In un pomeriggio fatto di grandi gol ed errori banali, Achik ha trovato il primo gol in B della sua carriera. In poco più di 30 secondi ha trovato la giocata giusta per riportare il Bari in una situazione di parità, dopo un secondo tempo complicato. Una giornata non banale per il 2000 ex Cerignola, una giornata che difficilmente dimenticherà all’interno della sua intera carriera.
I 30 secondi decisivi
Achik è arrivato sul gong del mercato estivo in maniera quasi improvvisa. Il direttore Ciro Polito è da sempre un suo grande fan, tanto da volerlo portare nel capoluogo pugliese già lo scorso gennaio. Il suo impatto con il mondo biancorosso, fino a ieri alle 14:00, era stato in chiaroscuro. Appena 47 minuti giocati e solo giocate sporadiche, più barocche che decisive.
Sotto il tiepido sole autunnale del Garilli di Piacenza, il Bari si trova così sotto dopo essere passato in doppio vantaggio con le reti di Nasti e Sibilli. Al minuto 77 e 55 secondi, Marino decide di dare una svolta all’attacco biancorosso: fuori Koutsoupias e dentro Achik. Passano pochi secondi, attacco sulla destra, palla che giunge a Maita che mette in mezzo un violento cross deviato da un difensore della squadra di Zaffaroni. La palla giunge ad Achik che subito coglie la palla al balzo, si coordina e tira una botta violenta a battere Pizzignacco. Il cronometro segna 78 e 37 secondi. Tanto basta per metterci la firma.
“Ho visto che la palla arrivava e ho pensato subito di calciare subito e ho fatto gol” ha poi dichiarato nel post gara il ragazzo nativo di Cutro, piccolo borgo della Calabria. Quella che è seguita è stata un’esultanza di gruppo, con voglia e fame di andare a riprendere la partita. È come se in quel tiro avesse scaricato tutta la sua rabbia per un inizio di campionato non troppo esaltante, dove aveva trovato poco spazio in rapporto alle sue qualità e a quanto lo meritasse. Da lì in poi è parso sbloccato, si è fatto vedere con insistenza, ha chiamato palla più volte cercando di aiutare la squadra nel trovare il gol che avrebbe sancito la terza vittoria consecutiva. Ci ha provato anche con una rovesciata finale, senza però trovare la gioia della doppietta.
Achik e la sua gioia nel post gara
Nel post gara il ragazzo classe 2000 è parso consapevole delle scelte del mister, felice per il gol che ha dedicato a tutta la sua famiglia. “Io cerco ogni settimana di dare il mi contributo. Il mister poi fa le sue scelte. Lo dedico a mio padre, mia madre e tutta la mia famiglia”.
Largo a sinistra Achik si sta trovando a suo agio perché, come detto, pestava quelle zone di campo anche nelle scorse stagioni con Mister Pazienza a guidarlo. Lì si sente più a suo agio, libero di inventare e di entrare in mezzo al campo dando energia ad una squadra molte volte piatta e apatica. “In questo ruolo mi trovo benissimo perché ci ho già giocato a Cerignola.” E dello stesso avviso era proprio l’attuale tecnico dell’Avellino, come ci raccontò il giorno del suo arrivo a Bari.
Questo Achik potrebbe benissimo essere l’uomo in più che serve a questo Bari per cercare di svoltare una stagione altalenante. Questo gol potrebbe dargli quella fiducia necessaria nei suoi mezzi che nelle ultime prestazioni gli era mancata, complice anche il minutaggio risicato che gli ha tarpato le ali negli ultimi mesi. Come una spugna Achik sta cercando di assorbire quanti più consigli possibili dai giganti dello spogliatoio capendo anche il momento: “Dobbiamo cercare di lavorare per evitare il calo degli ultimi minuti.”
La gara di ieri dimostra come Achik sia uno di quegli uomini a cui il cambio mister potrebbe aver fatto più bene che male, sia dal punto di vista tattico che dal punto di vista emotivo. E se bastano appena 30 secondi per essere decisivo, con un gol così chic, il meglio deve ancora venire.
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