Ci sono volute 13 giornate per assistere al primo calcio di rigore in casa Bari. Se l’è procurato ieri pomeriggio Davide Diaw, bravo a recuperare un pallone sul cerchio del centrocampo a Ceppitelli e farsi atterrare da Pizzignacco. Meno bravo, però, nell’esecuzione, visto lo scialbo destro che è stato intercettato molto facilmente dal numero uno dei padroni di casa.
I numeri di Diaw dal dischetto
Al netto dell’errore di ieri, certo è che Davide Diaw non sia un cecchino infallibile dagli undici metri. In carriera l’ex Monza e Entella ha calciato ben 18 rigori, sbagliandone 4. Una percentuale poco superiore al 22%, che più o meno equivale a dire che uno ogni quattro viene sbagliato. L’ultimo, in tal senso, era arrivato lo scorso campionato, quando Paleari del Benevento lo intercettò. A Modena, però, il numero 18 biancorosso si è dimostrato comunque un buon rigorista, visti gli altri 4 realizzati (tra cui uno a Caprile in Emilia).
C’era comunque grande curiosità su chi fosse il rigorista della squadra, vista la contemporanea presenza di Nasti, Diaw e Sibilli. La scelta è ricaduta sul classe 1992 di Cividale del Friuli, ma l’impressione – anche visti i numeri sopra elencati – e che non sia definitiva. Lo stesso Nasti, ad esempio, vanta una percentuale del 100%, con due rigori su due trasformati ai tempi della Primavera del Milan. Stesso dicasi per Sibilli, con un buon 2 su 2 ai tempi del Pisa. Il migliore, però, resta forse Aramu con 18 rigori trasformati sui 21 calciati in totale in carriera.