Bari e un 2023 da ricordare: i momenti più importanti dell’annata biancorossa

Il RESOCONTO del 2023 del Bari

Con la gara di Genova contro la Sampdoria, è terminato il 2023 del Bari. Un anno solare fatto di gioie e dolori, felicità prima e disperazione poi. Gol, grandi giocate, soprese e dichiarazioni hanno contraddistinto un’annata che i tifosi biancorossi, nel bene e nel male, difficilmente dimenticheranno. Riviviamo i migliori momenti di questo 2023 che quest’oggi ci apprestiamo a salutare.

Cheddira
Cheddira durante Bari-Cosenza. Copyright: SSC Bari

Il gol di Benedetti: il Bari è in finale

Partiamo dalla fine di maggio, il colpo di testa di Rover al 92′ nella semifinale di andata a Bolzano aveva gelato tutta Bari. La squadra però non ha tempo di pensare e metabolizzare, tre giorni dopo la compagine di mister Mignani è di nuovo in campo. Il 2 giugno, davanti ad un’Astronave gremita di gente, il Bari ha bisogno di vincere a tutti i costi per centrare la finale.

La gara è bloccata e nei minuti di recupero del primo tempo accade qualcosa che fa pensare al peggio. La difesa barese perde una palla sanguinosa a metà campo, Giacomo Ricci sarà costretto a far fallo per fermare l’attaccante della squadra di Bisoli: punizione dal limite e Bari in dieci.

Nella ripresa i galletti attaccano in maniera forsennata verso la porta di Poluzzi. A 20′ dalla fine giunge in area una palla vagante, Benedetti è lì e scaglia un tiro secco ma non violento. Palla in rete, esplode il “San Nicola“. Il Bari è in finale playoff.

Il rigore di Mirco Antenucci a Cagliari

La finale di andata di Cagliari vivrà al suo interno tante partite. Lapadula porta in vantaggio i sardi al 9′, ma verso la fine del primo tempo l’arbitro va al Var per un tocco di mano sospetto di Nandez. Sul dischetto si presenta Cheddira, ma Radunovic para.

Nei minuti finali del recupero del secondo tempo, il Bari è alla disperata ricerca del pareggio. In area di rigore Folorunsho viene atterrato in area da Altare. Dalla panchina fa il suo ingresso, solo per poter tirare quel rigore, Mirco Antenucci.

In tutta Bari e provincia c’è trepidazione ed ansia. Rigore battuto perfettamente, tutta la panchina si getta a capofitto in campo sul giocatore con la maglia numero 7. Il Bari può giocare la gara casalinga potendo contare su due risultati su tre a disposizione per andare in Serie A.

Pavoletti e la fine del sogno

L’11 giugno è stato senza dubbio il crocevia del 2023 del Bari. Davanti ad un “San Nicola” gremito in ogni ordine di posto, alla squadra di Mignani basta un pari per poter agguantare una Serie A che manca dal 2011. La gara è equilibrata, Caprile salva su Di Pardo nel primo tempo tenendo in piedi il Bari.

Al minuto 83 Folorunsho colpisce il palo alla sinistra di Radunovic, due minuti dopo Ranieri tenta la mossa della disperazione inserendo Pavoletti al posto di Luvumbo. Poco prima dei minuti di recupero una pioggia battente inizia a scendere sull’astronave. Nei sei minuti di recupero, accade ciò che nessuno avrebbe voluto succedesse. Dalla destra Zappa si libera e crossa al centro, Pavoletti si libera della marcatura di Zuzek e segna. Cagliari avanti.

In quell’esatto momento, come in un film, la pioggia battente cessa. Cala il silenzio, si percepisce all’istante di esser davanti alla fine di un viaggio bello e lungo. Al triplice fischio esplode la festa dei sardi mentre dall’altro lato del campo i galletti accolgono i meritati applausi della Curva. Fine di un sogno.

Il gol (annullato) di Brunori, Bari e i fantasmi del passato

Dopo la delusione cocente, il Bari di Mister Mignani si rimette in marcia. A mercato ancora in corso, la Serie B inizia con un vero e proprio big match. Al San Nicola arriva il Palermo di Corini, i rosanero han fatto una grande campagna acquisti e la tifoseria è curiosa di vedere come la squadra biancorossa approccerà questa nuova stagione.

In porta non c’è più Caprile ma fa il suo esordio dal primo minuto Brenno. In mezzo al campo si notano volti nuovi come Sibilli, Nasti e Diaw. Il Bari termina quella gara in 9, riuscendo a portare a casa un buon punto ma pochi minuti prima del fischio finale, al 99′, Brunori insacca a pochi passi dalla porta il pallone in rete.

Sugli spalti riemergono i fantasmi di due mesi prima, vista anche la pioggia incessante. A differenza dell’11 giugno però, quel gol non verrà mai assegnato. Il Var annulla la rete dell’attaccante rosanero per un fuorigioco millimetrico. Primo punto per il nuovo Bari, il primo di ben 11 pareggi stagionali.

Polito e la sua conferenza fiume post mercato

A due settimane dalla chiusura del mercato invernale, come di consueto, il direttore sportivo Ciro Polito si presenta ai microfoni in conferenza stampa davanti ai tanti giornalisti presenti in sala curiosi di capire le strategie attuate e le mosse fatte e programmate dal direttore e dalla società. Un’ora e mezza di parole, domande e tante risposte.

Partendo dalle mancate entrate di Forte e Florenzi per poi passare all’elogio dei nuovi acquisti. Da Aramu, ad Achik sino ad arrivare a lo “scugnizzettoNasti e Diaw. “Non abbiamo mancato l’attaccante, ne abbiamo 7″ afferma Polito.

Polito Guerra

La chiusura di un cerchio: l’esonero di Mignani

Il 9 ottobre del 2023 il Bari, due giorni dopo il brutto pareggio per 1-1 in casa della Reggiana, decide di esonerare Michele Mignani. Con l’allontanamento del mister genovese si chiude un cerchio.

Un uomo da 43 vittorie in 94 partite, una promozione in B e una Serie A mancata per una manciata di minuti. Un mister che ha dato tutto per Bari ma l’impressione, secondo gli addetti ai lavori, che ormai avesse poco da dare a questa squadra.

Mignani
Copyright: SSC Bari

Per il Bari il 2023 è stato un anno turbolento, assimilabile a delle montagne russe. Si è passati dal riveder le stelle a sbatter la faccia su un duro prato bagnato in due minuti. La speranza è che il prossimo anno possa portare tante soddisfazioni, in campo e fuori. Buon 2024, rigorosamente a tinte biancorosse.

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By Domenico Farella

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