Morachioli una nuova risorsa? Il 4-3-3 di Marino un assist da non sprecare

In questo inizio di stagione il Bari si è sempre trovato in un limbo. Un limbo fatto di pareggi e soluzioni a metà, di incertezze tecnico-tattiche e mentali. Un gruppo non ancora squadra, secondo Maiello; una situazione che ha portato alla decisione di una settimana e mezzo fa, con l’addio di Mignani e l’approdo di Marino. Chi è stato particolarmente a corrente alternata in questo inizio di stagione è Gregorio Morachioli: tante qualità e spunti, spesso inespressi. Troppo forte per essere “solo” una riserva di lusso, poco incisivo per essere un titolare; a metà tra l’esterno e la seconda punta nelle soluzioni spesso parziali di Mignani.

Con l’approdo di Marino, Morachioli si candida ad essere uno dei giocatori più desiderosi di riscatto, nonché inclini al gioco del tecnico siciliano.

Marino
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Morachioli e quella crescita interrotta

Gregorio Morachioli arriva dal Renate sul gong del mercato invernale 2023 come una pura intuizione di Ciro Polito, che investe 100 mila euro sul suo cartellino per portare a Bari un calciatore specializzato nel dribbling e nell’assist. Un acquisto che è una dichiarazione d’intenti verso Mignani: una delle scelte tattiche per un calcio di maggior dominio territoriale, che riesca a scardinare i blocchi bassi come il Bari non era riuscito a fare fino ad allora. I primi sei mesi di Morachioli sono oramai storia nota. Spesso presente nei finali di partita biancorossi, a dare una scossa, quella variante in più fondamentale per rimanere in vetta fino alla fine e giocarsi al meglio i play-off.

L’inizio di stagione 23/24, tuttavia, non è stato all’altezza delle aspettative createsi in questi mesi. Archiviate le richieste pervenute anche da società di categoria superiore, il ragazzo spezzino è rimasto come uno dei fiori all’occhiello del nuovo corso biancorosso.

Nonostante ciò, l’inizio di stagione non è stato dei più positivi: solo un assist, per il destro di Sibilli a sigillare la vittoria di Cremona, l’unica stagionale. Nessun altro assist e spunti abbastanza limitati: Morachioli si è quasi ingrigito. Dopo le prime uscite da titolare, a partire dall’inserimento di Aramu tra i titolari lo spazio per il numero 77 è calato: solo qualche subentro, a cui aggiungere la mancata convocazione contro il Como per via di un’influenza.

Morachioli, di riflesso, può essere visto come il simbolo dell’esonero di Mignani: l’impossibilità di cambiare spartito tattico, passando in pianta stabile al 4-3-3 e ad un calcio più incentrato sulla ricerca dell’ampiezza e degli 1-contro-1 offensivi. Compito che adesso spetterà a Pasquale Marino, chiamato da Polito due settimane fa proprio per dare «nuovi concetti» alla squadra ancorata a vecchi e usurati schemi.

Mignani Bari Allenamento
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Una nuova occasione per Morachioli

Con l’approdo di Pasquale Marino, Morachioli ritrova un volto conosciuto e un tecnico che può esaltare le sue caratteristiche al meglio. L’allenatore di Marsala, infatti, ha conosciuto Morachioli nell’esperienza di La Spezia (il numero 77 del Bari all’epoca faceva la spola tra giovanili e prima squadra) e si basa sul 4-3-3, schema di gioco che può esaltare sicuramente le caratteristiche di Morachioli. «Dal punto di vista tattico per me c’è una situazione più favorevole, partendo largo ho dei vantaggi» ha spiegato proprio oggi il funambolo biancorosso a RadioBari.

Una chance per vederlo esaltarsi in un modulo consono alle sue qualità. Che Marino possa fare di lui, giusto per fare il nome di uno degli esterni esaltati dal suo calcio, un nuovo Simone Pepe? Solo il tempo, a partire dalla gara contro il Modena, svelerà quanto Morachioli saprà incidere sulla struttura tecnico-tattica biancorossa e quanto Marino potrà avere un ruolo chiave nella sua carriera.

Morachioli
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By Redazione PianetaBari

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