Al Bari adesso serve un’impresa

Il FOCUS sul Bari

Messo in archivio un altro (l’ennesimo) weekend nefasto, bisogna raccogliere i cocci e ripartire. Il Bari è chiamato a mantenere la categoria, per quella che sarebbe un’impresa titanica. Non può non essere definito tale il compito che spetta a Di Cesare e compagni, attualmente al quattordicesimo posto in classifica con 35 punti in coabitazione con Spezia e Cosenza.

Un rendimento catastrofico, che ha fatto sprofondare giornata dopo giornata i biancorossi nei bassifondi della graduatoria, con un pericolosissimo più tre dalla zona retrocessione diretta occupata in questo momento dall’Ascoli. Il tutto quando mancano appena sei giornate al termine della regular season, con un allenatore (il terzo stagionale) riconfermato pro tempore e una squadra in precarie condizioni fisiche e mentali. 

Iachini Bari
Copyright: SSC Bari

Il calendario del Bari

L’assunto da cui non ci si può nascondere è che il Bari tra tutte le contendenti ha il percorso più ripido, con un calendario in netta salita. Tra una settimana c’è il Como secondo in classifica, che vanta il miglior rendimento casalingo della Serie B con sole due sconfitte e quattro pareggi, poi solo vittorie. Un testa-coda da affrontare senza i due uomini migliori in organico, Di Cesare e Sibilli, squalificati in quanto diffidati e ammoniti contro la Cremonese. C’è poi il discorso Iachini, che in caso di nuova debacle sia in termini di risultato che di prestazione potrebbe venire esonerato, per quello che sarebbe il terzo avvicendamento stagionale. Uno scenario già ventilato post ko con i grigiorossi, poi riposto temporaneamente in soffitta seppur nei piani alti della società ci sia palese insoddisfazione.

Superato lo scoglio Como, il Bari se la vedrà con il Pisa, attualmente a caccia di punti preziosi per rientrare in zona playoff, e poi in uno scontro che vale una stagione a Cosenza. Una sfida dalla capitale importanza, tra due squadre in crisi nera: fallirla vorrebbe dire condannarsi alla coda playout. Dopo lo stress test contro i calabresi, il cammino dei biancorossi resta in salita, con la sfida interna alla capolista Parma, che molto probabilmente sarà a costretta a vincere al “San Nicola” per festeggiare l’aritmetica promozione in Serie A. Inutile ribadire l’importanza per il Bari di fare più punti possibili, con la permanenza in categoria che si giocherà nelle ultime due uscite di campionato: trasferta del 5 maggio a Cittadella, forse senza obiettivi in quell’occasione, e match casalingo contro un lanciatissimo Brescia in zona playoff. 

Esultanza Bari Pucino
Copyright: SSC Bari

La proiezione finale

La domanda più gettonata è la seguente: quanti punti servono per salvarsi? Un’arguta questione, non semplice da rispondere. Considerando i 35 punti in 32 giornate del Bari, ovvero una media di 1,09 punti a partita, la proiezione finale recita di qui a fine stagione altri 6, massimo 7, punti, ovvero una chiusura a 41-42. Basterebbe? L’anno scorso no (ci si salvò a 43 punti) e probabilmente neanche quest’anno, considerando che nell’ultimo periodo tutte le squadre al di sotto del Bari, eccetto il già spacciato Lecco, viaggiano a una media punti maggiore.

Verosimilmente, per non piombare nel baratro e giocarsi il tutto per tutto ai playout, il Bari dovrebbe incamerare altri 9 punti, per chiudere a 44. È doveroso sottolineare come sia una previsione davvero complicata, in quanto i pugliesi dovrebbero viaggiare a una media promozione diretta di esattamente 1.5 punti a partita, considerando i soli 18 a disposizione. Un dato molto ambizioso, considerando il calendario appena citato che dire proibitivo è dire poco e uno stato di forma dei biancorossi ai minimi termini.

C’è poi da considerare che le altre avversarie hanno tutte un calendario più semplice, con diversi scontri diretti e una mentalità già collaudata da inizio stagione portata alla lotta e al sacrifico. A Bari, invece, sino a due settimane fa si parlava ancora sprovvedutamente di playoff

 

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By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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