Longo: “Abbiamo mancanze, ma nessuno ci ha mai preso a pallonate. Playoff? Con altre dinamiche potevamo starci. Vicari in dubbio”

Le parole di Longo pre Salernitana-Bari

Si torna in campo dopo il pari amarissimo casalingo contro la Reggiana di sabato scorso (clicca qui per leggere la nostra analisi della gara). Il Bari è reduce da 6 pareggi consecutivi e chiuderà il mini ciclo di partite con la gara di domenica pomeriggio contro la Salernitana. Un avversario in difficoltà, reduce da un pareggio contro il Cosenza. I galletti, però, cercano la vittoria che manca da tantissimo tempo. Di questo e di tanto altro ha parlato in conferenza stampa quest’oggi mister Moreno Longo, a 48 ore dal match contro i granata. Di seguito le dichiarazioni raccolte dal nostro direttore Claudio Mele.

Longo Pagelle Cremonse-Bari
Copyright: SSC Bari

Le parole di Longo

Inizia la conferenza di mister Longo.

Che umore c’è?
«Niente drammi, ma una presa di consapevolezza che ci siamo dati nelle chiacchierate settimanali. Abbiamo lasciato troppi punti per strada. La vittoria manca tanto alla piazza e anche a noi. Siamo i primi ad essere delusi e dispiaciuti. Quando non arriva per diverse volte, vuol dire che bisogna prendere coscienza che c’è una mancanza. Ora bisogna invertire il trend, bisogna sempre vincere. La Salernitana dobbiamo viverla come un’opportunità per vivere le cose in maniera differente».

Ci saranno cambi?
«Giocare con le due punte è un’opzione. L’abbiamo dimostrato in questi giorni, dobbiamo decidere anche in base all’avversario. Possiamo iniziare in un modo e finire in un altro, cambiando anche sistema. Dobbiamo essere bravi sia a cambiare che mantenere i nostri principi».

Su cosa ha lavorato in settimana?
«Sulla testa. Non si può imputare il momento ad una situazione tecnico-tattica. La squadra non ha saputo tenere spesso il vantaggio, forse è mancato il veleno, la cattiveria agonistica che ti fa giocare sporco in determinati momenti. La concentrazione non la puoi mai abbassare. Non possiamo accettare la rimonta dal 2-0 al 2-2, perché è dovuta a una mancanza di attenzione da parte nostra. Quando noi regaliamo le occasioni non va bene».

C’è sintonia con la società sugli obiettivi?
«Sì. Io preferisco lavorare prima sulle basi, visto che il gruppo è completamente nuovo. I playoff non sono una cosa buttata lì. La squadra ha dimostrato che sul campo con altre dinamiche poteva starci, siamo a un punto dai playout e pochi dai playoff. Non ho mai visto raggiungere gli obiettivi a novembre, è tutto apertissimo in un campionato estremamente difficile contro squadre super competitive che spendono cifre folli. Il punto di partenza è fondamentale, il Bari viene da una finale playout con 15 giocatori nuovi, oltre ad a aver cambiato allenatore e direttore. Gli obiettivi non si raggiungano superficialmente, ma mattone dopo mattone. Sappiamo quanto è importante per Bari stare nei piani alti della classifica».

Indisponibili?
«Vicari si è fermato per un fastidio al flessore precauzionalmente. Dobbiamo valutarlo fino a domenica, spero di averlo».

Il Bari è al completo?
«È estremamente difficile essere al completo dopo solo una sessione di mercato. Noi in questo processo siamo avanti. Siamo stati recuperati 5 volte, ma ci sono state tante cose positive. Nessuno ci ha preso a pallonate, ci siamo giocati tutte le partite. Siamo l’unica che lo Spezia non ha battuto al Picco, soffrendo il giusto. Capisco la voglia e la smania di vedere un Bari super competitivo, ma i fatti ci dicono che abbiamo avuto le chance per poterlo essere e non le abbiamo sfruttate».

Che Salernitana si aspetta visto il gemellaggio?
«Hanno raccolto meno di quello che potevano raccogliere, hanno giocatori di qualità. Spesso e volentieri non hanno concretizzato quello che hanno prodotto. Noi dobbiamo essere bravi a lavorare nelle due fasi. Possiamo vincere a Salerno, contro una squadra che ti può fare male in ogni momento con esterni forti come Braaf, Tongya o Verde».

Potrebbe candidarsi Simic?
«Sicuramente può giocare, l’alternativa è Mantovani con Obaretin a sinistra. Siamo sereni qualsiasi sia l’opzione».

Un anno fa l’esonero a Como. Cosa le ha lasciato?
i«Che gli allenatori non sono mai sicuri di una conferma, neanche contro i risultati a favore ».

C’è qualche pareggio che vi ha segnato psicologicamente?
«Non c’è un pareggio particolare che può aver tolto qualche certezza. È giusto essere preoccupati, ma non dobbiamo mai perdere l’entusiasmo. Non bastano due partite buone per rivedere il sole. Noi dobbiamo avere una visione differente da quello che avviene all’esterno».

Ha parlato con Lella?
«Con l’espulsione ha spezzato un ritmo che lo ha tenuto fuori per un mese. Non è facile ritrovare ritmi e fiducia, ma lui sta lavorando sodo. La condizione fisica quando la si trova bisogna mantenerla e lui si è dovuto fermare».

Termina la conferenza di mister Longo.

By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post Correlati