Puscas: “Questo è un grande ritorno, ho sempre avuto Bari dentro. Nel 2016 ero un bambino, ora sono maturo”

La conferenza di George Puscas

Giornata di presentazione per George Puscas, da pochi giorni a Bari e già schierato in campo in occasione della gara pareggiata domenica contro l’Ascoli. L’ex Genoa quest’oggi si è presentato in conferenza dalla sala stampa del San Nicola, in vista della gara di sabato pomeriggio con la Reggiana. PianetaBari ha seguito l’evento col direttore Claudio Mele inviato allo stadio.

Puscas Bari
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La conferenza di Puscas

Come nasce il ritorno al Bari e cosa sogna Puscas?
«Sono arrivato in una squadra che ha potenziale e che ambisce a grandi traguardi. Un grande mio ritorno, perché sono sempre stato legato al Bari, fin dalla mia prima esperienza. Ritorno con grandi emozioni e aspettative, pronto a dare tutto per la maglia. Obiettivi? Si sogna sempre il grande traguardo. Dobbiamo ancora lavorare tanto e essere ancora più squadra per arrivare in Serie A. La Nazionale poi ogni giocatore ce l’ha come traguardo, ma io sono qui per dare il mio massimo per il Bari».

La trattativa come è andata?
«Io ho dato il mio ok, poi le società si sono sempre parlate. Sapevano tutti e 2 i club la mia volontà, ero pronto e poi sono arrivato. Il fatto che sono in prestito secco sono cose delle società. A me non interessa, perché sono arrivato con grandi motivazioni. Ho voglia di affermarmi e giocare, non mi interessa la formula. Bata che facciamo bene e gioco, che sia per 6 mesi o 5 anni. Poi si vedrà che succederà, se si fa bene le trattative arrivano».

Perché Puscas non è mai arrivato a più della doppia cifra?
«Ogni giocatore ha il suo percorso. Deve trovarsi bene. Sui gol bisogna guardare cosa è successo nella stagione, tanti fatti che influiscono. Ogni attaccante deve puntare la doppia cifra, ma conta più il traguardo degli obiettivi della squadra. In ogni club ho sempre raggiunto un obiettivo e aiutato a puntare in alto».

Come è andata con Polito?
«Il direttore mi ha chiamato da un bel po’, anche dall’estate. Provava a cercarmi, ma ero nel progetto del Genoa e volevo affermarmi in A. Non ho rifiutato Bari, semplicemente volevo giocarmela in Serie A. Non avendo tanto spazio a Genoa, Bari era la mia prima opzione. Lui mi ha sempre fatto capire che mi voleva a Bari. Voleva che dessi di più».

Che Puscas torna a Bari?
«Non sono tornato a caso. Il primo anno abbiamo perso i playoff ai supplementari, una partita incredibile. Sono venuto a provare di nuovo di fare quel salto e cercare di fare bene per la squadra. Io voglio bene a questo club e i tifosi, che mi hanno accolto da bambino. Oggi sono più maturo con più esperienza, voglio dare il mio contirbuto alla squadra».

Qual è il problema del Bari di oggi?
«Io ho visto tutte le partite del Bari. Dobbiamo migliorare nel chiudere la partita, continuare ad attaccare e non andare indietro. Sono entrato a Ascoli, dovevamo portarla a casa in un campo difficile. Bisogna andare avanti, prendersi il punto incazzati e continuare vincere. Noi giochiamo sempre per i 3 punti e provando a vincere sempre. Sopratutto continuare a giocare come abbiamo i fatti. Domenica è stata una piccola sconfitta, ma ora dobbiamo pensare alla prossima partita».

Che allenatore le è rimasto dentro?
«Lego con tutti gli allenatori che ho avuto. Io provo a prendere un po’ da tutti. Giocando di più si arriva presto al top della forma. Non ho tanti minuti e quindi bisogna giocare».

L’anno scorso Puscas non ha esultato col Genoa…
«Ce l’avevo dentro. Giocando per una squadra che lottava per questioni importanti. Ma il Bari l’ho avuto sempre dentro, era la curva dove avevo segnato col Novara. Non ho esultato, non so perché, ma non si sa mai quello che può succedere. Ho sempre avuto rispetto per i tifosi dove ho giocato. Qua voglio ancora dare di più e aiutare i compagni. E sicuramente esultare dove l’ultima volta non ho esultato».

Come si trova nel modulo Puscas?
«Ho giocato tante volte nel 4-3-3. Io provo a stare vicino ai compagni, crearmi spazio per loro e provare a chiudere gli spazi che creano. Negli allenamenti sta andando bene. Devo ancora vedere come mettermi più a disposizione».

Con Di Cesare ha parlato?
«Ha fatto un pressing alla grande. Mi ha scritto sempre, mi ha cercato e mi voleva convincere . Io sapevo tutto, non avevo bisogno di queste conferme da altri. Mi ha fatto tanto piacere comunque. Il capitano ha questa voglia di giocare e portare questo club sempre la su e questo mi impressiona. Spero che insieme possiamo raggiungere grandi traguardi»

Il reparto d’attacco.
«Come potenzialità possiamo fare tanto in attacco e in difesa. Con i giocatori che hanno tanto esperienza, come Sibilli con cui ho già giocato. Dobbiamo trovare il sincronismo e far bene e legarci bene uno all’altro. Siamo forti».

By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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