Non c’è pace in casa Bari, con il risultato del rettangolo verde che sancisce il terzultimo posto in classifica. Il clima è turbolento, con i tifosi che hanno contestato apertamente la squadra e i giocatori in campo con i nervi a fior di pelle. Nella disfatta di Cosenza sono, infatti, tanti gli episodi manifesto di un gruppo sfaldato, preda nel nervosismo e così facendo destinato alla retrocessione in Serie C.
Nervi a fior di pelle in casa Bari
Palese, ad esempio, lo sfogo di Sibilli al 54′, quando a seguito di un servizio errato di Nasti lo ha zittito platealmente. Uno sbotto dell’ex Pisa durato per diversi secondi, ripreso dalle telecamere, in cui si vede l’attaccante napoletano portarsi più volte l’indice sulle labbra e concludere con un irriverente «sto fenomeno». Non la prima volta che accade, con Sibilli già recidivo a questi gesti così plateali, vedasi Modena-Bari con il cambio di Iachini all’intervallo goffamente mascherato come un insulto alla panchina avversaria.
Altrettanto grave il rosso diretto rimediato da Bellomo, che ha strangolato Calò a seguito di un contatto con Micai. Una follia del centrocampista barese, sotto gli occhi del direttore di gara, giustificata in parte dall’ormai ben nota carica agonistica che Bellomo è solito mettere in campo in ogni occasione. Se poi arriva da chi in stagione ha giocato col contagocce…
Altrettanto ingenuo Benali, ammonito per un calcione del tutto gratuito a Tutino costato il quinto giallo in stagione e, dunque, la squalifica in vista del Parma. Con Maiello out per un problema muscolare, l’assenza del play libico è un ulteriore grattacapo che si sarebbe potuto tranquillamente evitare. Ulteriore indizio, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di una squadra nervosa oltre ogni limite il giallo a Pucino, rimediato per aver spinto Zuccon che stava uscendo dal campo.
Insomma, se la serenità la portano i risultati, questo Bari ha un avversario in più da combattere. La via del ritiro servirà per ritrovare tranquillità?
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