Che attaccante è George Puscas?

Il focus su George Puscas

Il presidente e il direttore sportivo lo avevano annunciato a più riprese: l’obbiettivo primario del Bari nella sessione invernale di mercato sarà quello di rinforzare il reparto offensivo. Il primo tassello è stato Yayah Kallon, che nel match d’esordio ha già dimostrato la sua affinità con le idee perseguite da Marino, mentre è ormai imminente l’approdo a Bari del tanto agognato numero 9, la tessera mancante del mosaico. Il toto nomi si è protratto per due lunghe settimane, ma alla fine il prescelto è stato quello che senza timore di smentita possiamo definire il profilo in cima alla lista dei desideri di Ciro Polito, il classe ‘96 George Puscas.

Puscas Rada
Copyright: Genoa CFC

Il percorso di George Puscas

Puscas torna a vestire la maglia del Bari 8 anni dopo quel primo turno playoff contro il Novara che ancora abita gli incubi dei tifosi biancorossi. In quel match nefasto realizzo l’ultimo dei suoi 5 gol in biancorosso, prima di salutare per accasarsi a Benevento. Nel 2015 arrivava a Bari con l’entusiasmo ma anche l’inadeguatezza di un ragazzo al primo reale approccio con il calcio professionistico (se non consideriamo le sporadiche apparizioni con la prima squadra dell’Inter), mentre oggi ci ritorna nel pieno di un percorso tortuoso ma sicuramente arricchente, scandito da esperienze positive ed altre negative.

Ai 5 gol fatti in maglia biancorossa hanno fatto seguito altri 33 realizzati in Serie B, con le maglie di Benevento, Novara, Palermo, Pisa e Genoa. Nel mezzo un triennio in Inghilterra con la maglia del Reading vissuto sulla falsariga delle esperienze: alti, come la stagione d’esordio da 14 gol totali, e bassi, come le restanti due in cui ha gradualmente perso fiducia.

Per Puscas spostarsi nel mercato di gennaio non è affatto una novità. Nell’inverno del 2018 lasciò Benevento, con cui conquistò la Serie A risultando determinante nei playoff, per tornare in Serie B a Novara; mentre nel 2022 fece ritorno dall’Inghilterra per trascinare il Pisa ad un passo dalla Serie A. In entrambe le esperienze il rendimento è stato più che positivo: 9 gol in 19 gare a Novara e 8 in 22 a Pisa. Il suo lungo peregrinare lo ha poi portato a Genova per completare il ricco reparto offensivo a disposizione di Blessin prima e Gilardino poi.

Senza risultare particolarmente incisivo in zona gol, Puscas si è ritagliato un minutaggio consistente nel Genoa, guadagnandosi anche la conferma per la stagione di ritorno in Serie A. L’impatto con la massima categoria non è stato dissimile dal primo contatto avuto anni prima con la maglia del Benevento: Puscas non è riuscito ad attestarsi come risorsa affidabile dalla panchina, finendo presto in fondo alle gerarchie. In virtù di ciò, con l’Europeo all’orizzonte e la necessità di arrivarci al massimo della forma, ha scelto di tornare al piano inferiore, preferendo Bari ad altre pretendenti.

Genoa Puscas
Copyright: Genoa CFC

Puscas nel Bari di Marino

Nell’undici di Marino sarà l’attaccante principe della squadra, il punto di riferimento al quale affidarsi non solo in fase di finalizzazione, ma anche e soprattutto in quel lavoro lontano dalla porta che Nasti ancora non padroneggia. Puscas non è mai stato un realizzatore formidabile (altrimenti non bazzicherebbe ancora in Serie B), ma ha la capacità di rendersi utile in modi diversi. Lo si può definire un attaccante completo, che fa bene tutto ma che non eccelle in nulla. In alcuni frangenti della sua carriera ha giocato anche più decentrato, come ala sui generis di un attacco a 3 o come seconda punta mobile di un tandem. La duttilità è figlia di un set di caratteristiche privo di lacune: Puscas si disimpegna bene con l’uomo alle spalle, è pulito negli appoggi ed è disciplinato in fase di non possesso. Inoltre ha struttura e malizia a sufficienza per generare seconde palle e farsi valere nei duelli aerei, un aspetto che è mancato al Bari fino ad ora.

Per approfondire il profilo di Puscas abbiamo ascoltato l’autore e podcaster Nicola Luperini, che ci ha parlato del suo semestre a Pisa. Nicola ha tratteggiato un profilo emotivo di Puscas molto interessante, sottolineando la sua indole battagliera e la tendenza a performare meglio in contesti nei quali percepisce la fiducia dell’ambiente. Questa indole potrebbe risultare decisiva per il suo trascorso a Bari, una piazza che se coglie impegno e abnegazione osanna i propri giocatori anche oltre ipotetici errori. Nelle prime settimane a Bari avrà la concorrenza del solo Nasti, a cui però un po’ di riposo dopo un semestre di titolarità obbligata e per certi versi dannosa potrebbe far bene. Avere Puscas come punto di riferimento e il furore di Nasti ad incendiare le gare nel finale potrebbe essere la soluzione ideale, in attesa che anche il rientrante Diaw dia il suo contributo.

L’acquisto di Puscas rilancia le ambizioni del Bari, che con l’innesto del rumeno arricchisce un reparto offensivo che oltre all’encomiabile Sibilli potrà contare su di lui, su Kallon ma anche sul rientrante Menez, che a Genova aveva già offerto un saggio della sua classe. In attesa che il direttore sportivo puntelli la squadra, si può già affermare che dopo due settimane di mercato il Bari è sensibilmente migliorato.

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By Giovanni Fasano

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