Luigi De Laurentiis: “Nessuna cordata, siamo senza debiti. Tifosi? Pronto a parlarci, non mi nascondo. Errore confermare Mignani”

Durante la conferenza stampa di presentazione di mister Iachini è intervenuto il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, intervenendo su varie questioni.

Le parole di Luigi De Laurentiis

«Ci tenevo a essere qui. Volevo partire agli ultimi mesi, un momento molto difficile. Voglio partire da quella finale, non è stato compreso fino in fondo la difficoltà di averla persa» spiega LDL. «Abbiamo confermato Mignani, perché abbiamo creduto che lui si sentisse pronto per guidare il Bari un secondo anno. Non volevo fare lo stesso errore di Vivarini, insieme a Ciro. Una stagione come quella di Folorunsho, Caprile e Cheddira ha creato una febbre da Serie A. A quell’età è impossibile dire di no».

Prosegue De Laurentiis: «Qui si parla di aver smantellato, non ho smantellato nulla. Ho accolto il loro desiderio, non li potevo trattenere. Se quella traversa fosse entrata non ci sarebbero stati più problemi. Siamo ripartiti senza 3 giocatori fondamentali. Sono arrivati Menez, Diaw, Acampora, Aramu, giocatori importanti. In corso di campionato troviamo difficoltà, abbiamo capito che dovevamo esonerare Mignani. In quel momento arriva un nuovo arrivare e si rompe Maiello. Arrivati a gennaio, abbiamo preso subito 4 giocatori di cui 3 vengono dalla Serie A, mantenendo anche un giocatore fuori lista con un sacrificio importanti e esonerando un altro allenatore. Attraverso queste difficoltà capiamo che dobbiamo esonerare l’allenatore. Tra gli errori abbiamo trovato tante altre cose. Abbiamo preso un top player, un allenatore con le palle, serio, dall’impatto economico non importante e con contratto fino al 2025, con la programmaticità. È un percorso in cui non ci arrendiamo».

Il presidente del Bari si lascia andare ad uno sfogo. «Dispiace che si creino queste situazioni che ci irritino. Sono arrivato 6 stagioni fa, con la polvere in uffici fatiscenti. In questi anni si è costruito tanto, uno stadio e una struttura moderni. A me dispiace più che il rumore che si stia creando, con una società che sta investendo. Io non mi arrendo, l’arrivo di Iachini è la riprova. Per quanto ci riguarda spero che il tifo segua la squadra. C’è impegno, onestà. Questo mi dispiace, spero che la piazza possa sostenere la squadra. Amo questo piazza, l’ho sposata a lungo togliendo tempo alla passione della mia vita il cinema.

I chiarimenti di LDL sulla questione multiproprietà

Luigi De Laurentiis chiarisce la separazione tra Napoli e Bari. «Ho scelto ogni singolo mattone che è stato costruito. Ci sono due amministratori che agiscono separatamente. Io mi sono dissociato fortemente, poi ha compreso di essere stato frainteso e si è scusato. A Bari sanno chi lavora dalla A alla Z. Questo nero su bianche. Il Bari è un franchise di prima classe. Sul mercato italiano pochissime squadre hanno appeal. Se un giorno arriverà un fondo di investire, allora probabilmente sarà ceduto. Noi non abbiamo debiti. Leggo di cordate, dove stanno? Siamo aperti a parlare con loro. Per fortuna la trasparenza è agli atti. Per me è un dispiacere avere quest’aria, vorrei che la piazza si concentrasse sui momenti sportivi. Se poi vengo insultato in tribuna d’onore non credete che sia difficile. Io non mi vado a nascondere, non mi tiro indietro. Abbiamo investito, reinvestito i soldi di Caprile e Cheddira. Non è che ogni può uscire sempre una ciambella col buco. Il Frosinone è andato in A con una squadra di prestiti.»

Sulle parole di suo padre, Aurelio de Laurentiis: «Mio padre si è reso conto di aver sbagliato e si è scusato. Non sono qua per baciare il sedere di nessuno. Mi auguravo di regalare un po’ di entrassimo in più. Mi auguro che i risultati portino a tifare sempre più questa squadra. L’obiettivo resta quello di arrivare ai playoff. Credo che questa possa essere la scelta migliore».

L’errore più grande di LDL in questa estate: «Forse confermare Mignani. Non abbiamo capito fino in fondo che quella squadra avesse attanagliato la testa su quella finale. Io non mi sono mai pentito di essere a Bari. Questa mattina mi sono messo in macchina all’alba, sapendo di affrontare grandi difficoltà. Io non posso permettermi un buco di 90 milioni come altri club. Se un giorno qui arriva un fondo che porta il Bari a suon di miliardi sarò felicissimo. L’influenza di mio padre? Nulla inficia il mio lavoro, soprattutto per un fraintendimento».

 

By Redazione PianetaBari

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