Nel pomeriggio del “San Nicola“, Koutsoupias si è distinto per qualità, quantità e gol, dimostrandosi il migliore in campo in un Bari a due facce che non ha convinto fino in fondo. Una prova non banale per il giocatore ex Benevento, balzato agli onori delle cronache al termine di un pomeriggio da lui definito «indimenticabile».
Una colonna dorica di nome Koutsoupias
In un pomeriggio caotico fatto di errori macroscopici e scelte sbagliate è emerso Ilias Koutsoupias, al pari della magnificenza della Venere di Milo simbolo del suo Paese. Rimasto in panchina nella trasferta di Pisa, il greco ha deciso di salire in cattedra sfoderando una grande prestazione fatta di sostanza e cuore, come una vera colonna dorica.
Il classe 2001 si è dimostrato un abile tuttofare, facendosi trovare pronto in area di rigore come il migliore dei centravanti, mettendo in rete il pallone dopo la respinta corta di Fulignati. In mezzo al campo è riuscito a garantire sempre ordine e pulizia, con una spiccata intelligenza tattica nell’arginare il buon ritmo del Catanzaro, lodata a più riprese a fine gara da mister Vivarini.
Tra primo e secondo tempo ha cercato di metterci la faccia portando palla in avanti per attirare la pressione degli avversari. Maiello è un fine regista, mentre Acampora ama toccare la palla e sventagliarla da una parte e dall’altra. Ilias invece è uno sbarazzino, lo trovi da una parte all’altra del campo pronto sempre pronto a pungere. La scossa ad un Bari monocorde è arrivata dai suoi piedi.
4 dribbling riusciti su 4 tentati (dati Sofascore) sono sintomo di una personalità non banale. Dalla terra delle Olimpiadi non poteva che arrivare un lottatore: ben 6 contrasti vinti su 7. Koutsoupias incamera anche la classica saggezza dei generali ellenici: 87% di precisione nei passaggi.
Koutsoupias sotto la Nord
Nel secondo tempo il Bari ha provato a cambiare marcia. L’entrata di Morachioli al posto di Edjouma ha dato una scossa all’intera squadra. Koutsoupias ha fornito così una grande prestazione anche da esterno nel 4-4-2 proposto da Mignani, con una costante pressione sul terzino destro avversario mettendo così in difficoltà il Catanzaro. Il suo fare camaleontico ha fornito la giusta dose di qualità e di imprevedibilità: da una sua sgroppata è arrivata la traversa si Sibilli preludio al gol del pareggio.
Da un cross molto bello di Frabotta, il greco ha colpito di testa e ancora una volta il portiere calabrese non ha trattenuto. Il più lesto di tutti proprio Koutsoupias, come Fidippide durante la sua corsa da Atene a Sparta. Il boato del pubblico e la corsa sotto quella curva che ti attrae come se fosse una calamita sono stati l’inevitabile conseguenza. L’emozione per la doppietta è emersa nel post partita. «Il sogno di tutti i bambini è di fare gol in uno stadio del genere» ha dichiarato. Lui che, come un bambino, dopo il primo gol aveva cercato intensamente lo sguardo della curva, quasi come se fosse dispiaciuto di non aver fatto gol sotto la Nord.
In questo Bari a volte piatto un giocatore così focoso come l’ex Benevento può far solo bene. È ancora presto per fare bilanci, ma Koutsoupias sta pian piano diventando una pedina fondamentale viste le caratteristiche uniche in rosa) oltre che leader tecnico di questa squadra. Il suo percorso a Bari potrebbe diventare un trampolino di lancio per la sua carriera. È lampante che possieda tutti i mezzi tecnici per poter ambire alla Serie A, come detto dal suo stesso agente in un’intervista nelle scorse settimane. Un vero guerriero, al pari del sommo Achille.
Lui, nato nell’Isola di Creta, è un giocatore ancora tutto da plasmare e modellare così come la famosa argilla. La sua forza nelle ultime settimane è stata la continuità, poche sbavature nelle sfide contro Cittadella e Ternana per poi arrivare alla prova magistrale nella partita di domenica.
Nella gara col Catanzaro si è sostituito ad un attacco spurio ed in difficoltà, travestendosi da Nasti, con quel sesto senso da bomber d’area di rigore e di chi sa sfruttare il momento positivo. Ha dimostrato di essere uno di quei centrocampisti box to box a cui piace inserirsi, come da lui stesso detto nella conferenza stampa di presentazione. Koutsoupias ha voglia di riscatto dopo una stagione amara come lo è stata quella scorsa. Con queste prestazioni la convocazione in Nazionale (il suo sogno nel cassetto) potrebbe non essere solo una semplice suggestione.
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