Intervenuto all’interno del programma A tutto campo, in onda su RadioBari, il centrocampista biancorosso Ahmad Benali ha raccontato il suo percorso di vita e gli inizi come calciatore: «Sono nato a Manchester, ma ho origine libiche. Ho vissuto fino a 20 anni in Inghilterra, poi di lì mi sono trasferito per lavoro in Italia. Libia e Italia sono simili, in Inghilterra invece la gente è più distante, poi anche il clima è diverso. Qui in Italia mi trovo molto meglio, ma la mia famiglia è a Manchester. Mio padre mi ha trasmesso la passione per il calcio, da piccolo mi portava su tutti i campi, soprattutto quello del City. E io ho trasmesso la passione ai miei figli, i miei tre maschi ora sono malati per questo sport».
Benali racconta di essere tifoso del City: «Ero allo stadio il giorno del loro primo scudetto, una grande emozione. Tifavo quando giocavano in Serie C, già da 8 anni ero tesserato con loro. Vedere questa crescita mi ha fatto davvero piacere. Il mio sogno sarebbe quello di rappresentare il Manchester City, in qualsiasi modo».
Benali e il Ramadan: «Lo sto seguendo. Mentalmente è difficile, però per me è ormai abitudine. Lo faccio fin da piccolo, ci tengo molto a farlo».
La chiosa finale di Benali è sulla nazionale libica: «Il punto più alto della mia carriera. Indossare la fascia da capitano della Nazionale è stato un motivo di grandissimo orgoglio. Era il mio sogno, oltre quello di mio padre. Rappresentare un Paese di 3 milioni di persone è qualcosa di indescrivibile».
CLICCA QUI PER SEGUIRCI SU FACEBOOK.
CLICCA QUI PER SEGUIRCI SU INSTAGRAM.
CLICCA QUI PER SEGUIRCI SU YOUTUBE.
CLICCA QUI PER SEGUIRCI SU TWITTER (X).