Primavera, alla scoperta di… Luigi Pellegrini

Alla scoperta di Luigi Pellegrini

Continua il periodo di alti e bassi per il Bari Primavera, che alterna vittorie convincenti a sconfitte con tanti gol subiti, benché con prestazioni sempre discrete. Sono 5 i punti di distacco dalla Virtus Entella, ultima qualificata ai play-off, mentre 10 punti separano Bari e Crotone penultimo, che significa zona play-out. Torna la nostra rubrica Saranno Galletti, dedicata all’approfondimento dei singoli giovani biancorossi che si stanno mettendo in luce. Quest’oggi la puntata è incentrata sull’estremo difensore, il guardiano dei pali della Primavera, Luigi Pellegrini, di recente promosso in prima squadra come terzo portiere dietro Brenno e Pissardo. Qui la puntata precedente, dedicata ad Alessio Campanelli.

Pellegrini
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Chi è Luigi Pellegrini: caratteristiche, le convocazioni e la promozione in prima squadra

Originario di Ruvo, Pellegrini è un portiere classe 2005 che si approccia al calcio assieme al suo fratello gemello, Daniele, che però ricopre il ruolo di attaccante. Nella formazione allenata da mister Federico Giampaolo, propensa per natura ad una forte spinta offensiva, Luigi Pellegrini ha spesso rappresentato l’ultimo baluardo dei suoi, esibendosi in parate degne di nota.

Dopo gli inizi nella Olimpia Sacro Cuore e nella Ruvese, due tra scuole calcio della sua città natia, Pellegrini passa ad una terza scuola calcio ruvese, la Fc Di Domenico, nel 2018. «Luigi arriva nella nostra scuola calcio nella stagione 2018/19 all’età di 13 anni, con alle spalle un percorso in altre associazioni» ci ha raccontato Fabio Di Domenico, fondatore e coordinatore tecnico della scuola calcio, che è poi passato all’analisi e comportamentale del ragazzo.

«Ha qualità tecniche importanti e pur privilegiando il ruolo da portiere, tante volte non disdegna essere impiegato da giocatore di movimento. Ho apprezzato fin da subito la sua serietà, il suo essere sempre presente agli allenamenti, la sua curiosità e la sua determinazione a voler continuamente migliorare» prosegue l’ex allenatore del Molfetta.

Pellegrini

Dopo alcuni anni da «pedina inamovibile», come lo descrive Di Domenico, nella sua scuola calcio, dove viene allenato dai tecnici Michele Colaprice e Giuseppe Allegretta, Pellegrini passa al Bari, dove si impone subito a partire dall’Under 17. Nell’estate 2022, il primo traguardo prestigioso: convocato per il ritiro di Roccaraso con la prima squadra. All’età di 17 anni, una prima esperienza di spessore, che però non distrae Pellegrini: titolarissimo sia nella stagione 2022/23 in Primavera 3 (dove para un rigore, in semifinale play-off, contro i pari età del Potenza) che nella stagione in corso in Primavera 2.

Nel mentre, arrivano le prime convocazioni in prima squadra: la prima è per Sudtirol-Bari, semifinale di andata dei play-off per la Serie A, dove approfitta dell’assenza dello squalificato Frattali, ma non riesce a trovare la panchina. Bisogna rimandare a questa stagione, con la prima panchina che arriva nel primo turno di Coppa Italia, lo scorso agosto, contro il Parma.

«È stata una giornata indimenticabile per me che ho sempre seguito il Bari, sicuramente l’emozione più forte che il calcio mi abbia regalato fino ad ora» ha raccontato Pellegrini in un’intervista a RuvoViva dopo la convocazione per la sfida contro gli altoatesini. «All’ingresso in campo mi tremavano le gambe, però allo stesso tempo avevo dentro un’adrenalina fortissima. Ovviamente questo per me non è che un punto di partenza per il futuro».

«Dal punto di vista tecnico è abile tra i pali, sveglio nella lettura della situazione, tecnico nel saper giocare con i piedi» sottolinea Di Domenico. «Sono contento per lui. È un ragazzo che si dà obiettivi, che con ostinazione e applicazione cerca di raggiungere. Ha ancora da migliorarsi, ma nella testa è già calciatore» aggiunge il suo mentore.

Pellegrini
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La crescita di Luigi Pellegrini e le prospettive future

Nel corso del mercato di gennaio, la scelta di risolvere il prestito di Farroni e promuovere Pellegrini in prima squadra è passata piuttosto in sordina, adombrata forse anche a ragion veduta da operazioni più importanti per il destino della stagione biancorossa. Tuttavia, la scelta fatta sul portiere ruvese rappresenta un attestato di fiducia non da poco nei suoi confronti, che avrà molto da imparare da BrennoPissardo e soprattutto dal preparatore dei portieri Roberto Maurantonio, oramai una colonna dello staff tecnico biancorosso.

Una promozione meritata sul campo: spesso Pellegrini si è reso protagonista di interventi dall’indubbio valore per il Bari Primavera. Agile e reattivo nello stacco da terra, ha un colpo di reni che gli permette di arrivare su palloni anche ben angolati. Il suo gioco con i piedi è spesso ambizioso, a volte rischioso, ma non per questo da sottovalutare. Tutti aspetti che Pellegrini potrà migliorare in un ambiente che gli richiederà enorme impegno come quello della prima squadra. Fino alla prossima parata.

Bari Farroni
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By Redazione PianetaBari

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