Andrea Astrologo e Alessandro Farroni sono arrivati in tandem l’ultimo giorno di calciomercato, in uno scambio che ha coinvolto Rossetti e Polverino. Due profili voluti fortemente dal direttore Polito, habitué di questi colpi dalla C. Due giovani che si sono fatti le ossa alla Vis Pesaro e che hanno meritato sul campo il salto di categoria, come ci racconta in esclusiva il responsabile dell’area tecnica del club marchigiano Michele Menga.
L’intervista a Menga su Astrologo e Farroni
Partiamo da Astrologo. Che giocatore è Andrea?
“Ho preso Astrologo 2 anni fa a titolo definitivo dalla Roma quando mi sono insediato a Pesaro. Il primo anno con Banchini ha giocato 29 partite. È un giocatore che ha tanta qualità, un ragazzo intelligente che può solo che migliorare. Una piazza come Bari è sicuramente un trampolino di lancio importante. Sono ragazzi che devono crescere. Ora sono in Serie B, un campionato a cui dovranno adattarsi. Serve tempo e pazienza”.
Dal punto di vista tecnico, che tipo di centrocampista è Astrologo?
“Andrea può fare sia il play che la mezzala. Con noi ha giocato benissimo sia a 2 che a 3. È un giocatore duttile, con tanta passione e disponibilità. Può giocare in tutti e due i ruoli del centrocampo e potrà solo che crescere in una piazza come Bari. A livello caratteriale penso abbia fin troppa personalità (ride, ndr)”.
Passiamo a Farroni. L’anno scorso è stato votato come uno dei migliori portieri di tutta la Serie C.
“Alessandro è un portiere che ha avuto tante richieste. Era fatta con la Sampdoria, poi è saltato tutto all’ultimo istante. Polito è stato bravo ad approfondire ed inserirsi, gli vanno fatti i complimenti. Per cui Farroni non ha bisogno di presentazioni, l’anno scorso è stato uno dei migliori di tutta la C. Secondo me Bari ha preso un gran portiere, anche se un conto è giocare a Pesaro e un conto è farlo a Bari. Sono però convinto che Alessandro semmai dovesse essere chiamato in causa si farà trovare pronto”.
Che aspetto della loro personalità l’ha impressionata maggiormente?
“Astrologo è un ragazzo che fin da subito mi ha impressionato. Di lui mi ha colpito il suo carattere forte, lui si sente un calciatore importante. Ha una personalità come ho detto davvero importante. Farroni invece ha sempre dimostrato di essere un portiere con gli attributi, soprattutto nei momenti difficili. È un ragazzo che si allena sempre a mille, un portiere strepitoso che per me ha ampissimi margini di miglioramento”.
La trattativa tra voi e il Bari quando si è sviluppata?
“È nata gli ultimi giorni di mercato. C’è stata la possibilità di questo scambio ed è stata fatta l’operazione. Poi Astrologo è un giovane di prospettiva, lo voleva anche il Lecco. Polito è, però, un direttore molto preparato per la categoria, uno dei migliori direttori emergenti del calcio italiano, e ha ritenuto di voler prelevare un giovane 2002 come Andrea. A noi servivano giocatori, Polverino personalmente mi ha sempre colpito e in questi giorni l’ho conosciuto e posso solo che parlarne bene. Abbiamo dato a Farroni l’opportunità di vestire una delle maglie più importanti della cadetteria e al contempo abbiamo sfruttato l’occasione di prendere Rossetti”.