Il presidente Luigi De Laurentiis questa mattina ha tenuto il consueto incontro natalizio con i rappresentanti dei mezzi d’informazione, tra cui il nostro direttore Claudio Mele presente all’evento. Il numero uno del Bari ha parlato della contestazione nei suoi confronti.
Le parole di De Laurentiis
«I Presidenti che vengono a Bari mi dicono: “Ma, com’è possibile? Voi eravate a un passo dalla Serie A e adesso già si sono dimenticati di tutto?”. Venendo da una famiglia che gestisce piazze molto grosse, ho imparato che ovviamente in questi contesti le aspettative sono sempre altissime, alla minima problematica purtroppo i tifosi si accendono al contrario. Poi è ovvio che non avere il supporto del tifoso non fa bene ai giocatori. Se i tifosi vogliono fischiarli, certo è che non li aiutiamo questi ragazzi. Loro cercano di non sentire questa pressione sulle gambe. Quindi mi dispiace per loro. Poi mi dispiace anche per me» le parole di De Laurentiis.
De Laurentiis prosegue: «Le spalle grandi ce le abbiamo, il pelo pure, però è ovvio che umanamente mi dispiace.
Cioè, non è che quando sento cantare, quando te ne vai, vado a casa contento. Li capisco, perché è la natura umana. Io questo lo so, quindi non voglio né colpevolizzare i tifosi, né altro. Quello che ci tengo a dire è se supportassero un po’ di più la squadra, male non farebbe a un gruppo di ragazzi che ci tiene tanto e che cerca di metterci il massimo tutte le partite. Soprattutto l’immagine del Bari va tutelata. Come risanare la frattura? Con i risultati».
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