Lungo sfogo del Sindaco di Bari Antonio Decaro in commento a un post della pagina Facebook di SoloBari, nel quale gli autori avevano da ridire sulla scelta nel 2018 del numero uno della città barese di dare il titolo della società sportiva biancorossa ai De Laurentiis. Decaro ha detto la sua, ribadendo con fermezza la bontà della scelta effettuata.
Le parole di Decaro
«Una squadra di calcio non è del suo presidente, né dell’allenatore, né dei giocatori, tantomeno del sindaco. È dei suoi tifosi. Per questo, di fronte a risultati che non arrivano e a prestazioni “imbarazzanti” (come ha definito la partita di ieri lo stesso allenatore Marino) non solo è legittimo ma anche naturale che i veri proprietari della squadra, ovvero i tifosi appunto, manifestino, civilmente, la loro delusione. C’è però qualcuno che puntualmente, ad ogni sconfitta della squadra, tira in ballo la mia persona, accusandomi di aver pilotato la manifestazione d’interesse del 2018, per assegnare il titolo sportivo alla famiglia De Laurentiis. In particolare, ultimamente va di moda una versione dei fatti secondo la quale io abbia intenzionalmente trascurato l’offerta dei fratelli indonesiani Hartono, in seguito divenuti proprietari del Como» afferma Decaro.
Decaro entra nel dettaglio: «Ebbene, chi mette in giro questa favoletta dimentica (o finge di dimenticare) che in quel nefasto 2018, con il Bari fallito, si decise di dare luogo a una procedura pubblica (la manifestazione di interesse) con tanto di regole precise e ineludibili (il documento è disponibile sul sito del Comune) e una commissione, proprio a tutela del futuro del titolo sportivo. La più semplice di queste regole imponeva ai partecipanti, come si fa in qualunque bando, anche per l’assegnazione in comodato di una palestra o di un campetto sportivo, di presentare una domanda con determinate caratteristiche minime e dei documenti da allegare. L’offerta degli Hartono non è MAI arrivata in questa forma. Anzi, possiamo dire che dagli indonesiani non è mai arrivata una vera e propria offerta. Arrivarono, al suo posto, delle fotocopie di una brochure pubblicitaria di una sigaretta elettronica e di un canale sportivo. La commissione ha dunque escluso tutti i soggetti, compresi gli Hartono, che non avevano presentato la documentazione. È obbligatorio, e lo si fa a tutela della trasparenza e della parità dei diritti di tutti i proponenti».
Decaro ricorda: «Colgo l’occasione per spiegare ancora una volta che, nonostante io in quella tormentata estate abbia fatto decine di sondaggi, pubblici e privati, e centinaia di telefonate in giro per l’Italia (e fuori), non ho mai avuto alcuna notizia dell’interesse della famiglia Moratti, che non ha partecipato alla manifestazione di interesse. A un certo punto un professionista del settore sportivo mi fece informalmente delle domande sul Bari, ma solo molto tempo dopo l’assegnazione del titolo ho capito che in realtà erano in nome e per conto di Massimo Moratti».
Il Como degli Hartono prende Fumagalli, inseguito a lungo dal Bari. Poi per non farsi mancare nulla spende 5 milioni e…
Posted by SoloBari on Sunday, January 28, 2024