Dopo due settimane di pausa il Bari torna in campo e lo farà inaugurando il 2024 calcistico al San Nicola contro la Ternana. Il match sarà delicato per la classifica e interessante perché darà modo di visionare gli acquisti innestati di recente da entrambe le squadra.
Il Bari, come prevedibile, si è subito mosso sul mercato cercando di assecondare i desideri di Marino: poche ore dopo lo start del calciomercato è stato ufficializzato Karlo Lulic, mentre in settimana è arrivato Yayah Kallon dal Verona. Porte girevoli anche a Terni, dove si è consumato l’addio – determinato dalla volontà del giocatore – di capitan Falletti, oltre a quelli di Corrado direzione Modena e Celli venduto al Catania di Lucarelli. Gli arrivi hanno confermato la politica di investimento sui giovani già sposata in estate: il capitano dell’under 20 italiana Faticanti è il colpo più significativo, mentre i vari Carboni, Zuberek e Boloca rimpolperanno i reparti svuotati dagli addii.
Per arrivare preparati al match torna la nostra consueta preview, composta dalla presentazione dell’avversario di giornata e dalle possibili scelte di mister Marino.
La Ternana di Breda
Mentre fuori dal campo è in atto una parziale rivoluzione dell’organico, in campo la Ternana ha trovato un equilibrio che ha portato risultati e positività dopo un avvio di stagione tragico. Da quando Roberto Breda siede sulla panchina degli umbri la squadra ha conquistato 12 punti sui 21 disponibili, perdendo solo a Parma in una trasferta proibitiva per tutti fino ad ora.
Breda ha confermato lo schieramento proposto da Lucarelli, apportando alcune modifiche rilevatisi decisive. Il mister ex Ascoli ha ridato centralità a Falletti, metronomo offensivo della squadra, leader per assist effettuati ed Expected assist prodotti. Il suo addio modificherà l’assetto del centrocampo, spingendo Breda verso un 352 più ortodosso non essendoci in rosa un trequartista puro in grado di ereditare i compiti di Falletti. Il terzetto di riferimento dovrebbe essere composto da Pyyhtia, Labojko e Luperini, con quest’ultimo incaricato di muoversi verticalmente a sostengo delle due punte.
La Ternana è una squadra che attacca in modo diretto, sviluppando il gioco rapidamente per poter raggiungere subito le zone nevralgiche del campo. Fondamentale per la risalita del pallone è Tiago Casasola, assieme ai tre centrali il calciatore più coinvolto nella costruzione dell’azione.
La coppia d’attacco promossa da Breda è quella composta dai giovanissimi Di Stefano e Raimondo, che formano un tandem dinamico e complementare. Raimondo, classe 2004 di proprietà del Bologna, ha già realizzato 7 reti, di cui 5 nelle ultime 5 partite e la maggior parte di pregevole fattura. Nonostante la giovanissima età sente la porta come un bomber consumato, si muove con scaltrezza in area di rigore ed è creativo in finalizzazione. La sua freschezza, unita alla rapidità di Di Stefano, potrebbe creare grossi problemi a Di Cesare e Vicari, che come ben sappiamo si esaltano nei duelli fisici con attaccati più strutturati ma meno mobili.
Mentre l’attacco dà garanzie importanti, la difesa, nonostante la cura Breda, continua ad essere il punto debole della squadra. Nell’intero girone d’andata la Ternana non ha subito gol in sole due gare, di cui una proprio contro il Bari. L’ultima porta inviolata di Iannarilli risale al 30 settembre contro la Reggiana , in occasione dell’unica vittoria stagionale con Lucarelli in panchina. I problemi sono sia collettivi che individuali: Diakite e Sorensen sono altalenanti nel rendimento, mentre il giovanissimo Lucchesi promette bene ma è ancora troppo acerbo per poter assurgere al ruolo di leader difensivo.
Tatticamente l’idea è quella di lasciare il pallone all’avversario e difendere con intensità nella propria metà campo, ma spesso i reparti si sfilacciano lasciando spazi ai movimenti tra le linee degli avversari. In questo senso sarà interessante vedere se Marino chiederà alle due ali di stringere dentro al campo e sovraccaricare il centro o di allargare il gioco e garantire ampiezza.
Le possibili scelte di Marino
Da qui a fine gennaio la rosa del Bari subirà ulteriori cambiamenti, ma per il momento è probabile che Marino darà continuità all’undici visto nelle ultime settimane.
In porta Brenno è certo del posto, così come i due centrali (Di Cesare e Vicari). A destra è atteso il ritorno di Dorval, nonostante l’ottima prestazione di Matino a Genova; mentre dall’altra parte Ricci non ha più l’ombra (mai incombente) di Frabotta alle spalle.
In cabina di regia spazio a Benali, le cui quotazioni sono in ascesa dopo le ultime prestazioni. Probabile la conferma del tandem Edjouma-Maita ai suoi fianchi, con quest’ultimo insidiato da un Lulic ancora a mezzo servizio.
In avanti Nasti e Sibilli, per motivi diversi, non si toccano, mentre Kallon insidia Achik per completare il tridente. Per caratteristiche l’ex Genoa potrebbe interpretare meglio del marocchino il ruolo di ala destra, ma il ballottaggio è serratissimo.
La probabile formazione:
Bari (4-3-3): Brenno; Dorval, Di Cesare, Vicari, Ricci; Benali, Maita, Edjouma; Achik (Kallon), Nasti, Sibilli. All. Marino