Nella gara andata in scena sabato 23 dicembre al “San Nicola” è tornato in campo Jeremy Menez. Dopo 127 giorni, il calciatore francese ha calcato nuovamente l’erbetta del San Nicola per 8 minuti. Un rientro fondamentale, oltre il singolo minutaggio, per ridare spirito ad una fase offensiva in fortissima difficolta.
Il ritorno del mago francese
Sono passati ben 127 giorni dal 18 agosto. È la prima giornata di campionato, il Bari di Mignani è pronto a ricominciare il campionato di B dopo la cocente delusione della mancata promozione in A. Tra i diversi rinforzi del mercato estivo, spicca il nome di Jeremy Menez. Il fantasista francese è arrivato a Bari da svincolato dopo il fallimento della Reggina, reduce da una buona stagione a Reggio Calabria, con 5 gol e 3 assist in 33 presenze.
Nella prima gara casalinga, il classe 1987 parte dalla panchina. Al 61′, col Bari in 10, è il suo momento: entra al posto di Marco Nasti. L’ex Roma e Psg cerca così di dare una scossa ad un Bari in inferiorità numerica, inferiorità che diventerà doppia nella seconda parte della ripresa.
A circa 10 minuti dal fischio finale, durante un contrasto di gioco, l’attaccante transalpino sente dolore ad un ginocchio. Menez concluderà la gara zoppicante, restando in campo strenuamente per aiutare i compagni, con i biancorossi che nel finale di partita chiudono quasi in 8, riuscendo però a portare a casa un buon punto.
Il giorno seguente gli esami sono però impietosi e decreteranno la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Per un giocatore come lui, alla sua età, un infortunio del genere poteva essere letale. Menez ha però recuperato in brevissimo tempo. Il suo ritorno con i compagni era stimato in circa cinque-sei mesi, ma il francese ce l’ha fatta molto prima, meno di quattro.
Già da fine novembre Menez è tornato pienamente in gruppo e l’8 dicembre, per la gara casalinga contro il Sudtirol, è riapparso tra i convocati di mister Marino. Nessun ingresso per lui nella gara contro il Sudtirol, poi ha saltato la trasferta in Liguria contro lo Spezia. Ieri, infine, contro il Cosenza ha finalmente riabbracciato il popolo biancorosso, con un fortissimo applauso che l’ha accompagnato fin dal riscaldamento. Lo stadio aspettava con trepidazione questo momento.
L’importanza di Menez in questo Bari
Il suo ritorno in campo ha come obiettivo il ridare freschezza ad una fase offensiva molto molto scarna. La squadra di Marino è il penultimo attacco del campionato e il rientro di un giocatore così importante sarà oltremodo fondamentale. Nei pochi scampoli di gara giocati contro il Cosenza, si è subito notato come sia un giocatore superiore. Nessuna occasione degna di nota, ma qualche dribbling che ha fatto capire come sarà difficile rinunciarci. A catturare l’attenzione anche la voglia di farsi dare sempre la palla per tirare il coniglio dal cilindro, proprio come un mago.
Le parole dei suoi compagni e di Mister Marino parlano per lui. “Pagherei per averlo per novanta minuti sulle gambe. È un giocatore importante” ha detto Marino nel post gara. “Jeremy c’è sempre stato, un giocatore che dà tanta importanza, carismatica. È stato un bel recupero e siamo contenti che ci sia” , le parole di Ricci nel post partita. Dichiarazioni che denotano come Jeremy sia un giocatore importante non solo all’interno del rettangolo verde, ma anche negli spogliatoi. Con la sua esperienza ha cercato di dare i consigli giusti ad una squadra che ora come ora non riesce ad esprimersi al meglio.
Tutto l’ambiente ha capito di aver ritrovato un giocatore fondamentale, un uomo che possa aiutare Bari ad uscire da questo periodo di instabilità e anonimato. In un periodo difficile come quello che sta attraversando il Bari in questo periodo storico, la speranza è che Menez sia il più bel regalo che un tifoso biancorosso possa trovare sotto il suo albero di Natale.
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