Iachini: “Bari scelta di cuore, il 3-5-2 un’idea. Rifiutate squadre di A e B”

La conferenza di Iachini

Conferenza stampa di presentazione di Beppe Iachini. Ecco le prime parole del nuovo tecnico del Bari.

Le parole di Iachini in conferenza stampa

«Ringrazio LDL perché ha insistito tanto, lo stesso Polito che mi voleva in questo progetto» esordisce il tecnico marchigiano.«Se ho accettato con entusiasmo l’ho fatto per due motivi: per conoscenza e perché è una piazza in cui si può programmare un percorso da Serie A. Con l’aiuto della città e la nostra gente possiamo tracciare un percorso importante. L’altro motivo è che mio nonno è di Bari, poi lui si trasferì ad Ascoli. È una cosa di cuore. Mia madre ha sangue barese, a lui sono particolarmente legato. Affettivamente mi sento legato, da piccolino mi diceva forza Bari».

Iachini spiega il suo primo approccio alla squadra. «Mi auguro che tutto vada per il meglio. Abbiamo messi concetti nuovi in questi giorni. Stiamo lavorando al 3-5-2, poi è il campo che ci dice cosa fare. A Palermo è vero che facemmo così, poi facemmo il record di punti.»

Il nuovo allenatore del Bari racconta le prime impressioni avute dal gruppo. «Ho visto i ragazzi un po’ abbattuti. Questo atteggiamento fa capire che è questo lo spirito con cui bisogna affrontare l’allenamento. Certe cose bisogna affrontarle durante la settimana e l’allenamento. Di simile non c’è molto. Aspettiamo prima di parlare». Sulle sue precedenti esperienze da subentrato: «Sono subentrato a Brescia e Genova a fine autunno e poi abbiamo vinto il campionato. Non sono mai arrivato a febbraio. Noi stiamo gettando lei basi per dare un progetto tattico e tecnico, per dare sviluppo a quanto facciamo. I ragazzi stanno rispondendo bene».

Sulle offerte ricevute e su come operare: «Cercheremo di far crescere questa squadra e questi ragazzi. Bisogna capire il morale dei ragazzi. Ho fatto risultati in Serie A e in Serie B quando sono subentrato, con medie alte. Questo quando le squadre erano figlie mie, cioè come quando ragionavano come l’allenatore. Ci sono momenti dove andremo a fare delle cose. Stiamo iniziando a scalare le montagne. Mi erano arrivate ipotesi per salvarsi in A, ma non ci credevo a pieno. Non vedevo delle competenze necessarie, amalgama con dirigenza e società e programmazione.»

Iachini prosegue. «Ho avuto offerte dalla B, ma non ho accettato. Aspettavo una piazza come Bari, sono convinto che sono queste le piazze dove si possa costruire. Ho vinto con diversi moduli. Nel calcio conta però l’efficacia, essere una squadra vera. Adesso dobbiamo mettere alcune soluzioni tattiche. Io mi auguro di vedere già delle cose nella partita di domani. Oggi bisogna solo far sì che i giocatori mettano in campo quelle che sono le sue certezze. Metterci dentro la sua passione. Sto insistendo su questi aspetti, affinché i ragazzi scendano in campo con più nozioni possibili. Vincere in Serie A 2-3 partite di fila è difficile. In B una volta che sei inquadrato è più semplice. Noi dobbiamo cercare di poter arrivare a questo. Oggi mi confronterà con lo staff sanitario e capirò se c’è possibilità di utilizzarne qualcuno. Conta l’efficacia, sono elastico, non rigido. Non pensiamo che il Lecco sia una squadra facile. A gennaio ha cambiato tanto, sono arrivati buoni giocatori di qualità. Bisogna affrontarla con grande attenzione. Dobbiamo pensare di giocare contro l’Inter, da chi parte e chi subentra».

Su quello che l’ha convinto: «Le parole progettuali del presidente. Un percorso che ci permetta di arrivare in alto, insieme, con una unità di intenti. In una piazza come Bari dove sono convinto i tifosi ci daranno una mano. Noi sul campo vogliamo regalargli l’atteggiamento giusto». Iachini chiude mandando un saluto e un abbraccio ai suoi predecessori, Mignani Marino.

 

By Redazione PianetaBari

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