Di Cesare, lacrime e standing ovation. Ora è nell’Olimpo: è il marcatore più anziano della B

Il FOCUS su Di Cesare

In una sfida tanto difficile quanto delicata, è salito in cattedra Valerio Di Cesare. Contro il Parma, con un’autentica magia, il capitano biancorosso ha tolto le castagne dal fuoco ad un Bari disperato e sull’orlo del baratro. Il difensore si è dimostrato ancora una volta il cuore pulsante di questa squadra e il faro da seguire quando la notte è buia e la la bufera impazza.

Di Cesare
Copyright: SSC Bari

Di Cesare: emozione e applausi

Dopo la rovinosa sconfitta di Cosenza per 4-1, il Bari aveva scelto la via del silenzio. La società aveva optato per un ritiro lontano dal capoluogo, sulla Murgia, per ritrovare concentrazione e spirito in vista del turbolento finale di stagione. La gara contro la capolista Parma era molto temuta in tutto l’ambiente.  Un’altra caduta rovinosa avrebbe definitivamente compromesso il cammino dei galletti verso la salvezza.

Nella gara contro i ducali, i biancorossi, andati sotto nel punteggio per l’undicesima volta di fila  a causa di un bel gol di Bonny, erano chiamati a reagire. Al 68′ Morachioli ha servito Di Cesare al limite dell’area di rigore, il classe 1983 convergendo pian piano verso il centro ha scagliato un destro forte e preciso alle spalle di Chichizola. Dopo il gol il capitano si è lasciato andare ad una esultanza sfrenata, come se in quel tiro avesse scaricato tutte le tensioni e le pressioni accumulate in queste settimane.  “Tutti stiamo soffrendo per questa situazione” ha detto nel post partita.

Dentro quel tiro c’erano le lacrime versate in conferenza stampa pensando all’11 giugno scorso, un pianto liberatorio di chi, per qualche maledetto secondo, non ha realizzato il sogno della propria vita. Come una spugnetta su una lavagna, il destro ha provato a sanare le tante, troppe ferite accumulate nel tempo.

Il gol non è stato un momento di liberazione solo per i giocatori in campo, ma anche per il direttore sportivo Ciro Polito. Il dirigente campano ha esultato in maniera sfrenata urlando faccia a faccia con Di Cesare. Tutta la squadra era consapevole dell’importanza di ottenere questo punto, sapendo delle preziose sconfitte di Ternana e Ascoli.

Con gli occhi lucidi, l’ex Brescia è tornato al suo posto ancor più determinato con l’obiettivo di portare a casa i tre punti, come dimostrano le sue parole a fine gara “Chiaramente con i tre punti sarebbe stata una giornata perfetta, credevo di vincere dopo il mio gol, sebbene il Parma fosse una squadra fortissima.” Nel momento della sostituzione all’80’, il pubblico barese gli ha dedicato una meritata standing ovation. Un riconoscimento prezioso, come pochi tributati dal pubblico di fede barese, per chi sta facendo di tutto per salvare questo Bari, anche a costo di non dormire la notte.

Di Cesare
Copyright: SSC Bari

L’uomo dei record

Valerio Di Cesare, in questa stagione, sta accumulando record su record. Con la rete di ieri il capitano è diventato il marcatore più anziano nella storia della Serie B. Grazie, infatti, alla marcatura segnata contro il Parma all’età di 40 anni, 11 mesi e 8 giorni, il difensore del Bari ha superato German Denis, a segno con la maglia della Reggina a 40 anni 7 mesi e 20 giorni, in questa speciale classifica.

Simbolo e bandiera del club biancorosso, il capitano ha deliziato tutti come se fosse un ragazzino. Il 23 maggio compirà 41 anni, ma nonostante ciò Di Cesare sta dimostrando a più riprese di esser un tutt’uno col galletto che ha sul petto. Mai sazio di ciò che ha conquistato in carriera, ora Valerio ha un unico obiettivo, prima si smettere: conquistare la salvezza con la città a cui ha donato tutto il suo cuore.

By Domenico Farella

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