Si è svolto ieri presso il ristorante Dal Mollusco di Putignano la presentazioni del libro Bianco Rosso e Salomone di Michele Salomone, giornalista di RadioNorba e uno dei più celebri cronisti al fianco del Bari per decenni. Più di un’ora di chiacchierata con i tanti appassionati che hanno riempito la sala e partecipato all’evento organizzato con successo dal gruppo 70017 Putignano, culminato con una cena sociale a base di pesce. A margine dell’evento, il collega Salomone si è concesso ad una breve intervista ai microfoni del nostro direttore Claudio Mele per commentare gli ultimi avvicendamenti in casa Bari. L’intervista completa sul nostro canale YouTube.
L’intervista a Salomone
Come giudichi l’annata finora del Bari?
«Una stagione fallimentare, comunque finisca e mi auguro con la permanenza in Serie B. Tre cambi in panchina parlano da soli, la contestazione… per cui credo sia fallimentare e tutti dobbiamo riflettere, specialmente la famiglia De Laurentiis e Ciro Polito. Il direttore dovrebbe fare qualche passo indietro, molte responsabilità sul piano tecnico sono anche le sue. L’ultima volta che il Bari ebbe 4 allenatori avvenne negli anni ’50, quando io non ero ancora nato. Questo significa che il percorso è stato straordinario in senso ovviamente non buono. Mi auguro si raggiunga la salvezza, che non sarà facile perché io temo anche per la retrocessione diretta. Poi si riparta da una nuova proprietà, credo che non ci siano più le condizioni affinché i De Laurentiis possano gestire il Bari. Lo dico anche nel loro interesse».
Come si esce da questa situazione?
«Dovranno dirlo Giampaolo e Polito. La sua presenza in panchina con la Cremonese e a Como la dice lunga sulle responsabilità gigantesche che avverte. Bisogna dare il massimo, ma va ricordato che molti giocatori sono a Bari con la formula del prestito. Sanno già di dover rientrare alle loro case madri. Avranno la voglia di battersi e rischiare le gambe fino all’ultimo? Mi auguro di sì, così il Bari avrebbe buone chance di salvarsi. Altrimenti non ci voglio neanche pensare».
Un bilancio della serata?
«C’era tantissima gente, mi hanno dato più di quel che merito con la loro partecipazione sentita. Sono grato ai tifosi di Putignano, mi hanno fatto vivere una serata speciale».