Tra sette giorni il Bari di Pasquale Marino tornerà in campo, al San Nicola arriverà la Ternana di Breda. Mentre la dirigenza continua a puntellare la rosa è tempo di calze della Befana in casa biancorossa. Chi avrà trovato il carbone? Chi invece degli ottimi dolci?
Tanto carbone per Aramu, Frabotta e Acampora: finite le loro esperienze a Bari?
I giocatori che hanno maggiormente deluso in questa prima parte di stagione sono essenzialmente tre: Aramu, Frabotta e Acampora. Andando in ordine, Aramu è stata la delusione più cocente. Aspettato per mesi e mesi era visto come il rinforzo che avrebbe svoltato l’intera stagione biancorossa. Il classe 1995 non ha mai lasciato il segno, solo un assist nella gara di Parma di fine settembre. L’ex Genoa ha sempre mostrato apatia e indolenza, come se essere un giocatore di Serie B non fosse il giusto vestito per lui. Befana amara in tutti sensi per lui (non solo per il carbone): tornerà nella capitale ligure.
Niente dolciumi anche per Frabotta e Acampora. Il terzino ex Bologna e Juventus era stato accolto nel migliore dei modi nel capoluogo pugliese, voglioso di rilanciarsi dopo un’annata un po’ in ombra a Frosinone con Grosso. In questi primi mesi ha collezionato solo sette presenze non dando mai la sensazione di essere affidabile. La pietra tombale della sua avventura barese è stata certamente la gara di Santo Stefano contro la Samp. Difficilmente lo rivedremo in campo con i colori biancorossi.
Il centrocampista ex Benevento invece, arrivato come un pallino del direttore Polito, non ha mai fornito prestazioni adeguate al livello del Bari. Ha portato poco in un reparto lacunoso e fragile, non segnando nessuna rete nelle 14 gare giocate in maglia biancorossa. È uno degli uomini sull’uscio della porta, ci son tante squadre di B su di lui e molto probabilmente saluterà il capoluogo pugliese.
Solo zucchero per Vicari, Sibilli e Di Cesare: colonne biancorosse
Dopo aver dato un’occhiata ai tre flop della prima parte della stagione, ecco le note liete della squadra biancorossa. Sibilli, Di Cesare e Vicari sono state le vere colonne portanti della squadra, soprattutto nei momenti di difficoltà . Senza dubbio i tre meritano un premio, nel giorno dell’Epifania non possono che ricevere grosse scorte di dolci, cioccolate e qualsiasi tipo di zucchero.
Sibilli è forse colui che ne meriterebbe più di tutti. Capocannoniere dell’intera rosa, sei gol all’attivo e record personale superato in un singolo girone. L’ex Pisa si sta dimostrando eccellente anche in altre abilità , secondo un report della Lega B risulta il miglior giocatore della B per dribbling: ben 33 volte ha superato l’uomo. Questo gli ha permesso, il più delle volte, di creare superiorità numerica o realizzare gol spettacolare (vedasi quello contro l’Ascoli). Il campano è stato la sorpresa del mercato, la via per il riscatto è tutta in discesa.
Dal punto di vista difensivo, il Bari non può certo lamentarsi. Con 19 gol subiti, la squadra di Pasquale Marino è la terza miglior difesa della serie cadetta. I due baluardi del reparto arretrato si confermano Francesco Vicari e Valerio Di Cesare. Due colonne nel vero senso della parola. Di Cesare, nonostante la sua età , si sta confermando uno dei migliori della rosa. 15 gare disputate su 19 e 2 gol all’attivo, dimostrandosi un difensore con il fiuto per il gol segnato reti non banali. Il Capitano è come il vino, invecchiando migliora e il rinnovo di contratto non sarebbe assolutamente una follia.
Concludiamo con il sempreverde Vicari. L’ex Spal ha disputato tutte le 19 gare a disposizione in campionato dimostrandosi un vero leone. Sempre attento e pulito, non ha mai peccato di ingenuità mantenendo sempre la consueta calma che lo contraddistingue. Solo 4 cartellini gialli in tutto il girone d’andata, numeri eccezionali che confermano quanto di buono fatto vedere la scorsa stagione.
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