Sabato c’è Bari-Cesena, una gara affascinante che vede affrontarsi la quinta contro la sesta della Serie B. Ne abbiamo parlato ieri sera su PianetaBari Talk su Twitch e YouTube (clicca qui per iscriverti al nostro canale YouTube) con uno dei tanti doppi ex della gara: Denis Tonucci. Il difensore romagnolo, attualmente in forza alla Vis Pesaro, ha parlato della sfida del San Nicola, ma anche dei tanti ricordi in biancorosso (clicca qui per iscriverti al nostro canale Twitch).

L’intervista a Tonucci
Che partita ti aspetti?
«Una gara combattuta, dove si scontreranno due squadre importanti che porto nel cuore. A Cesena sono cresciuto e sono arrivato nel mondo dei professionisti grazie a loro, mentre Bari è stata la mia esperienza calcistica più bella, sicuramente qualcosa di straordinario che mi è rimasto dentro. Porto nel cuore i tifosi e la città, ho lasciato tanti amici e poi mia madre è di Bari, per cui ho sangue barese. Sarà una gran bella partita, con due squadre che si giocano tanto e distanziate da 1 punto».
Che Bari stai vedendo?
«Una squadra in grande ripresa, che ha un’ottima classifica. Vedo un Bari tosto, che ogni partita dice la sua come dimostrano i 13 risultati utili consecutivi. Lasagna, Falletti, Vicari sono giocatori molto forti. Poi c’è Benali che conosco dai tempi di Brescia, un super giocatore che in mezzo al campo sa fare tutto. Il Bari potrà andare lontano e penso arrivare in zona playoff, però il Cesena è un avversario pericoloso».

Cosa temere del Cesena?
«Shpendi è veramente forte. Ho giocato contro di lui, un giocatore completo che dentro l’area è un cobra. Ti dà pochi punti di riferimento, ha senso del gol. Massima attenzione a lui».
Quanto hai apprezzato essere soprannominato dai baresi il ‘Gladiatore’?
«Ho sempre fatto forza sulle mie qualità, sapevo di non essere un fuoriclasse. Io ero e sono uno che scende in campo con le Timberland, che se c’è da mettere la testa nella lavatrice la metto. I tifosi apprezzano quando un giocatore dà tutto, rispetta la maglia e i colori. Sono grato che i tifosi lo hanno riconosciuto nei miei confronti, perché quel soprannome mi fa davvero tanto piacere. Puoi essere criticato per qualche sbaglio tecnico, ma non se sudi la maglia».

Ci spieghi l’esultanza di Tonucci alla Bonucci?
«Ebbi una piccola discussione con qualche tifoso quei tempi. Ricordo che segnai al Cesena e mi venne in mente quell’esultanza come Bonucci, ovvero lo sciacquarsi la bocca. Pensai che io Tonucci avevo solo una ‘T’ in meno, per cui gli rubai l’esultanza (ride, ndr)».
Quale partita porti nel cuore?
«Bari-Spezia 4-3 fu indimenticabile, fu il mio esordio. Rientrare in campo dopo esperienze non fortunate in altri club e da protagonista con una maglia dal peso enorme come quella del Bari è uno dei ricordi più belli che ho. Mi piace ricordare anche Bari-Novara, quando uscì per infortunio. Un rammarico grandissimo, con Gonzalez che cadde sul mio ginocchio e mi lesionai il collaterale. Quell’anno eravamo una squadra davvero forte, ci trovavamo bene anche fuori dal campo».
«X, un punto a testa che fa lavorare bene in settimana ad entrambe (ride, ndr)».
View this post on Instagram