FOCUS su Colangiuli e Lops. L’agente a PianetaBari: “Vogliono diventare bandiere del Bari”

L'intervista all'agente di Colangiuli e Lops

In un’annata buia per il Bari, tra le poche note liete c’è sicuramente l’esordio in prima squadra di Davide Colangiuli. Il ragazzo classe 2005 ha messo a referto 3 presenze nel finale di stagione, per un totale di 62 minuti, potendo così dare il suo contributo tra i grandi dopo aver trascinato i biancorossi in Primavera. Destino diverso per Francesco Lops, che a gennaio è passato alla Cavese dopo un’eccellente prima parte di stagione tra i ranghi di mister Giampaolo. Per fare un FOCUS sulla stagione di Colangiuli e Lops (clicca qui per leggere la nostra intervista al centrocampista di Corato), è intervenuto ai nostri microfoni il loro procuratore, Bruno Di Napoli.

Colangiuli
Copyright: SSC Bari

L’intervista all’agente di Colangiuli e Lops

Stagione molto positiva per Colangiuli.
«Colangiuli sicuramente è stata una nota piacevole e positiva di questo Bari, perché stava facendo un percorso molto positivo in Primavera, tanto da meritarsi l’attenzione poi della prima squadra. Va dato sicuramente un grande merito al settore giovanile, che ha cresciuto questo ragazzino, quindi ai direttori Antonicelli e Lanzillotta. Insieme a mister Giampaolo, che si è ritrovato poi in prima squadra, loro hanno fatto sì che Davide potesse essere pronto per stare con i grandi. Quindi siamo contenti di questo».

Che cosa l’ha colpita del ragazzo?
«Davide mi ha colpito al di là delle qualità tecniche che si vedono in campo. Io l’ho conosciuto e ho trovato un ragazzo molto serio, un ragazzo pacato che sa quello che vuole. Davide mi ha raccontato la sua storia e del fatto che i primi anni a Bari non sono stati semplici, perché spesso non giocava, ma ha una famiglia alle spalle che lo segue, che lo supporta. Quindi ho visto un ragazzo molto serio e mentalizzato».

Una mentalità portata anche in prima squadra.
«Assolutamente sì. Questa sua maturità l’ha riportata in campo. È un valore aggiunto, oltre a tutte le sue qualità tecniche e fisiche. Lavorando con i giovani, posso dire che è fondamentale l’aspetto mentale. Colangiuli vuole sempre crescere e migliorare. Ora si sta preparando per la maturità, poi seguirà un programma di allenamento qui a Napoli con lo stesso preparatore che segue Cheddira in vista della nuova stagione».

Lo step successivo sarà il primo ritiro?
«Ce lo auguriamo tutti perché per lui sarebbe un sogno. Aspettiamo di incontrare la società e conoscere i loro programmi e vedere il percorso che proporranno al ragazzo».

Che legame contrattuale ha Colangiuli?
«Abbiamo firmato un preliminare per la prossima stagione, ma ci siamo dati appuntamento a giugno per vedere il percorso da fargli fare».

Ritiene sia più plausibile un’esperienza in prestito o magari c’è la possibilità già di affermarsi in prima squadra?
«Dipende dai programmi del Bari, dal tecnico che verrà. Bisogna analizzare e valutare con calma. Chiaramente in questo momento il piacere e la volontà nostra è quella magari di essere protagonista con il Bari. Perché Colangiuli ha dimostrato di poter far parte del gruppo, considerando che ci è entrato a stagione in corso. Quindi magari facendo un ritiro e partendo dall’inizio, considerando che è barese e attaccato alla maglia, può rappresentare un valore aggiunto in questo ambiente. In ogni caso valuteremo con calma il miglior percorso per lui senza alcun tipo di problema. Siamo grati a tutti, direttori e proprietà, perché gli è stata data questa possibilità in un momento importante. Quest’anno si è realizzato un sogno».

Colangiuli e Lops Sondaggio
Copyright: SSC Bari

Chi invece è andato già a giocare è stato Francesco Lops, autore di un’ottima stagione.
«Ha fatto benissimo. Avendo fatto già il ritiro quest’estate con il Bari, i tempi erano maturi. Francesco era avanti, abbiamo optato per farlo andare a giocare a gennaio in una squadra che puntasse a vincere il campionato. Ha dimostrato di essere all’altezza della situazione, facendo molto bene e risultando determinante per la promozione della Cavese. In un momento delicato è stato spesso chiamato in causa segnando. Lops è un ragazzo molto serio, che sa quello che vuole. Lavora in silenzio e cerca di crescere e migliorare allenamento dopo allenamento. Anche di Francesco siamo molto contenti».

Si aspettava un rendimento così importante anche tra i grandi?
«Cava era un ambiente particolare, perché comunque vincere un campionato di Serie D non è mai facile. Francesco si è ambientato bene. A volte la difficoltà maggiore, per quanto riguarda i ragazzi, è proprio il passaggio dal settore giovanile ai grandi. È importante fare le scelte giuste, indirizzarli nell’ambiente giusto, capire quando sono maturi per fare questo passo. E Francesco ha dimostrato di poter fare questo passo. Quindi la scelta anche di una squadra importante, come la Cavese, è perché sapevamo che lui avesse le qualità per poter sopportare un ambiente e delle pressioni del genere».

Lops è in odore di rinnovo di contratto?
«Abbiamo dato appuntamento a giugno per entrambi».

Colangiuli e Lops rappresentano il futuro del Bari?
«Io penso che, comunque, il Bari per tradizione ha sempre tirato fuori giocatori importanti dal settore giovanile. Il lavoro che stanno facendo è importante, perché ripartire dopo il fallimento e quindi ricostruire tutto il settore giovanile non è affatto facile. Quindi va dato grande merito, appunto, ai direttori del settore giovanile, come dicevo Antonicelli e Lanzilotta. E oggi portare dei ragazzi in prima squadra, oltre ai tecnici che, comunque, alla fine hanno concluso la stagione, è un motivo di grande orgoglio per loro e per Bari. La proprietà insieme, comunque, al direttore Polito ha avuto grande coraggio a dare fiducia a questi giovani. Io penso che oggi il Bari ha sicuramente un patrimonio, con diversi ragazzi giovani e importanti che possano essere il futuro del Bari».

Nello specifico Colangiuli e Lops crede che possano affermarsi in biancorosso?
«Assolutamente. Il desiderio loro è quello di voler diventare delle bandiere del Bari, perché sono prima di tutto tifosi. So quanto hanno sofferto in questo periodo e quanto ci tenevano alla salvezza del Bari».

By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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