Novakovich: “A Brescia pari giusto, forse a volte ci manca qualcosina. Doppia cifra? Ci credo molto. Voglio sempre più gol e assist”

L'intervista a Novakovich

Andrija Novakovich è senza dubbio uno dei giocatori del Bari più in forma in questo avvio di stagione. L’attaccante americano, oltre alle tre reti messe a segno, si sta distinguendo per il prezioso lavoro spalle alla porta nel difendere i palloni e aprire gli spazi per i compagni. Contro il Brescia, nell’ultima gara, il calciatore è andato vicino alla rete colpendo una traversa. Nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di RadioBari, il giocatore ha commentato il suo avvio di stagione.

Novakovich
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L’intervista a Novakovich

Queste le parole di Novakovich: «Questo è il calcio, non perdere è importante, il pareggio ci stava, il secondo tempo è stato equilibrato. Credo molto nella possibilità di arrivare in doppia cifra, ma ora prendo una partita alla volta cercando di fare il meglio per la squadra. Forse delle volte ci manca qualcosina per portare a casa i tre punti, ma abbiamo dimostrato di essere una buona squadra con dei margini di crescita. Cerchiamo di fare un piccolo step alla volta».

Il calciatore ha proseguito: «Se sono soddisfatto del mio avvio di stagione? Così così, voglio sempre più gol e assist, ma come detto prima cerco di fare quello che chiede il mister mi chiede e dare una mano ai compagni. Posso giocare con chiunque accanto, con Lasagna andiamo tanto sull’uomo facendo lavoro difensivo, in fase offensiva lui ha maggiore capacità di attaccare la profondità, io vengo maggiormente incontro. I due trequartisti invece cercando maggiormente la palla fra i piedi, io ho provato ad allungare la squadra per liberare loro gli spazi».

Sulla Serie B: «Abbiamo le qualità per fare grandi cose, ma in B non ci sono sfide facili. A partire dal Cesena, che ha perso l’ultima giornata. Cerco di guardare tante partite, mi piace la Premier ma seguo anche il nostro campionato e la Serie A. Longo è bravo, ha le sue idee e ci dà tante indicazioni».

Alcuni aneddoti personali: «Dopo la guerra la mia famiglia dovette andar via dalla Serbia e si sono trasferiti tutti negli Stati Uniti. Da calciatore sono stato in Inghilterra, poi in prestito in Olanda e ora in Italia mi trovo benissimo. Ho giocato contro tanti difensori forti, quello che mi rimane in mente è Davinson Sanchez, ci ho giocato contro in Nazionale. Cosa mi è mancato per un ulteriore salto? Forse devo essere più cattivo ed egoista».

Novakovich conclude svelando un altro retroscena: «Conoscevo Bari per via della finale di Champions vinta qui dallo Stella Rossa al San Nicola, giocare al San Nicola è stata una grande emozione».

By Raffaele Digirolamo

Dottorando in filosofia presso l'Università degli Studi di Bari. Curo la newsletter per Elezioni Usa 2024 e scrivo per PianetaBari

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