Nella lunga carriera di Beppe Iachini, diversi sono stati i grandi attaccanti da lui allenati. Tra questi, un’icona del calcio di provincia italiano come Sergio Pellissier, autentica bandiera del fu Chievo Verona e oggi presidente della Clivense, la società che ha ereditato la storia dei Mussi volanti. 24 reti e 2 assist in 49 partite lo score del centravanti aostano con Iachini in panchina: un bottino sufficiente a garantirsi la promozione in Serie A nella stagione 2007/2008.
In ragione di questo rapporto, Pellissier è intervenuto ai nostri microfoni per farci raccontare il suo mister Iachini.
Le parole di Pellissier su Beppe Iachini
«Iachini è un allenatore che sa soffrire» esordisce subito Pellissier, con un’istantanea forte e dura del suo ex tecnico. «Lui ha una gran qualità: si fa trovare pronto nelle situazioni difficili, questo è fuor di dubbio. Ha tanta esperienza ed è maniacale nella preparazione alla partita: è molto preparato».
Un legame anche emotivo, quello che lega Pellissier a Iachini: «Lui è stato il primo a darmi la fascia da capitano. Quell’anno, in B, dovevamo vincere a tutti i costi per tornare subito in A e avevamo una pressione enorme.»
Tra i pregi di Iachini, Pellissier annovera il suo modo di fare diretto: «È una persona che dice in faccia ciò che pensa: se non ritiene che tu sia un titolare o non possa far parte della sua squadra, te lo dice senza passare per altre persone. Personalmente, essendo anche un giocatore importante, mi ha sempre dato supporto e mi è stato vicino nei momenti difficili. Se capisce che a fianco ha degli uomini prima di giocatori ti aiuta molto, è una cosa importante per un allenatore.»
Per l’attuale presidente della Clivense, Iachini può essere l’uomo giusto al momento giusto: «Lui ha fatto sia tanta Serie A che tanta Serie B, in piazze importanti, non ultima quella di Parma. Ora al Bari serve un uomo come lui, con esperienza, anziché un allenatore innovativo, perché non c’è più tempo di aspettare. Credo che la scelta sia stata fatta in virtù di questo.»
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