LIVE PB – LDL: “Nessuna cordata per il Bari, siamo senza debiti. Tifosi? Pronto a parlarci, non mi nascondo. Errore confermare Mignani”

La conferenza di Polito e Iachini

Si apre quest’oggi l’era Beppe Iachini a Bari, con i biancorossi impegnati domani pomeriggio contro il Lecco. A fare gli onori di casa dalla sala stampa del San Nicola l’allenatore marchigiano e il direttore Ciro Polito. PianetaBari seguirà live l’evento col direttore Claudio Mele inviato allo stadio (premi F5 o ricarica la pagina per leggere gli ultimi aggiornamenti).

La conferenza di Iachini, LDL e Polito

Inizia la conferenza di Iachini, LDL E Polito.

Prende la parola LDL.
«Ci tenevo a essere qui. Volevo partire agli ultimi mesi, un momento molto difficile. Voglio partire da quella finale, non è stato compreso fino in fondo la difficoltà di averla persa. Abbiamo confermato in Mignani, perché abbiamo creduto che lui si sentisse pronto per guidare il Bari un secondo anno. Non volevo fare lo stesso errore di Vivarini, insieme a Ciro. Una stagione come quella di Folorunsho, Caprile e Cheddira ha creato una febbre da Serie A. A quell’età è impossibile dire di no. Qui si parla di aver smantellato, non ho smantellato nulla. Ho accolto il loro desiderio, non li potevo trattenere. Se quella traversa fosse entrata non ci sarebbero stati più problemi. Siamo ripartiti senza 3 giocatori fondamentali. Sono arrivati Menez, Diaw, Acampora, Aramu, giocatori importanti. In corso di campionato troviamo difficoltà, abbiamo capito che dovevamo esonerare Mignani. In quel momento arriva un nuovo arrivare e si rompe Maiello. Siamo arrivati a gennaio, abbiamo preso subito 4 giocatori di cui 3 vengono dalla Serie A, mantenendo anche un giocatore fuori lista con un sacrificio importanti e esonerando un altro allenatore. Attraverso queste difficoltà capiamo che dobbiamo esonerare l’allenatore. Tra gli errori abbiamo trovato tante altre cose. Abbiamo preso un top player, un allenatore con le palle serio dall’impatto economico non importante e con contratto fino al 2025, con la programmaticità. È un percorso in cui non ci arrendiamo».

Parla Polito.
«Quando si sceglie Iachini si sa che bisogna costruire con lui un futuro. Una scelta molto pensata, per cui ci abbiamo messo un giorno in più. Credevo in Marino, in parte c’è riuscito in parte no. Non ero contento per tante situazioni che si erano create».

Parola a Iachini.
«Ringrazio LDL perché ha insistito tanto, lo stesso Polito che mi voleva in questo progetto. Se ho accettato con entusiasmo l’ho fatto per 2 motivi: per conoscenza è una piazza in cui si può programmare un percorso da Serie A. Con l’aiuto della città e la nostra gente possiamo tracciare un percorso importante. L’altro motivo è che mio nonno è di Bari, poi lui si trasferì ad Ascoli. È una cosa di cuore. Mia madre ha sangue barese, a lui sono particolarmente legato. Affettivamente mi sento legato, da piccolino mi diceva forza Bari. Mi auguro che tutto vada per il meglio».

Domanda a Iachini. Il modulo?
«Abbiamo messi concetti nuovi in questi giorni. Stiamo lavorando al 3-5-2, poi è il campo che ci dice cosa fare. A Palermo è vero che facemmo così, poi facemmo il record di punti»

Domanda a Iachini. Come ha visto la squadra?
«Ho visto i ragazzi un po’ abbattuti. Questo atteggiamento fa capire che è questo lo spirito con cui bisogna affrontare l’allenamento. Certe cose bisogna affrontarle durante la settimana e l’allenamento».

Domanda a Iachini. Che esperienza le ricorda Bari?
«Di simile non c’è molto. Aspettiamo prima di parlare. Sono subentrato a Brescia e Genova a fine autunno e poi abbiamo vinto il campionato. Non sono mai arrivato a febbraio. Noi stiamo gettando lei basi per dare un progetto tattico e tecnico, per dare sviluppo a quanto facciamo. I ragazzi stanno rispondendo bene. Cercheremo di far crescere questa squadra e questi ragazzi».

Domanda a Iachini. La concretezza il suo mantra?
«Bisogna capire il morale dei ragazzi. Ho fatto risultati in Serie A e in Serie B quando sono subentrato, con medie alte. Questo quando le squadre erano figlie mie, cioè come quando ragionavano come l’allenatore. Ci sono momenti dove andremo a fare delle cose. Stiamo iniziando a scalare le montagne».

Domanda a Iachini. Che tipo di chiamata si aspettava?
«Mi erano arrivate ipotesi per salvarsi in A, ma non ci credevo a pieno. Non vedevo delle competenze necessarie, amalgama con dirigenza e società e programmazione. Ho avuto offerte dalla B, ma non ho accettato. Aspettavo una piazza come Bari, sono convinto che sono queste le piazze dove si possa costruire».

Domanda a Iachini. Che idea si è fatto della Serie B?
«Ho vinto con diversi moduli. Nel calcio conta però l’efficacia, essere una squadra vera. Adesso dobbiamo mettere alcune soluzioni tattiche. Io mi auguro di vedere già delle cose nella partita di domani. Oggi bisogna solo far sì che i giocatori mettano in campo quelle che sono le sue certezze. Metterci dentro la sua passione. Sto insistendo su questi aspetti, affinché i ragazzi scendano in campo con più nozioni possibili». 

Domanda a Iachini. Come stanno gli infortunati?
«Vincere in Serie A 2-3 partite di fila è difficile. In B una volta che sei inquadrato è più semplice. Noi dobbiamo cercare di poter arrivare a questo. Oggi mi confronterà con lo staff sanitario e capirò se c’è possibilità di utilizzarne qualcuno. Conta l’efficacia, sono elastico, non rigido. ».

Domanda a Iachini. Domani conta solo vincere?
«Non pensiamo che il Lecco sia una squadra facile. A gennaio ha cambiato tanto, sono arrivati buoni giocatori di qualità. Bisogna affrontarla con grande attenzione. Dobbiamo pensare di giocare contro l’Inter, da chi parte e chi subentra».

Domanda a Iachini. Cosa l’ha convinta?
«Le parole progettuali del presidente. Un percorso che ci permetta di arrivare in alto, insieme, con una unità di intenti. In una piazza come Bari dove sono convinto i tifosi ci daranno una mano. Noi sul campo vogliamo regalargli l’atteggiamento giusto».

Iachini concede mandando un saluto e un abbraccio a Mignani e Marino.

Domanda a LDL. Cosa la irrita di più?
«Dispiace che si creino queste situazioni che ci irritino. Sono arrivato 6 stagioni fa, con la polvere in uffici fatiscenti. In questi anni si è costruito tanto, uno stadio e una struttura moderni. A me dispiace più che il rumore che si stia creando, con una società che sta investendo. Io non mi arrendo, l’arrivo di Iachini è la riprova. Per quanto ci riguarda spero che il tifo segua la squadra. C’è impegno, onestà. Questo mi dispiace, spero che la piazza possa sostenere la squadra».

Ci sono trattative in corso?
«Amo questo piazza, l’ho sposata a lungo togliendo tempo alla passione della mia vita il cinema. Ho scelto ogni singolo mattone che è stato costruito. Ci sono due amministratori che agiscono separatamente. Io mi sono dissociato fortemente, poi ha compreso di essere stato frainteso e si è scusato. A Bari sanno chi lavora dalla A alla Z. Questo nero su bianche. Il Bari è un franciais di prima classe. Sul mercato italiano pochissime squadre hanno appeal. Se un giorno arriverà un fondo di investire, allora probabilmente sarà ceduto. Noi non abbiamo debiti. Leggo di cordate, dove stanno?”».

Il rapporto coi tifosi?
“Siamo aperti a parlare con loro. Per fortuna la trasparenza è agli atti. Per me è un dispiacere avere quest’aria, vorrei che la piazza si concentrasse sui momenti sportivi. Se poi vengo insultato in tribuna d’onore non credete che sia difficile. Io non mi vado a nascondere, non mi tiro indietro”.

Gli investimenti?
“Abbiamo investito, reinvestito i soldi di Caprile e Cheddira. Non è che ogni può uscire sempre una ciambella col buco. Il Frosinone è andato in A con una squadra di prestiti”.

Domanda a Polito. Perché l’esonero a Marino?
«Quando ho scelto Mignani c’era scetticismo da parte di tutti, poi siamo arrivati in finale. A inizio stagione non ho visto lo stesso Mignani, vedevo la squadra un po’ calare. Lì decidemmo insieme al presidente di cambiare. Siccome la squadra era remissiva. Conoscendo Marino pensavo che avesse le soluzioni per migliorarsi. No è che ci ha portato C, ma cadevamo sempre nei soliti errori. Negli ultimi 20 giorni vedevo una squadra che scemava negli allenamenti. Non è stata la partita di Palermo a decidere l’esonero, ma vedevo negli allenamenti una squadra non carica. Venerdì sera ho detto di prenderci la notte. In quei giorni ci siamo adoperati a trovare un allenatore che potesse trovare le soluzioni. Non ci fermiamo al primo ostacolo».

Domanda a LDL. Si aspettava più credito ?
«Mio padre si è reso conto di aver sbagliato e si è scusato. Non sono qua per baciare il sedere di nessuno. Mi auguravo di regalare un po’ di entrassimo in più. Mi auguro che i risultati portino a tifare sempre più questa squadra. L’obiettivo resta quello di arrivare ai playoff. Credo che questa possa essere la scelta migliore».

Domanda a Polito. Come si riparte?
«Nei momenti in cui costruisci le squadre ti adatti. Cambiando l’allenatore non è un problema. Se Iachini ha accettato questo progetto vuol dire che ci sono i giocatori adatti a lui. Poi come ti metti in campo lo fa»

Domanda a Polito. Il suo Bari ha fame?
«Non c’è stata questa fame, hai ragione. A volte è venuta meno, bisogna tirarla fuori. Ora che c’è Iachini vediamo».

Domanda a LDL. L’errore più grave?
«Forse confermare Mignani. Non abbiamo capito fino in fondo che quella squadra avesse attanagliato la testa su quella finale. Io non mi sono mai pentito di essere a Bari. Questa mattina mi sono messo in macchina all’alba, sapendo di affrontare grandi difficoltà. Io non posso permettermi un buco di 90 milioni come altri club. Se un giorno qui arriva un fondo che porta il Bari a suon di miliardi sarò felicissimo».

Domanda a Polito. Le uscite?
«Se si rompe Koutsoupias, perché devo dare via Acmpora e cercare un altro giocatore che avesse reso meno. Morachioli è stato richiesto, quest’anno è più difficile e ho preferito tenerlo con me. Aramu è rimasto fuori lista. Aramu ci posso fare poco, è un bravo ragazzo ma non ha reso secondo le aspettative».

Domanda a LDL. Quanto il peso di ADL complica la sua vita?
«Nulla inficia il mio lavoro, soprattutto per un fraintendimento».

Domanda a Polito. Le scelte aternative?
«Tutti si sono proposti. Quando scegli Iachini ci punti con un budget fuori parametri vuol dire che è la scelta giusta. Con lui costruiremo il Bari del futuro».

Domanda a Polito. Ha mai pensato alle dimissioni?
«Andare via dopo la finale playoff era la via più facile. Io mi reputo un comandante, con il supporto quotidiano. Non potevo mai abbandonare la barca. Le dimissioni il limite del limite».

By Redazione PianetaBari

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