Termina la stagione del Bari e come ampiamente prevedibile l’esito è la mancata qualificazione ai playoff. Di seguito le nostre pagelle BRUTTE stagionali del centrocampo del Bari. Una scelta editoriale che ha accompagnato il post partita, volta a unire la critica giornalistica, a un sano umorismo. Clicca qui per leggere le pagelle BRUTTE stagionali della difesa del Bari.

Le pagelle BRUTTE stagionali del Bari
Il centrocampo
MAITA 7: Il capitano non ufficiale della squadra. Uno dei pochi baluardi della rosa, dei pochi sempre costanti. E soprattutto uno dei pochi con un contratto fisso. Conclude la stagione con un gol, due assist e cartellini gialli come se piovessero. Mattia per favore almeno tu non ci lasciare eh, mi raccomando. Se chiama Mignani quest’estate, fai rispondere la segreteria telefonica. Oppure passagli Vicari.
BENALI 7: Che bellissima stagione stava facendo il nostro regista: geometrie, recuperi palla, era ovunque, un calciatore completo. Poi arrivò il Ramadan e come Eliseo dopo il miracolo del Giordano, personaggio con cui ha in comune la calvizie, perde le forze e la sua stagione prosegue in una piatta sufficienza. Ora, non ci permetteremo mai di dire a lui di non rispettare le dottrine religiose, ma crediamo che alla proprietà nessun Dio abbia vietato di acquistare, pardon prendere in prestito, un alter ego all’altezza. Ah già, il Dio denaro, che cambia profezie e dogmi in base alla provincia. A Napoli c’è una bibbia e a Bari un’altra.
MAIELLO 6: Pochissime le occasioni del professore per mettersi in mostra, in quelle poche sembra essere appesantito, mollo, finito e chi più ne ha più ne metta. Un po’ come quel professore di educazione fisica che aspetta solo la pensione. Dalla sua ha l’alibi che Longo lo ha scongelato come se stesse nel freezer, non è bastata neanche la stanza dello spirito e del tempo. Il suo contratto termina a giugno, la sensazione è che la sua avventura a Bari sia terminata. Ci aspettiamo un ritorno in Campania per festeggiare il probabile scudetto del Napoli.

COLI SACO 5: Una canzone dei Negramaro recita: tre minuti, solo tre minut,i per fidarti di me, pensi basteranno a ricoprirmi di bugie come se tu dovessi saper di me quello che ancora no non sono stato mai. Ecco qui è racchiusa tutta la sua stagione, praticamente mai utilizzato. Di lui ricorderemo solo quei tre minuti enfatizzati da Magalini, con lo scopo di ricoprirlo di bugie su un qualcosa che non è stato mai, ovvero essere adeguato al contesto.
LELLA 5.5: Veniva da due playoff di fila vinti, e dov’è che si doveva fermare? Inizio di stagione ottimo, poi? Poi boh, probabilmente troppe bombette mangiate a Santeramo. I suoi piedi storti verranno ricordati a lungo, così come le sue mangiate. Ciao Nunzio, grazie comunque per il contributo, purtroppo nemo propheta in patria. Mo mi raccomando, non ti strafocare troppo quest’estate.
MAGGIORE 6.5: Non sappiamo se effettivamente sia stato il secondo miglior colpo del mercato di riparazione, ma comunque è stato, tutto sommato un buon acquisto, ehm prestito. Alti e bassi, come è ovvio che sia per chi arriva a metà campionato, fa comunque il suo e amplia il tutto con 3 gol molto importanti. Sarebbe carino vederlo confermato ma ha un riscatto a 6 zeri e conoscendo la nostra proprietà siamo abbastanza sicuri che a quella cifra non verrà mai spesa.

Gli esterni
OLIVERI 6.5: Come una batteria di fuochi d’artificio presa dai cinesi offre un bello spettacolo nei momenti in cui non fa cilecca. Uno sparo e bello, uno non parte, uno e un pò fiacco, insomma per far festa c’è bisogno di più concretezza e continuità e non di più colori, quelli ci sono e sono belli da vedere. Il problema è che con i soldi messi a disposizione Magalini può andare a comprare solo dal cinese.
DORVAL 7.5: Il migliore del Bari, dribbling, assist, gol: il ragazzo e finalmente sbocciato ed è un piacere. Però in un giorno di febbraio arriva una chiamata, una chiamata attesa, inevitabile, obbligatoria, la leva militare ? No, il Napoli. Poco cambia, l’effetto è lo stesso, il ragazzo si blocca. Il giovanotto spensierato non c’è più, o quantomeno a tratti. C’è un cupo ragazzo che ha ricevuto una chiamata che può cambiargli la vita in meglio ma che lo obbliga a vivere gli ultimi mesi con un blocco mentale. Poi si mette di mezzo anche Vazquez che lo insulta probabilmente augurandogli di ritornare a giugno in prestito al Bari, il Ramadan, le marcature doppie. Insomma, alla fine torna quello che non sa fare le diagonali difensive.

TRIPALDELLI 5.5: Dopo la cessione di Giacomo Ricci, doveva essere lui a prendersi la fascia sinistra. 8 presenze, tutte da subentrato e 0 contributi, spesso dimostrando di essere clamorosamente inconcludente. Probabilmente quando ha ricevuto la notizia dal suo agente “Si, Ale, ti hanno fatto un triennale”, avrà fatto i salti di gioia. E fa specie notare come sia uno dei pochi con il contratto per la prossima stagione per l’appunto.
FAVASULI 6.5: Prima di febbraio, eravamo tutti qui a chiederci “ma veramente questo è lo stesso che ci ha distrutto ai playout?” Poi un glow up che gli fa strappare la sufficienza. Bravo Fasúl, ci vedremo la prossima stagione? Probabilmente solo da avversari. Almeno sarai uno dei pochi che probabilmente verrà riscattato, peccato che c’è il contro-riscatto.
