Dai cori a ADL alle non esultanze e gli applausi per Iachini: la partita degli ultras

La partita degli ultras

Dopo due sconfitte consecutive, il Bari ha ritrovato la vittoria battendo per 3-1 il Lecco al San Nicola. La gara di ieri però si è disputata in un contesto molto complicato. Non c’è stato il solito clima pre-partita che accompagna gli undici sul terreno di gioco, ma il silenzio ha fatto da padrone. I veri protagonisti sono stati gli ultras sugli spalti.

Bari Esultanza Ultras
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Il racconto dei giorni scorsi

Il rapporto tra la tifoseria e la famiglia De Laurentiis, negli ultimi mesi, ha subito un brusco cambiamento. L’ultima settimana non ha fatto altro che spezzare totalmente quel cordone che univa la tifoseria organizzata alla dirigenza. Nella mattinata di mercoledì le prime parole di Aurelio De Laurentiis hanno destabilizzato la città, frasi pronunciate in maniera algida senza un minimo di benevolenza per una grande piazza come Bari.

«Io sto immaginando quello che c’è da fare per il 2030. Molti ci hanno accusato di non aver investito sui giovani, il vivaio, ma avere una seconda squadra, portarla dal fallimento alle soglie della Serie A e tirare fuori i vari Cheddira, Folorunsho ecc, giovani di proprietà Napoli, denota che sul pezzo ci stiamo» ha affermato improvvidamente il patron del Napoli.

Nella stessa serata sia il sindaco Decaro che il presidente del Bari Luigi De Laurentiis sono intervenuti a difesa di Bari e del Bari, prendendo le distanze dalle parole di De Laurentiis senior. Queste dichiarazioni hanno alimentato l’astio della tifoseria organizzata e i tre gruppi ultras hanno risposto emanando un duro comunicato congiunto contro la società invitando i proprietari della FilmAuro ad andar via da Bari. Neanche la ritrattazione (senza scuse) di ADL ha placato gli animi.

Giovedì sera la città è stata invasa di striscioni contro la proprietà, ogni singolo ponte e quartiere era luogo giusto per contestare.

Bari
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Bari-Lecco vista dagli ultras

La contestazione degli ultras si è spostata inevitabilmente sugli spalti. Nella prima parte del pomeriggio i tifosi hanno affisso uno striscione che diceva: “Devi vendere, secondi a nessuno!”. C’è stata totale indifferenza per i giocatori entrati per il riscaldamento sul terreno di gioco, nessun fischio ma solo silenzio. Gli undici titolari non sono stati acclamati dalla Curva Nord alla lettura delle formazioni, solo Iachini è stato applaudito. Nessuna parola cantata durante l’inno, una scena raramente vista a queste latitudini, conoscendo quanto questo momento rituale metta in comunione campo e spalti.

Solo una bandiera sventolante nell’aria, la scritta Bari sovrapposta al tricolore ad indicare come Bari venga prima di tutto e tutti. Al primo gol di Benali nessun cenno di esultanza: inquadrati subito dalle telecamere, i vari gruppi organizzati sono rimasti immobili. Gli ultras durante tutta la gara hanno intonato cori contro la proprietà, primo fra tutti il coro sottolineante che “Bari non è il tuo film” e “De Laurentiis vattene”. Rispetto alle gare scorse si sono aggiunti anche insulti ingiuriosi nei confronti del papà del presidente del Bari, Aurelio De Laurentiis. Fortunatamente, ma non c’erano dubbi, non è certamente mancato il sostegno nei confronti della squadra. I ragazzi in campo ne hanno beneficiato a pieno portando a casa tre punti fondamentali per il percorso di crescita. E a fine gara la scena se l’è presa mister Iachini, con il mister che nella parte finale della gara è stato fortemente acclamato con il coro “Beppe, Beppe“.

Come prevedibile, la contestazione è stata pesante e significativa volta, ad inviare un messaggio diretto nei confronti della proprietà. Sicuramente i risultati di campo potranno attenuare questa situazione, ma lo strappo pare irrimediabilmente compromesso.

By Domenico Farella

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