Il Man of the Match di Bari-Cittadella è stato senza ombra di dubbio Giuseppe Sibilli, protagonista di un primo tempo di assoluta qualità, ma a trasformare in gol la prima delle sue tante invenzioni è stato Kevin Lasagna, a segno per la quarta volta in campionato. La coesistenza tra i due, che sulla carta doveva essere molto redditizia, sta iniziando a dare i suoi frutti, ma con ogni probabilità non potrà essere rivalutata al Rigamonti di Brescia.
L’affaticamento al polpaccio che ha costretto Lasagna ad alzare bandiera bianca intorno alla mezz’ora del match contro il Cittadella si è rivelato meno grave del previsto, ma considerando il tour de force che attende il Bari nelle prossime settimane ed anche la recente storia clinica del ragazzo è assai improbabile un suo impiego dal primo minuto nel match in programma domani pomeriggio. Clicca qui per approfondire sugli altri dubbi di formazione.
I potenziali sostituti di Lasagna
Il favorito
In conferenza stampa Moreno Longo ha aperto a varie soluzioni alternative all’impiego di Lasagna, alcune delle quali molto più percorribili di altre. Partiamo da quella più quotata: il ritorno dal primo minuto di Cesar Falletti.
Dopo l’infortunio muscolare patito nella rifinitura del match contro la Carrarese, l’uruguaiano ha fatto il suo rientro in campo nel corso del match contro il Cittadella. Una mezz’oretta giocata a ritmi controllati, senza forzare e cercando di aiutare la squadra a riprendere le redini di una partita diventata improvvisamente scivolosa. Attraverso poche ma significative giocate Falletti ha subito ricordato la sua importanza in questa squadra, sotto ogni punto di vista.
I tempi sono quindi maturi per il suo rientro nei titolari, che come suggerito da Longo potrebbe avvenire anche a Brescia. Falletti andrebbe ad affiancare Sibilli sulla trequarti, come avvenuto solo due volte in questa stagione. Assieme potrebbero facilitare e velocizzare la fase di possesso biancorossa e, attraverso le combinazioni e gli interscambi con gli esterni, costituire due minacce difficilmente arginabili per una difesa tutt’altro che impenetrabile come quella del Brescia.
Discorso diverso per la fase di non possesso, che andrebbe riorganizzata assecondando le specificità dei due fantasisti. Contro Cremonese e Catanzaro fu Falletti a sacrificarsi maggiormente, mentre Sibilli affiancava la punta nel 5-3-2 con cui il Bari si ricomponeva senza palla. In questo i due giocatori sono interscambiabili, quindi compiti e funzioni potrebbero mutare nel corso della gara.
La prima alternativa
L’alternativa a Falletti risponde al nome di Andrea Favilli, impiegato al fianco di Novakovich sempre a gara in corso fatta eccezione per la trasferta di La Spezia dove però la partita dell’attaccante ex Genoa durò una manciata di minuti.
L’utilizzo delle due punte ha pro e contro ben marcati e facilmente intuibili, soprattutto se i due attaccanti in questione hanno caratteristiche come quelle di Novakovich e Favilli. Il Bari avrebbe un’arma importante per ovviare alla pressione del Brescia sulla prima costruzione, cioè il lancio lungo verso le due torri, ma allo stesso tempo faticherebbe maggiormente nello sviluppo più ragionato della manovra. Novakovich ha un primo controllo sporco e non è affidabilissimo nel gioco di raccordo, Favilli è più preciso ma la scarsa mobilità lo rende più difficile da servire. In più, la fase di non possesso sarebbe più complessa da reggere.
Come avvenuto a Salerno, la presenza delle due punte costringerebbe Sibilli ad abbassarsi stabilmente nel ruolo di mezzala, anche perché il Brescia è una squadra a cui non si può concedere la superiorità numerica in mezzo al campo perché addensa tanti uomini di qualità nella zona centrale.
L’outsider
Più simbolicamente che razionalmente aggiungiamo una considerazione su un altro potenziale candidato, Lorenzo Sgarbi, che come caratteristiche potrebbe rimpiazzare nel modo più naturale Lasagna. Sgarbi con l’ex Verona condivide la velocità e la potenza in allungo, anche se fino ad ora non ha mostrato un particolare feeling con la porta avversaria. La sua candidatura perde quota se si guarda all’impiego nelle ultime settimane: dalla partita successiva alla chiusura del mercato, quella contro il Mantova, Sgarbi ha raccolto meno di 60 minuti. L’ex Avellino verosimilmente potrebbe invece tornare utile a gara in corso.
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