Secondo sosta stagionale e tempo di ulteriori riflessioni su quanto visto in questa fase iniziale di stagione nel mondo Bari. In questo ciclo di partite, i biancorossi hanno affrontato quattro squadre diverse tra loro per status e momento di forma, ma con una lieta costante, ovvero la capacità di mantenere un ottimo grado di competitività . Motivo per il quale, non è difficile pensare che saranno diversi biancorossi ad essere premiati da questa analisi. (clicca qui per leggere la precedente analisi).

I semafori del Bari: promossi, rimandati e bocciati
🟩 Nuovo modulo, svoltano i centrocampisti. Falletti leader
Il principale reparto che ha dato l’impressione di trainare il resto dei compagni è stato senza dubbio il centrocampo. Il passaggio da una mediana a due ad un centrocampo a tre, con un regista e due mezzali ha portato il Bari ad un nuovo livello di prestazioni. Oltre al solito Benali, ormai una garanzia nel ruolo di play, sono tre gli elementi meritevoli di un semaforo verde, a cominciare da Cesar Falletti, definito da diversi addetti ai lavori come il leader tecnico dei biancorossi. Il centrocampista uruguaiano ha dimostrato di avere delle qualità tecniche e delle soluzioni che lo rendono un elemento unico per la squadra, oltre ad una certa duttilità che lo ha visto svariare in diverse zone del campo nei vari momenti delle partite, da seconda punta a trequartista fino a mezzala. Elemento, dunque, imprescindibile e irrinunciabile per Longo, a cui manca soltanto il gol (clicca qui per rileggere le sue dichiarazioni).
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Una delle mancanze delle prime partite riguardava il problema legato alla scarsa fisicità del centrocampo, ritenuto fin troppo fragile e poco capace di dare il giusto filtro. In questo caso, sono due i protagonisti di questo passo in avanti che ha consentito alla squadra di avere un maggior equilibrio tra le due fasi. Mattia Maita e il neo arrivato Nunzio Lella hanno portato tutto questo ai galletti.
Il primo dopo le sirene estive e un inizio di stagione non particolarmente esaltante si è preso la scena con prestazioni di altissimo livello che hanno ricordato il Maita dei giorni migliori, visto soprattutto nella prima parte della stagione 2022/2023 (clicca qui per un approfondimento specifico sulle prestazioni dell’ex Catanzaro). Per quanto riguarda il centrocampista in prestito dal Venezia, è innegabile come al netto del discusso rosso rimediato contro il Cosenza, il suo impatto sia stato senza dubbio importante, come dimostrato dal gol che ha indirizzato la partita contro il Mantova. Un altro elemento di peso e grande importanza, come dimostrano le parole di Longo: «Un calciatore importante e che ci aveva dato una caratteristica mancante in termini di corsa, forza fisica, inserimento e personalità ».
Menzione d’onore anche per i due quinti. Mehdi Dorval è stato uno dei volti più apprezzati dopo un inizio deludente in cui aveva rimediato un semaforo rosso nella precedente puntata della nostra rubrica, con prestazioni importanti soprattutto nella metà campo offensiva. Molto positiva anche la crescita di Oliveri, a cui è mancato soltanto il timbro con una rete e/o assist per mettere il sigillo su questo momento di assoluta ascesa.

🟧 Coli Saco da aspettare, Favasuli fuori dai titolari
Restando in tema centrocampo, quello che è emerso in queste partite è il forte utilizzo di Coli Saco in usctia dalla panchina. Visto ormai come mezzala, il suo impatto non è stato assolutamente negativo, al netto dell’episodio del calcio di rigore procurato a sfavore contro il Cosenza. Considerando che si tratta di un ragazzo alla sua prima esperienza in una nuova categoria, appare chiaro come si dovrebbe avere maggior pazienza nei confronti di un calciatore arrivato soltanto all’ultima ora di mercato. Appare tuttavia lecito attendersi una crescita nel medio-lungo periodo, per dare manforte a ciò che si pensa di buono del centrocampista. Clicca qui per rileggere le sue dichiarazioni in conferenza.
Chi ha visto ridotto il suo minutaggio sono senza dubbio Giacomo Manzari e Costantino Favasuli, entrambi relegati alla panchina in questo mini ciclo di partite. Se per l’attaccante barese non era cosi impensabile vedere una riduzione dell’utilizzo visto il ritorno di Sibilli e la crescita degli altri compagni di reparto, al contrario era più impronosticabile vedere Favasuli fuori dalle rotazioni con un solo quarto d’ora a disposizione nei finali di Mantova e Cosenza, visto quanto si era detto ad inizio stagione nei confronti dell’esterno in prestito dalla Fiorentina. Anche in questo caso, si tratta pur sempre di ragazzi giovani a cui va dato il tempo di crescere e migliorare, con la fortuna di ritrovarsi all’interno di un contesto che appare sempre più convincente nel corso delle giornate. Ne ha parlato lo stesso Favasuli, ammettendo però che chi sta giocando sta facendo davvero bene. Clicca qui per rileggere le sue dichiarazioni in conferenza.

🟥 Lo scarso minutaggio di Simic, Matino e BellomoÂ
Arrivato negli ultimi giorni di calciomercato, al momento non si è ancora visto nulla di Lorenco Simic, ad oggi l’unico calciatore al pari di Matino ad avere ancora 0 minuti all’attivo (clicca qui per leggere il minutaggio di tutta la squadra). Se per il primo ci sono stati diversi intoppi a livello fisico, come detto direttamente da lui nella conferenza stampa di presentazione (clicca qui per leggere le sue dichiarazioni), invece per la situazione Matino riguarda un mix di scelte tecniche di Longo e di alcuni problemini atletici che ne hanno condizionato l’inizio di stagione. L’impressione è però quella di un calciatore con le valigie in mano e sicuro partente a gennaio.
Infine, per quanto riguarda la situazione Bellomo, sono state eloquenti le parole di Moreno Longo in conferenza stampa: «Ho parlato in maniera molto chiara con lui, e gli ho detto che è un giocatore che sta bene, ma che ha caratteristiche differenti da quelle che in questo momento stiamo usando. Sa che deve lavorare per questo, mi può servire in altri contesti come a partita a in corsa». Non una bocciatura tecnica, ma una chiara idea di un calciatore che al momento non ha lo stesso motore di altri suoi compagni di reparto, ma che potrà dare il suo contributo nei momenti giusti, come ad esempio nell’ultima mezz’ora col Sassuolo in cui ha dovuto preoccuparsi più che altro di portare maggiore qualità negli ultimi 30 metri piuttosto che pensare alla doppia fase. Difficile, però, pensare a un suo impiego da titolare in questo Bari.

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