Nell’immediato post partita della gara contro la Carrarese (qui la cronaca della gara), mister Moreno Longo ha parlato ai microfoni di RadioBari. Di seguito le sue parole.
Le parole di mister Longo
Longo parla della partita: «La squadra ha fatto bene, meritando il gol. Nel finale abbiamo rischiato di perderla. Preferisco però una squadra che prova ad osare, anche a costo di perderla. È stato bravo Radunovic in quella parata alla fine. Il risultato dice 0-0 e ancora una volta usciamo con rammarico. Il gol era dentro, lo avevamo fatto. Ho visto l’immagine del fuorigioco, ma faccio fatica a proporla. Mi devono spiegare come fanno a vedere una spalla, un tacchetto o una rondella. Diventa un problema, perché il frame possono muoverlo da una parte e dall’altra e decidere loro se è fuorigioco o no».
Longo sottolinea la forza dell’avversario: «Uno dice: mah, la Carrarese. La Carrarese gioca a memoria, hanno fatto otto punti nelle ultime quattro partite, una media da promozione. È una squadra che solo perché si chiama Carrarese pensi che devi fare un boccone soltanto. Tuttavia non abbiamo ragionato in questa maniera».
Su Falletti e le assenze: «Cesar ha avuto un problema muscolare che analizzeremo oggi. Non ci sarà contro la Reggiana. Oggi è mancato pure Favilli, ma anche senza loro abbiamo avuto possibilità di vincerla, non voglio alibi. Poche occasioni create? Ne creiamo fin troppe e eclatanti, sono occasioni dove ti presenti davanti al portiere. Stiamo mancando nel fare gol, ormai da 4-5 partite. Dobbiamo lavorare, perseverare e insistere, perché non c’è altro rimedio».
Longo conclude parlando delle prospettive stagionali: «Abbiamo avuto l’opportunità di vincere diverse partite. La differenza tra l’anno scorso e quest’anno è che abbiamo preso una squadra con un piede in C. Abbiamo ritrovato spirito, dignità e gioco. Per la piazza, fare questo campionato è limitante. Bisogna guardare la realtà: i risultati sono frutto del periodo da cui arrivi, del budget, della organizzazione. Il Bari dovrebbe stare lì per l’affetto che c’è intorno e per la gente, ma bisogna ricostruire da quella base, senza mettere le mani avanti. Vedo comunque grande volontà per dare a questa gente delle vittorie e portare la piazza dove merita».