Le pagelle BRUTTE stagionali (difesa) del Bari: Vicari e Simic come Mario e Luigi, 😇 San Radunovic, Obaretin da Napoli?

Le pagelle stagionali

Termina la stagione del Bari e come ampiamente prevedibile l’esito è la mancata qualificazione ai playoff. Di seguito le nostre pagelle BRUTTE stagionali della difesa del Bari. Una scelta editoriale che ha accompagnato il post partita, volta a unire la critica giornalistica, a un sano umorismo.

Pucino arbitri
Copyright: SSC Bari

Le pagelle BRUTTE stagionali del Bari

La porta

RADUNOVIC 8: Ammettiamolo, quando è arrivato tutti abbiamo pensato “Vid com t’ada mett”, più qualche parolaccia, per farsi perdonare della finale playoff d’andata col suo Cagliari. Tuttavia il muro di Belgrado, nonostante qualche passaggio a vuoto all’inizio (e agli avversari più avanti), è sempre stato costante nelle sue prestazioni. Grazie Boris, ora goditi le vacanze in qualche spiaggia sarda.

PISSARDO 6: Risponde presente ogni volta che viene chiamato in causa, non che avessimo dubbi a riguardo. Massacrato fin troppo per l’inutile terzo gol del Cittadella, probabilmente da gente che rimpiange le gesta del fu Brenno o di Ichazo. Noi non possiamo che augurargli buone vacanze con Jessica e ringraziamolo ancora per permetterci di poter lavorare su delle pagelle Brutte e non Catastrofiche.

Radunovic Bari
Copyright: SSC Bari

La difesa

PUCINO 6: Dopo il pareggio guadagnato in extremis col Sassuolo all’alba della stagione andò a fare il uappo in conferenza stampa, dicendo che questa è una grande squadra, vabbè il solito personaggio. E me? La grande squadra finisce l’anno senza playoff? Male male. Per carità, il suo non è un campionato negativo, ma anche lui non è esente da errori. La debacle di Cittadella potrebbe essere stata la sua ultima partita in biancorosso. E ora chi batterà le punizioni in Curva?

MANTOVANI 7: Il migliore della retroguardia, ma letteralmente perché è stato il migliore a destra, a sinistra e come centrale. Non che fosse un’impresa, visto le prove dei suoi compagni. Che gli tocchi guidare la difesa o fare il tappabuchi d’emergenza, lui risponde con la calma di un barista che ti serve il caffè mentre il locale è in fiamme. Non confermarlo sarebbe assurdo, una bizzarria, sarebbe come, che so, come un ds che si fa ricordare dai giornalisti chi sono i calciatori in scadenza a giugno agli inizi di maggio.

VICARI 5: Affronta la stagione come un turista spaesato in una città sconosciuta: sempre un passo indietro, mai al posto giusto. Che l’avversario fosse alto e grosso, o piccolo e veloce, il risultato non cambiava: sofferenza sua e ansia nostra. È anche vero che il capitano di una squadra non si tocca, è una guida per lo spogliatoio e un riferimento per la piazza, ma non è questo il caso e quindi perché non è stato fatto giocare di più Simic?

Mantovani pagelle Bari
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SIMIC 6.5: Stagione da Luigi di Mario Bros per il centrale croato. Nonostante sia affidabile come il fratello del celebre protagonista del videogioco più famoso della storia, nonostante sia migliore di lui in molte fasi grazie alla sua prestanza fisica, alla fine quel pessimo gamer di Longo, da vero tradizionalista, sceglie sempre il suo Mario, ovvero Vicari. Non importa quanto tu sia bravo ed affidabile, a volte ti tocca attendere perennemente il tuo turno perché hai un fratello con uno status ingombrante e poco importa se ad ogni salto tu eviti tartarughe e raccogli monete mentre lui sbatte il capo su dei mattoni vuoti: ti tocca sederti e non sul sedile di un kart, ma in panchina.

OBARETIN 6: Sarebbe un difensore di regola, ma per tutta la stagione non si è mai smentito: bravo a spingersi in avanti e con i piedi, meno in fase difensiva, come ha sottolineato Di Gennaro. Un assist a referto e tanti priquechi in fase difensiva, ma comunque è giovane e potrà migliorare. Altrove ovviamente, in qualche realtà di bassa Serie A o agli ordini di Conte (se resta al Napoli).

MATINO sv: Lo si nota solo per i suoi tiktok. Longo non lo vede mai, probabilmente perché non gli vanno a genio i napoletani visto quanto successo con Sibilli. Fatto sta che a gennaio se ne va al Cittadella e riesce nell’impresa di far retrocedere i veneti dopo 9 anni consecutivi in Serie B.

Matino Cittadella
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By Redazione PianetaBari

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