La sconfitta di Parma ha generato ulteriore malumore attorno al Bari, che oggi è chiamato ad una reazione nella gara casalinga contro il Como. Al San Nicola arriva una squadra in salute, con 13 punti all’attivo e 4 vittoria di fila alle spalle.
Per avvicinarci alla gara vi proponiamo la nostra consueta preview, con in aggiunta le possibile scelte di formazione di Mignani.
I segreti del Como di Longo
La squadra di Moreno Longo ha una struttura difensiva solida e diverse individualità che determinano la fase offensiva. Dopo un avvio balbettante, con 1 punti fatto e 5 gol subiti due partite, l’ex mister dell’Alessandria ha modificato l’assetto del suo Como. Il passaggio alla difesa a 3 ha garantito maggiore solidità difensiva e migliorato anche la fase di possesso.
Il terzetto Curto-Odenthal-Barba funziona, così come Ioannou e Iovine, impiegati come esterni di centrocampo nel 3-4-1-2 scelto da Longo. Il cipriota è l’attaccante ombra della squadra, a segno già 3 volte in questo avvio di stagione. Oltre ad essere granitico nei duelli individuali, Ioannou ha fisicità e tempismo negli inserimenti, abilità fondamentali in uno schieramento che prevede un gran coinvolgimento degli esterni.
La fase di possesso non è particolarmente sofisticata: i tre centrali cercano subito di attivare gli esterni o gli attaccanti, anche con soluzioni profonde, mentre il centrocampo non è sollecitato perché composto da Bellemo e Kone, due mastini abili a fare filtro ma con poche geometrie nel playbook. Ben Lhassina Kone è un elemento di valore, dinamico nella copertura di ampie porzioni di campo e asfissiante nella pressione portata ai portatori di palla avversari. L’anno scorso un brutto infortunio ne ha limitato l’ascesa, ma quest’anno, se la fortuna dovesse assisterlo, potrebbe attestarsi tra i migliori mediani della categoria.
In avanti c’è molta varietà, ma l’uomo più in forma è senza dubbio Patrick Cutrone, match winner al Tombolato di Cittadella e trascinatore emotivo della squadra. Al suo fianco gravitano Da Cunha e Verdi, in attesa del rientro di Cerri. Verdi non è ancora al meglio, ma le sue doti balistiche lo rendono sempre pericoloso.
Le posizioni dei tre giocatori offensivi sono piuttosto fluide, e sarà importante per il Bari prendere subito le misure per non farsi cogliere impreparati. Nello specifico, la rapidità sui primi passi di Verdi e Da Cunha potrebbe creare problemi ai vari Di Cesare, Vicari e Maiello, sempre in affanno contro giocatori brevilinei.
Senza palla il Como è una squadra piuttosto conservativa, che preferisce una difesa posizionale ad un pressing proattivo, soprattutto per assecondare le caratteristiche del terzetto difensivo. Sarà però interessante vedere se, conscio dei problemi del Bari in uscita palla, Longo attuerà un pressing più aggressivo. In ogni caso, dato lo schieramento del Como, è estremamente probabile che il trequartista scelto sarà orientato sulle tracce di Maiello per limitarne il coinvolgimento in fase offensiva.
Le possibili scelte di Mignani per Bari-Como
Detto del Como, Mignani dovrà operare dei cambiamenti di uomini e di disposizione per dare una volta per tutte una scossa alla squadra.
Dovrebbe però essere esente da modifiche la difesa, con l’eccezione di Frabotta che, nella logica di un’alternanza quasi scientifica, potrebbe riprendere il posto a discapito di un Ricci in difficoltà sia fisica che tecnica.
Dalla mediana in su sono attese delle novità: gli unici intoccabili sono Maiello in cabina di regia e Nasti in attacco. A fianco dell’ex Frosinone spazio a Koutsoupias ed Acampora.
Nella posizione di trequartista si candida invece Aramu, in crescita nella sfida del Tardini; al fianco di Nasti, duello tra Diaw e Sibilli. Dopo un lungo travaglio (confermato da Mignani stesso in conferenza), possibile chance dal primo minuto per l’italo-nigeriano, anche se Sibilli pare ancora favorito e insostituibile.
La probabile formazione (4-3-1-2):
Brenno; Dorval, Vicari, Di Cesare (Zuzek), Frabotta; Acampora, Maiello, Koutsoupias; Aramu; Nasti, Sibilli (Diaw)
