Il futuro del Bari resta particolarmente incerto: i prossimi giorni serviranno per chiarire quale sarà il futuro della dirigenza e del tecnico, tutti sotto esame dopo una stagione deludente. Del campionato appena terminato e delle prospettive future ha parlato sulle colonne de La Gazzetta del Mezzogiorno Giorgio Perinetti, ex direttore sportivo dei biancorossi tra il 2007 e 2010 ed autore dell’ultima promozione in Serie A.
Le parole di Perinetti
Il dirigente ha affermato: «Ad un certo punto, dopo il mercato di gennaio, ritenevo che il Bari avesse le carte in regola per puntare ai playoff. Si erano trovate stabilità e continuità . La prossima stagione? Non conosco quali siano le intenzioni della proprietà . Se fare una rivoluzione o meno. Penso si ripartirà da chi ha già lavorato quest’anno. È una mia sensazione. Ritengo si darà continuità . Dipende dall’impostazione che si vorrà adottare e dal budget a disposizione».
Perinetti ha parlato dei rapporto tifosi-società : «La delusione della tifoseria è una conseguenza dei mancati risultati. Non si può biasimarla. L’accesso ai playoff è sfuggito nel finale e, ripeto, in confronti che sembravano assolutamente alla portata. L’amarezza è enorme. Qualcosa succederà . Per ridare entusiasmo alla piazza servirà qualcosa di più condiviso da parte della dirigenza. Occorre empatia nei confronti della piazza e vivere di più il territorio. Respirarne gli umori. Non serve essere tifosi sfegatati, ma sintonizzarsi con le esigenze della gente. Il dialogo è l’unico modo per arrivare al risultato».
Sul paragone con la passata contestazione ai Matarrese: «Anche in altre piazze, dove le proprietà sono straniere, la mancanza di presenza e di empatia sono un handicap. I freddi numeri non aiutano a realizzare le imprese sportive. Tuttavia, gli umori della piazza si cambiano velocemente. Quando arrivai in Puglia, c’era piena contestazione contro i Matarrese e allo stadio ci andava poca gente. In poco tempo, lo abbiamo riempito. Il lavoro fa cambiare i sentimenti dei tifosi. Quelli di Bari danno tanto e vanno ascoltati, se non proprio coccolati. Per riuscirci, bisogna essere un tutt’uno con l’ambiente ed il territorio».
Sulle indiscrezione riguardanti il futuro della proprietà biancorossa: «Le compartecipazioni possono essere anche utili. Mi auguro che queste voci non siano un fatto di comodo per tacitare l’umore nero della piazza. Sarebbe importante concretizzare qualcosa per dare impulso alla situazione societaria».
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