Nella conferenza stampa odierna alla vigilia della partita contro l’Udinese, valida per la 25esima giornata del campionato di Serie A, il tecnico del Napoli Antonio Conte è entrato a gamba tesa sul tema legato alle infrastrutture, con un focus sulla mancanza di un vero centro sportivo e sulla questione giovanili. Due temi che sembrano essere abbastanza convergenti tra le due realtà sportive gestite dalla Filmauro, visto che la Primavera del Bari è mestamente ultima in classifica e rischia concretamente la retrocessione. Per non parlare di come manchi un centro sportivo anche in Puglia, con i calciatori costretti ad attraversare una statale per allenarsi e camminare in mezzo a rifiuti e sporcizia. Di seguito le parole dell’allenatore in conferenza stampa riportate dai colleghi di tuttonapoli.net.

Le parole di Conte in conferenza stampa a Napoli
Sul tema delle infrastrutture: “A Napoli voglio aiutare il club a crescere, lo dicono sempre gli All blacks: “lascia la maglia che hai trovato, lasciala migliore di quando sei arrivato”, voglio lasciare qualcosa di migliore quel giorno in cui dovrò andare via e mi auguro sia tra tanti anni. Il club deve crescere se vogliamo essere competitivi per il resto dell’anno, il calcio si evolve, quello che si faceva prima va rivisto, pure noi a livello di tattico, il club deve crescere ma io penso come aiutare il club, più che un giocatore, qual è il problema principale? Noi abbiamo bisogno di infrastrutture, un centro sportivo, non un giocatore in più o meno, di creare casa Napoli, sviluppare appartenenza, un settore giovanile che oggi non c’è”.
Ancora Conte sul tema centro sportivo, con un focus anche sulla valorizzazione del settore giovanile del Napoli: “Anziché pensare a 50-60-70mln per quel giocatore, io non farò mai polemica da quel punto di vista, ma dirò la mia sulla crescita del club come da quando sono arrivato. Devo aiutare e supportare il direttore sportivo che è giovane, ma bravo, ha bisogno di fare quel percorso. Sono qui per supportare la famiglia De Laurentiis, sono qui perché ho esperienza di un’esperienza a Napoli, dare la mia visione, questo è il mio obiettivo, le altre sono tutte cazzate, che sono incazzato per quello o quell’altro, io non sono arrabbiato ma felice per ciò che sto sviluppando con i ragazzi e qui vengo contento perché i ragazzi mi daranno l’anima”.