diventato collaboratore tecnico della prima squadra.

Un ruolo, quello dell’ex difensore centrale, che però è andato ben al di là del supporto tecnico. Di Bari, infatti, forte della precedente esperienza da primo allenatore ad Andria, ha importato le sue idee anche nel contesto di prima squadra, a partire dal modulo con cui il Bari si è schierato nelle ultime gare: quasi sempre il 4-2-3-1, vestito immaginato sin dalla scorsa estate da Polito come aderente alle caratteristiche della squadra. Il Bari ha mostrato nelle ultime partite una sensibile crescita nella costruzione delle occasioni, pur continuando a lacunare sotto rete (quantomeno fino alla partita di Terni).

Il lavoro principale operato dal giovane tecnico è stato però prevalentemente mentale. Come un buono psicologo, mister Di Bari si è fatto decisamente apprezzare da tutto il gruppo per il vigore e il valore delle sue idee, con il quale il Bari ha prima conquistato l’accesso ai play-out, per poi ottenere la salvezza nella sfida di Terni con una prestazione maiuscola. Soprattutto nel secondo tempo della sfida umbra, si è denotata una netta crescita nella proposta di gioco presentata, come se il lavoro di questi ultimi 40 giorni sia esploso tutto d’un colpo.

Un lavoro riconosciuto anche pubblicamente, in particolare da Ahmad Benali. Il centrocampista libico, tra gli elementi di maggior esperienza e spessore tecnico e carismatico della rosa del Bari, ha dedicato una Instagram story a Vito Di Bari con la seguente didascalia: “Grande uomo, grazie mister”. Lo stesso ha fatto anche il capitano Di Cesare, sia sui Social che nell’immediato post gara, sottolineando davanti ai giornalisti il grande lavoro di mister Di Bari. Dello stesso avviso Ciro Polito, che ha evidenziato a microfoni spenti la bontà e la freschezza delle idee del giovane tecnico in rapporto a quelle dei suoi precedessori, da Marino a Iachini.

Vito Di Bari

Il futuro di Vito Di Bari

Quale futuro attende adesso Vito Di Bari? La volontà, sia da parte sua che da quella della società di via Torrebella, è quella di continuare il rapporto assieme. Tuttavia, il ciclo con questa Under 17 si può ritenere esaurito. Entrambe le parti vorrebbero proseguire questo percorso con la promozione in Primavera, ma c’è una spada di Damocle che pende sul tecnico andriese.

Di Bari, infatti, è in possesso del solo patentino UEFA B, mentre per allenare in Primavera 2 è necessario il patentino UEFA A. Patentino a cui Di Bari non riesce ad accedere per via delle rigidissime regole imposte dalla FIGC, che rendono quasi impossibile l’accesso ai corsi UEFA A a soggetti che non siano ex calciatori con un lungo passato tra A e B (Di Bari può vantare “solo” 30 presenze in B circa) oppure allenatori di lunga data in Serie D che abbiano vinto un campionato.

Nella speranza di accedere al corso UEFA A bandito quest’estate, la proprietà nella figura di Luigi De Laurentiis e Di Bari si aggiorneranno nelle prossime settimane. Ciò che è certo è che Di Bari sta continuando a mettere il suo nome sulla mappa dei giovani tecnici promettenti, ottenendo traguardi difficili e mostrando idee calcistiche efficienti, con un curriculum che parla di due salvezze su due tra i professionisti.

 

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By Redazione PianetaBari

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