Dopo tre pareggi ed una sconfitta, il Bari è caduto per la prima volta nel 2025. Sull’ostico campo di Castellammare di Stabia, i biancorossi di mister Longo hanno fornito una prova negativa ed incolore, permettendo ai padroni di casa di ottenere tre punti importantissimi nella corsa ai playoff. Clicca qui per leggere la nostra analisi della gara. Tra gli undici scelti da Longo, ha esordito l’ultimo acquisto della campagna invernale di calciomercato: Giulio Maggiore.

La prova di Maggiore
Nella confusione del Menti, Giulio Maggiore è stato uno dei peggiori del pomeriggio biancorosso. Schierato da mister Longo più per necessità che utilità , l’ex centrocampista della Salernitana è parso un pesce fuor d’acqua. Nei suoi 60′ disputati, ha sbagliato ben sette passaggi su diciassette tentati perdendo il possesso della sfera undici volte. Un dato certamente non confortante. Una prova completamente anonima la sua in entrambe le fasi di gioco, a ritmi davvero a bassissimi giri.
A pesare, sicuramente, il gol incassato da Piscopo, dove sono tante le sue responsabilità . Complice una errata lettura dell’intero pacchetto arretrato, Maggiore non è riuscito a contenere il rapido inserimento dell’attaccante stabiese, lasciando spazi poi fatali e rendendosi complice del vantaggio delle vespe.
Va detto che il classe 1998 non calpestava il terreno di gioco da oltre un mese (ultima presenza in maglia Salernitana il 12 gennaio scorso nella sconfitta con il Sassuolo) e, proprio per questo, è parso scarico fisicamente e mentalmente. In aggiunta, va considerato che Maggiore non aveva ancora gli ingranaggi oliati con il resto del reparto, per cui inevitabilmente ha patito maggiormente la spinta del forte attacco campano. Attenuanti che però vanno concesse.
Con il rientro della coppia Maita-Benali, Maggiore dovrà lottare per una maglia da titolare con Nunzio Lella cancellando in fretta e furia l’insufficiente prestazione fornita domenica. Una prima, fisiologicamente, da archiviare in fretta e furia.
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